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Sciopero SAG-AFTRA, le celebrità si mettono all'asta per beneficenza

Da Lena Dunham a Natasha Lyonne, ecco cosa fanno e quanto costa

Sciopero SAG-AFTRA, le celebrità si mettono all'asta per beneficenza Da Lena Dunham a Natasha Lyonne, ecco cosa fanno e quanto costa

Quando sentiamo parlare di attori di Hollywood che scioperano, il primo istinto superficiale è forse quello di sbuffare, scettici. Ma come, con le loro vite perfette, i loro abiti scintillanti e i loro cachet milionari? La realtà, però, è molto più complessa di così.

Uno sciopero ampio

Raccolte sotto l’egida del sindacato degli autori (il WGA) e degli attori statunitensi (il SAG-AFTRA) infatti, ci sono più di 160mila persone. Tra queste non ci sono solo i personaggi di successo che vediamo tutti i giorni sulla nostra televisione (o, meglio, in streaming) ma anche tantissimi lavoratori dello spettacolo che stanno cercando di sfondare, e che si scontrano ogni giorno con i contratti proposti dai grandi studi di produzione su una varietà di questioni, dall’utilizzo delle loro fattezze riprodotte dall’intelligenza artificiale ai compensi, passando per percentuali di guadagno sulle piattaforme in streaming e non (i cosiddetti residuals) e diritti di utilizzo. 

I problemi pratici

Lo sciopero va avanti da giugno e non ha intenzione di fermarsi (anzi sembra che presto coinvolgerà anche i doppiatori e il mondo dei videogame). Vieta qualsiasi tipo di promozione dei progetti già realizzati e ferma tutte le produzioni in corso. Solo gli studi che hanno accettato di rispettare le condizioni poste dai sindacati hanno ottenuto un accordo per continuare. Il tempo, però, passa, e tantissime persone sono, nella pratica, senza lavoro da mesi e tantissimi film e serie tv stanno slittando in avanti.

Le star si mettono all'asta

Ecco perché le star di cui si parlava prima, quelle ricche e famose, hanno deciso di mettere all’asta delle attività da fare con loro. Lo scopo? Coprire le spese mediche dei membri del sindacato in difficoltà. Qualche esempio? Per 6.100 dollari, Natasha Lyonne aiuterà qualcuno a risolvere le parole crociate della domenica del New York Times. Per 5.100 dollari, invece, Lena Dunham dipingerà un murales su una parete di casa del fortunato acquirente. Adam Scott, star di The Good Place e Severance, promette di portare a spasso il cane di chiunque sia disposto a pagare 2.500 dollari (ma solo per un’ora e su Los Angeles). Bob Odenkirk e David Cross, infine, si uniranno a cena a chiunque abbia 10mila dollari e il sogno di parlare con loro, magari davanti a un bicchiere di vino. 

Non solo attività, anche memorabilia e lezioni

Tra gli articoli messi all’asta per beneficenza anche merchandise autografato e oggetti provenienti direttamente dai set degli show più amati del momento, come il già iconico grembiule da chef di The Bear, e la possibilità di parlare di scrittura, arte e recitazione con personaggi del calibro di Dan Levy, Spike Jonze e Barry Jenkins.

Sciopero SAG-AFTRA, la beneficenza diventa meme

La cosa, come era prevedibile, ha divertito molto gli utenti, e ben presto agli screen reali presi su eBay si sono aggiunti quelli ironici, che prendono ispirazione da vecchie interviste, gossip e film famosi. Tra i più divertenti, per 10mila dollari Toni Collette che riprende il suo ruolo in Hereditary e ti urla contro a cena, una sessione di ascolto di Mitski in compagnia di Paul Mescal per 1.225 dollari e Chris Pine rivelerà esattamente cosa è successo sul set di Don’t Worry Darling, ma solo dopo un bonifico di 604 dollari. Ci facciamo un pensierino.