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La spettacolarizzazione della rivincita

Il futuro delle break-up songs da Shakira e Piquè passando per Miley Cyrus e Liam Hemsworth

La spettacolarizzazione della rivincita Il futuro delle break-up songs da Shakira e Piquè passando per Miley Cyrus e Liam Hemsworth

Gennaio è per molti il periodo dei nuovi inizi, ma a quanto pare ai piani alti dell'industria dell'intrattenimento c'è qualcuno che ha aspettato il 2023 per risolvere questioni irrisolte. Shakira, Miley Cyrus e Lana del Rey hanno dimostrato al pubblico che ci sono diversi modi di gestire la fine di un rapporto. La questione della spettacolarizzazione delle rotture amorose, che diventano protagoniste di campagne di marketing e fenomeni social, si sta ampliando creando un nuovo genere di canzoni a tema breakup e una forma di engagement che risponde al conflitto accusando il diretto interessato.

Negli ultimi giorni Shakira ha fatto parlare di sé grazie all'uscita di BZRP Music #53, il brano in cui mette in musica tutto il suo risentimento verso l'ex Gerard Piquè, reo di averla tradita con la modella Bar Rafaeli - ma il realtà la lista sembrerebbe essere più lunga. Nonostante il successo della canzone sia dovuto in parte al tono aggressivo con cui la cantante di Waka Waka attacca l'ex difensore del Barcellona, la scelta di nominare alcuni brand – Rolex, Casio e Renault sono per citarne alcuni - ha contribuito a rendere il brano un fenomeno virale. Ma se da un lato Shakira può dirsi soddisfatta per il successo della canzone, dall'altro la cantante ha attirato diverse critiche rivolte soprattutto al tono, giudicato eccessivamente aggressivo, con cui ha attaccato l'ex.

Dopo Shakira è stata la volta di Miley Cyrus, che nel suo nuovo singolo Flowers punta il dito contro l'ex marito Liam Hemsworth. Contrariamente alla collega, l'ex star di Hannah Montana ha scelto un'altra strada, parafrasando quasi parola per parola il testo di "When I was your man" di Bruno Mars, la canzone che Hemsworth le aveva dedicato nel periodo precedente alla loro rottura. Come se non bastasse, il video è stato girato nella casa in cui lui l'avrebbe tradita quattordici volte, mentre la canzone è stata pubblicata il giorno del suo compleanno, il 13 gennaio. Qualcosa di simile l'aveva fatta anche Lana del Rey, che in occasione del lancio di Did You Know There's a Tunnel Under Ocean Blvd aveva deciso di far apparire un solo billboard in tutti gli Stati Uniti: a Tulsa, città natale del suo ex Sean Larkins. Ma quando si parla di "lavare i panni sporchi in musica" è sicuramente Taylor Swift la maestra assoluta. Sono passati solo pochi mesi da quando la ripubblicazione di Red, il disco di Swift pubblicato originariamente nel 2012, ha riaperto la conversazione sul burrascoso passato tra la cantante e Jake Gyllenhaal, protagonista forse inconsapevole del brano All Too Well e costretto, grazie soprattutto a una fanbase fin troppo infervorata, a chiudere a tempo indeterminato i commenti nel suo profilo Instagram.

Le "breakup songs" non sono certo una novità nella musica pop, da sempre portatrice sana di tristezza. La differenza però tra i brani citati e grandi must come "Irreplaceable" di Beyoncè o "Someone like you" di Adele è il modo in cui il dolore viene affrontato: se da un lato c'è l'eccessiva spettacolarizzazione del proprio risentimento, con la conseguente messa in pubblica piazza della vita privata di coppia, dall'altra c'è la voglia di trasformare il trascorso personale in una fonte di ispirazione per creare un prodotto universale, che possa parlare a una platea ben più vasta di chi oggi si diverte a leggere i paragoni tra una Ferrari e una Twingo.