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Alessandro Michele: il futuro dell'ex creativo di Gucci sarà da Fendi?

I social tornano a chiedersi dove andrà l’ex direttore creativo di Gucci

Alessandro Michele: il futuro dell'ex creativo di Gucci sarà da Fendi?  I social tornano a chiedersi dove andrà l’ex direttore creativo di Gucci

Da quando nel novembre 2022 Alessandro Michele ha lasciato il ruolo di direttore creativo di Gucci, hanno iniziato a moltiplicarsi le ipotesi sul suo futuro. Tutti si chiedono quale sarà il suo prossimo lavoro e da quale brand approderà con il suo stile massimalista ed eccentrico, pieno di reference e di ispirazioni provenienti dall’arte, dalla filosofia, dal cinema e dalla pop culture. Insider, fashionistas e probabilmente anche vostro zio continuano a sciorinare nomi di Maison, più o meno importanti, dove credono, leggendo improbabili indizi tra i suoi post Instagram o tra i fondi del caffè, Michele potrebbe presto approdare, tornando così a proporre nuova moda.

Michele sostituirà Jones da Fendi?

A dare nuova linfa alle ipotesi sul futuro di Alessandro Michele è stata la sfilata di Fendi. Nel primo giorno di MFW il premio per il front row più affollato di star è andata alla Maison romana. Linda Evangelista, Naomi Campbell, Kate Moss, Amber Valletta, Demi Moore, Gwendoline Christie, Christina Ricci e Naomi Watts sono arrivate in città per ammirare la collezione disegnata dall’amico Kim Jones. Il numero così alto di celebrità, l'entusiasmo e la partecipazione che Demi, Kate e le altre hanno mostrato mentre le modelle si avvicendavano in passerella ha fatto circolare la voce che quella fosse la sfilata di addio di Jones. Secondo il gossip, il designer starebbe per lasciare la direzione creativa di Fendi, lasciando così il posto libero per Michele che aveva già lavorato per il marchio tra la fine degli anni ’90 e il 2002, accanto a Karl Lagerfeld e Silvia Venturini Fendi, occupandosi degli accessori. La tempista sarebbe perfetta e rispetterebbe il patto di non concorrenza stipulato con Kering che pare gli impedisse di lavorare per altri per un periodo di almeno un anno dalla sua dipartita da Gucci.  

Preferirà Bulgari o Walter Albini?

Basta tornare indietro di qualche mese, allo scorso Aprile, per trovare un'altra possibile destinazione. Alcuni insider giuravano che Michele fosse in trattativa con la società d'investimento Bidayat, che ha acquisito gli archivi di Walter Albini, per rilanciare il marchio a livello globale in chiave luxury. Il connubio sembrerebbe vincente, ma forse lo stilista romano ha altri piani e potrebbe preferire Bulgari. Un'altra scelta apparentemente coerente con l'estetica di Michele e con la sua passione per i gioielli, ereditata dalla nonna e poi tramutata in vero e proprio collezionismo. Ma si tratta sempre di mere congetture non supportate da fatti.

Farà la valigia e andrà in Francia?

C’è tutto un gruppo di persone convinte che la sua prossima destinazione sia la Francia. Lo stilista romano dovrebbe fare la valigia per Parigi per andare a guidare una delle maggiori aziende del lusso, una teoria supportata anche da Bryanboy che ha twittato "Il primo che indovina in quale marchio francese si trasferisce Alessandro Michele riceve un biscotto!". Sotto il tweet i commentatori si sono divisi tra Balenciaga, prevedendo una imminente dipartita di Demna, Lanvin, Givenchy, Louis VuittonDior e Chanel. Queste due ultime Maison sono tra le più gettonate, benché non ci siano reali motivi né circolino voci su licenziamenti di Maria Grazia Chiuri o Virginie Viard. A dettare le ipotesi sono solo i gusti personali e le speranze di chi scrive che reputa non soddisfacente o cool lo stile presentato dalle due direttrici creativi e vede in Michele un’opzione più interessante. 

No, sarà il nuovo direttore creativo di Moschino

Potrebbe prendere il posto di Jeremy Scott a Moschino? Se, leggendo tra le righe del post con cui Scott condivideva la sua scelta si capisce che lo stia già aspettando un nuovo lavoro, la posizione vacante dal brand italiano sembra per alcuni perfetta per ospitare l’estro creativo dell’ex Gucci. Il suo nome, però, non sembra al momento tra i maggiori candidati al ruolo ed arriva molto dopo ad esempio di quello di Richard Quinn o Charles Jeffrey Loverboy. C’è chi legge nell’ennesima dipartita di un direttore creativo dallo stile eccentrico e massimalista, il desiderio dei grandi brand di allontanarsi dalla teatralità per andare verso l'"atemporalità", verso una moda più minimale, forse convenzionale, ma sicuramente più diretta e versatile. Considerato questo ci si domanda se ci sia ancora posto per la personalità e le creazioni uniche di Alessandro Michele. Noi speriamo di sì. Ovunque scelga di andare, ci auguriamo di vedere presto nuovi suoi lavori.