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I look di Sanremo che ricorderemo per sempre

Abiti iconici che vorremmo indossare ancora oggi

I look di Sanremo che ricorderemo per sempre Abiti iconici che vorremmo indossare ancora oggi

Come in un antico rituale collettivo, ogni anno l’Italia si incolla allo schermo per commentare e, spesso criticare, ogni dettaglio riguardo a look e performance di artisti e personaggi che compaiono sul palco dell’Ariston. La maggior parte di queste chiacchiere è concentrata sugli outfit di presentatori, cantanti ed ospiti e, dopo tutti questi anni, sono tanti i look diventati iconici. Chi non ricorda Loredana Bertè negli anni ’80 col finto pancione o Belen Rodriguez con l'abito Fausto Puglisi dallo spacco inguinale che lascia vedere il suo tatuaggio a forma di farfalla? C’è chi ancora applaude i modelli di Givenchy by Riccardo Tisci scelti da Maria De Filippi; chi sogna di indossare il vaporoso Valentino FW20 Couture scelto da Veronica di La Rappresentante di Lista e chi non può dimenticare la bellezza di Eva Herzigova in Versace, anche gli abiti che Donatella Versace ha disegnato per Elodie nel 2021 hanno fatto trattenere il fiato a tutti. Per ricordare i migliori momenti moda delle varie edizioni di Sanremo ecco gli outfit della storia del Festival che vorremmo indossare ancora oggi.

Mina (1961)

Per tutti era la vincitrice annunciata, invece, durante l’esibizione della seconda serata la sua voce s’incrinò, facendola arrivare solo al quinto posto. La cantante giura di non partecipare più a Sanremo, ma oltre sessant’anni dopo, Le mille bolle blu resta una delle canzoni più popolari di Mina. Così come indimenticabili restano il gesto con le dita che la cantante fa per far tremare il labbro mentre pronuncia la parola "blu" e l’abito che indossa. Ispirandosi al titolo della canzone, Rosetta Gussoni Reclari, la sua sarta di fiducia, le confeziona un abitino in chiffon bianco dal colletto tondo e la gonna a corolla a pois blu, stretto in vita da una piccola cintura e rifinito da una fila di piccoli bottoncini. Il pattern? Ovviamente tante bolle blu. Una creazione che sembra uscita dall’armadio di Zooey Deschanel e che risulta ancora oggi perfetta per tutte le girls che su TikTok stanno decretando il ritorno del twee style.

Nada (1969)

Il Festival del 1969 segna almeno tre grandi new entry nella gara: Lucio Battisti, Rita Pavone e Nada. La cantante toscana ha solo 15 anni, ma tanto talento e una bellezza particolare. Da figlia del suo tempo, sale sul palco con un look che grida Londra anni ’60: capelli lunghi, lisci, sciolti, con la riga la centro e un miniabito bianco leggermente svasato con le maniche ricoperte da tante margherite, accessoriato con un paio di boots in vinile anche loro bianchi. Le basta quella sola esibizione per far diventare Ma che freddo fa una hit e per entrare nella storia di Sanremo e della musica.

Gigliola Cinquetti (1970)

Il look shine all-over è stato uno dei grandi pattern trend del 2022. Da Tom Ford a N°21, da Coperni a Marques Almeida, tutti i maggiori brand hanno proposto loro versione di capi bling-bling, fondendo vibes anni ’20, ’60 e ’80. Anche il Festival di Sanremo ha avuto la sua dose di luccicanza, e uno degli outfit più riusciti nello stile  è quello scelto per Gigliola Cinquetti nel 1970: un minidress ricoperto di paillettes scintillanti, sfoggiato con i capelli cotonati e un ombretto grigio scuro spalmato su tutta la palpebra. 

Claudia Mori (1970)

Il rivoluzionario '68 è ancora molto sentito quando Adriano Celentano e la moglie Claudia Mori salgono sul palco di Sanremo con Chi non lavora non fa l’amore. La canzone, che viene subito ribattezzata la "canzone antisciopero", resta nella storia perchè alle prime note suonate dall’orchestra Celentano interrompe l’esibizione (lo farà per ben due volte) perché ha dimenticato le parole. Risultato? Gli spettatori restano incollati allo schermo e la coppia vince il Festival. A catturare l’attenzione non è solo la gag, ma la bellezza accecante della Mori che, come una Anna Karina made in Italy, ondeggia facendo muovere le frange del suo top, abbinato ad un paio di pantaloni cropped e di stivali. Completano il look seventies i capelli cotonati con la frangia e l’eyeliner grafico, molto attuale.

Patty Pravo (1984)

Patty Pravo ha cambiato sound ed immagine ad ogni Sanremo. Nel 1984, però, ha sfoggiato l’outfit più iconico di sempre scendendo dalla scalinata del teatro come una sorta di geisha futurista. La cantante indossa un’elaborata acconciatura creata da Marcello Casoni, una tunica argento in Oroton by Gianni Versace e un ventaglio an pendant fra le mani. Pravo ha raccontato in un’intervista come è nato il concept di quel look:

"Per l'occasione mi feci fare un abito da Gianni Versace, su ispirazione orientale. A quei tempi frequentavo giapponesi, e già immaginavo gli abiti che volevo, fatti con una maglina di ferro. Pensavo di rivolgermi a Paco Rabanne, poi fortunatamente incontrai Maurice Béjart, il coreografo. Lui aveva appena lavorato a un balletto con abiti di Gianni Versace e mi disse: "Gianni ha questo tessuto che secondo me è perfetto per quello che cerchi". Chi non si sarebbe fidato di Béjart? Presi un aereo per Milano e andai a trovare Versace nel suo atelier. L'intesa fu immediata, anche con Donatella, una persona splendida. Gianni si sedette con me a un tavolo e mi diede il suo quaderno, chiedendomi di fare degli schizzi di ciò che volevo. Io risposi che erano abiti semplicissimi, e buttai giù dei bozzetti. [...]Gianni allora si mise smontare dei vestiti che aveva confezionato per altre clienti, e con quei pezzi creò i miei, lì su due piedi."

