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Stiamo ancora sognando David Beckham

Ventuno anni dopo l'uscita di un film iconico, l'impatto culturale di David Beckham non è ancora svanito

Stiamo ancora sognando David Beckham Ventuno anni dopo l'uscita di un film iconico, l'impatto culturale di David Beckham non è ancora svanito

L'iconico Sognando Beckham (in originale Bend It Like Beckham) è uscito più di venti anni fa. Beckham, invece, il documentario in cui l'ex calciatore racconta gli alti e bassi della sua vita, è disponibile su Netflix solamente da qualche giorno ma è diventato immediatamente uno dei prodotti più visti dell momento, confermando come l'impatto culturale che Becks ha avuto sullo sport e sulla pop culture rimane impresso ancora oggi. Quella girata da Gurinder Chadha è stata una pellicola che a tutti gli effetti ha fatto leva sul nome del talento del pallone per due motivi principali. Il primo è stato quello di fornire una sorta di istantanea di quel periodo in cui il fandom creatosi attorno all'atleta aveva già raggiunto dimensioni spropositate. Il secondo, invece, è stato quello di utilizzare il nome di David in maniera catchy, una sorta di esca utilizzata per catalizzare l'attenzione degli spettatori riguardo altri argomenti. 

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Sognando Beckham, infatti, rientra nei film catalogati sotto il nome di ethnic comedy, ovvero quei progetti cinematografici che evidenziano in maniera satirica aspetti appartenenti alla tradizione etnica e culturale. Per chi non la ricordasse, la trama del film gira intorno alla storia di Jessminder, ragazza di diciotto anni proveniente da una famiglia indiana da poco immigrata in Gran Bretagna che milita nelle fila di una squadra maschile per poi trasferirsi in un club dilettantistico femminile. E sì, nonostante la pellicola prende il nome dall'idolatria della giovane nei confronti di David Beckham, la figura dell'atleta viene principalmente utilizzata con lo scopo di accentuare le differenze che ci sono tra Jessminder e il suo nucleo familiare. I genitori infatti non accettano il fatto che loro figlia possa essere in qualche modo interessata al calcio e da David Beckham, visto come il solo fatto che il pallone possa suscitare l'interesse di ragazze era ed è in diverse culture ancora un tabù. Nel film la figura di Beckham è elevata addirittura a divinità; è per Jess l'unica scappatoia disponibile per evadere dalla realtà in cui è "intrappolata" e dalla quale vorrebbe emanciparsi.

Sognando Beckham è dunque anche un film-testimonianza di quanto e come il calcio femminile stesse prendendo piede a livello mondiale, e per questo è importante accennare la storia riguardo il reggiseno sportivo indossato da Jules Paxton (interpretata da Keira Knightley) durante gli allenamenti con la squadra. Lo stesso sport bra entrò nella storia del calcio femminile quando durante la finale del Mondiale di Calcio Femminile del 1999 Brandi Chastain mise a segno il rigore che permise agli Stati Uniti di trionfare davanti agli occhi del pubblico di Pasadena, esultando togliendosi la jersey da gioco come un suo omologo maschile. Per quel festeggiamento, che esteticamente equiparava il calcio femminile a quello maschile, Chastain fu bersagliata dai media e dall'opinione pubblica ma divenne un'icona. 

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E quindi, stiamo davvero ancora sognando David Beckham? Mai come oggi. Se per Jessminder David è stato un mezzo salvifico per dare una svolta alla sua vita, allo stesso modo lo è stato per tantissimi giovani che in quel periodo si sono avvicinati al calcio. Un mondo che nel frattempo è cambiato in modo radicale, trasformando nel processo anche i suoi protagonisti. Se infatti ad inizio millennio la figura di Beckham era ricoperta da un’aurea mitologica alla quale era possibile avvicinarsi solamente imparando a far passare il pallone a filo barriera, vent’anni dopo è lo stesso calciatore a mettersi in mostra con tutti i suoi pregi e difetti. La figura in carne ed ossa di Becks rappresenta anche questi vent’anni durante i quali la narrazione del calcio e dei suoi protagonisti ha perso parte di quel velo machista ed elitario, un processo al quale Beckham ha partecipato durante la sua carriera imponendo un nuovo modello di calciatore. 


A due decenni dal film di Gurinder Chadha le giovani calciatrici non hanno più bisogno di trovare negli uomini un modello di riferimento per perseguire la loro passione. Possono immaginare una carriera da professioniste sognando invece le tante calciatrici di successo ed il loro esempio d’emancipazione. Proprio come Brandi Chastain, che invece era il modello di riferimento del personaggio interpretato da Keira Knightley, il cui sport bra è diventato il simbolo di una rivoluzione.