
Il futuro di Alessandro Michele sarà in Francia o in Italia?
Dopo l’addio di Jeremy Scott a Moschino, i social tornano a chiedersi dove andrà l’ex direttore creativo di Gucci

Da quando nel novembre 2022 Alessandro Michele ha lasciato il ruolo di direttore creativo di Gucci, hanno iniziato a moltiplicarsi le ipotesi sul suo futuro. Tutti si chiedono quale sarà il suo prossimo lavoro e da quale brand approderà con il suo stile massimalista ed eccentrico, pieno di reference e di ispirazioni provenienti dall’arte, dalla filosofia, dal cinema e dalla pop culture. Insider, fashionistas e probabilmente anche vostro zio continuano a sciorinare nomi di Maison, più o meno importanti, dove credono, leggendo improbabili indizi tra i suoi post Instagram o tra i fondi del caffè, Michele potrebbe presto approdare, tornando così a proporre nuova moda. C’è tutto un gruppo di persone convinte che la sua prossima destinazione sia la Francia. Lo stilista romano dovrebbe fare la valigia per Parigi per andare a guidare una delle maggiori aziende del lusso, una teoria supportata in questa settimana anche da una teoria supportata in questa settimana anche da Bryanboy che ha twittato "Il primo che indovina in quale marchio francese si trasferisce Alessandro Michele riceve un biscotto!". Sotto il tweet i commentatori si sono divisi tra Balenciaga, prevedendo una imminente dipartita di Demna, Lanvin, Givenchy, Louis Vuitton, Dior e Chanel. Queste due ultime Maison sono tra le più gettonate, benché non ci siano reali motivi né circolino voci su licenziamenti di Maria Grazia Chiuri o Virginie Viard. A dettare le ipotesi sono solo i gusti personali e le speranze di chi scrive che reputa non soddisfacente o cool lo stile presentato dalle due direttrici creativi e vede in Michele un’opzione più interessante. Ad un certo punto si è anche parlato di Bulgari, data la passione del creativo romano per i gioielli, ma si tratta sempre di mere congetture non supportate da fatti.
A dare nuova linfa ai rumors sul futuro di Alessandro Michele è stata in queste ore la notizia dell’addio di Jeremy Scott a Moschino. Se, leggendo tra le righe del post con cui Scott condivideva la sua scelta si capisce che lo stia già aspettando un nuovo lavoro, la posizione vacante dal brand italiano sembra per alcuni perfetta per ospitare l’estro creativo dell’ex Gucci. Il suo nome, però, non sembra al momento tra i maggiori candidati al ruolo ed arriva molto dopo ad esempio di quello di Richard Quinn o Charles Jeffrey Loverboy. C’è chi legge nell’ennesima dipartita di un direttore creativo dallo stile eccentrico e massimalista, il desiderio dei grandi brand di allontanarsi dallateatralità per andare verso l'"atemporalità", verso una moda più minimale, forse convenzionale, ma sicuramente più diretta e versatile. Considerato questo ci si domanda se ci sia ancora posto per la personalità e le creazioni uniche di Alessandro Michele. Noi speriamo di sì. Ovunque scelga di andare, ci auguriamo di vedere presto nuovi suoi lavori.