Loredana Bertè (1986)

Una delle performance e dei look più memorabili di sempre: Loredana Berté salì sul palco di Sanremo 1986 per cantare Re indossando un miniabito in pelle nera firmato con tanto di finto pancione. Ricordando quel momento che, all’epoca, fu molto criticato e sensazionale, ha detto:

"La mia prima apparizione a Sanremo è stata nel 1986 con il pancione finto. Un costume pazzesco disegnato per me dal grande costumista Sabatelli. Per molti è stato un errore, ma per me no. Volevo dimostrare che una donna quando è incinta non è malata ma è ancora più forte. E poi cantavo un pezzo di Mango bellissimo (Re): è stato il primo pezzo rock mai presentato al Festival".

 

Sabrina Salerno e Jo Squillo (1991)

Nel 1991, Sabrina Salerno e Jo Squillo hanno presentato a Sanremo il brano Siamo donne. Il look? Decisamente azzardato: bikini lamé per la prima e mini-abito aderente rosa per la seconda. "Siamo donne, oltre alle gambe c'è di più" diventa un tormentone e una sorta di inno femminista, forse anche alle loro scelte in fatto di stile che, viste molti anni dopo, sembrano quasi un ironico statement camp e anticipa gli outfit indossati da altre pop star internazionali così come Barbiecore e il trend no pants.

 

Madonna (1995)

Madonna è stata special guest di Sanremo per due volte: nel 1995 per presentare Take a bow e nel 1998 con Frozen. Entrambe le performance, e gli outfit, hanno suscitato una standing ovation, sebbene i look più d'impatto siano stati quelli del anni '95. Per la 45esima edizione del Festival lady Ciccone sceglie una creazione della collezione Versace Atelier SS95. Arriva sul palco al braccio di Baby Face, il produttore dell’album Bedtime Stories, in lilla: l'abito ricoperto di cristalli accessoriato con una stola di marabù ha delle eco Veri Pery, già allora. A completare l’outfit, lo stesso che sfoggiò all’afterparty degli Oscar di quell’anno, un caschetto biondo platino semiraccolto e un make-up sofisticato che punta tutto sulle labbra rosso sangue.

Anna Oxa (1999)

Come Patty Pravo, Anna Oxa ha uno stile camaleontico. Sul palco dell’Ariston ha esordito come una punk e ha persino condotto al fianco di Pippo Baudo l’edizione del 1994 trasformandosi in una sorta di semi dea lunare ed eterea in Versace. Il suo outfit più famoso è, però, quello con cui vinse nel 1999. Tutto firmato Gucci by Tom Ford, comprende un top nero e pantaloni vagamente country tempestati di cristalli e piccole frange, dai quale spunta un tanga nero. Anche il make-up è super cool: bronze, extraglow ed enfatizzato da colpi di sole chiarissimi che illuminavano i capelli castani semiraccolti. Risultato? Nessuno si ricorda della canzone (Senza Pietà), ma tutti il look di Anna.

Bianca Balti (2013) 

Sono tante le modelle che hanno partecipato a Sanremo: da Elsa Martinelli a Megan Gale, da Inés Sastre a Laetitia Casta, da Valeria Mazza a Eva Herzigova (entrambe in Versace), e ancora Laetitia Casta, fino a  Vittoria Ceretti nell’edizione 2021. Una delle ultime a incantare il pubblico è stata Bianca Balti nel 2013, abbracciata da una serie di abiti in pizzo e maxi orecchini chandelier di Dolce&Gabbana. In seguito, ha svelato di non ricordare quella partecipazione con troppo entusiasmo per via della troppa pressione, ma noi, invece, sì. Compreso il momento in cui inciampa e cade, per poi rialzarsi immediatamente con un semplice sorriso.

Elodie (2021)

Ok, Elodie è da sempre una delle nostre preferite. Era bellissima quando ha partecipato a Sanremo 2020 con hair look wet e capi Versace, scelti insieme alla sua stylist Ramona Tabita, ma è stata ancora più cool l’anno successivo quando è tornata sul palco come co-presentatrice. In quell’occasione ha sfoggiato abiti di Versace e Giambattista Valli, risultando sempre perfetta. Il suo momento top è stato quando si è esibita in un mash-up tra i suoi pezzi e il sound di Madonna e Beyoncé indossando un mini dress argentato by Oscar de la Renta abbinato a scarpe Jimmy Choo e gioielli Bulgari. Il make-up? Smokey eyes glitterati e coda alta. Una Jlo italiana che fa battere i cuori.

 

Blanco e Mahmood (2022)

Si sono portati a casa la vittoria del Festival 2022 con il brano Brividi, ma anche quelli per i look più interessanti, Nel corso delle diverse serate Mahmood ha alternato completi oversize delle maison Prada, Fendi, Demeulemeester e Burberry, mentre Blanco, invece, ha optato per trasparenze abiti di Maison Valentino. Insieme hanno contribuito a rompere i vecchi canoni di stile, sia a livello musicale sia di moda, entrando a diritto nei momenti fashion più iconici di Sanremo.