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Che cos’è l’Internet Boyfriend Syndrome?

La celebrity crush nell’era del social media

Che cos’è l’Internet Boyfriend Syndrome? La celebrity crush nell’era del social media

Quando andavo alle medie la musica si ascoltava sul lettore cd portatile, la vita bassa spopolava, io conoscevo a memoria ogni canzone del mio gruppo preferito e collezionavo poster di River Phoenix. Leggevo ogni intervista, conoscevo ogni tratto del suo viso, ogni inflessione della voce e anche il più piccolo dettaglio. Sapevo che il secondo nome di River era Jude, che quando non recitava suonava negli Aleka’s Attic insieme alla sorella minore Rain e che in origine il ruolo poi andato a Christian Slate in Intervista col vampiro era stato pensato per lui. Cose inutili che decenni dopo rimangono nel mio palazzo della memoria. Quello che ignoravo è che questa mega crush per la quale sognavo tutto il giorno ad occhi aperti invece di studiare matematica ha un nome: Internet Boyfriend Syndrome. Secondo Urban Dictionary, pare che il termine girasse già dal 2005 su MSN e si sia evoluto nel decennio successivo in una sorta d'infatuazione collettiva online soprattutto grazie a Timothée Chalamet, al suo ruolo in Call me by your name e all’esplosione dell’hashtag #internetboyfriend su Twitter. Da allora, l’adorazione ha raggiunto livelli folli, trasformandosi in meme, in una miriade di account Instagram e persino in un libro dall’eloquente titolo Chalamania aka "lettera d'amore chic al rubacuori dai capelli arruffati e dalle guance angeliche".

In poche parole un Internet Boyfriend è una celebrità o molto spesso un personaggio di finzione, di un libro, una serie tv o un film, per cui improvvisamente e contemporaneamente un numero consistente di ragazze e ragazzi prende una cotta colossale, alimentata da una devozione religiosa fatta di post, stories, meme tale da proiettarli nell’empireo delle star. Le caratteristiche che bisogna avere per rientrare in questo gotha esclusivo? Un inebriante mix di bell'aspetto e talento, ma anche una certa immagine di bontà e gentilezza. Questo almeno a sentire l’esperta di pop culture Esther Zuckerman che ha scritto il libro A Field Guide to Internet Boyfriends: Meme-Worthy Celebrity Crushes From A to Z, una sorta di bibbia del fenomeno:

"Quando gli uomini reali ci deludono, i nostri fidanzati di Internet saranno sempre qui per noi per dimostrare come potrebbero e dovrebbero essere gli uomini: belli, gentili, autentici. In un certo senso, la maggior parte dei Fidanzati di Internet ha un che di tenero. I soft boys proiettano la vulnerabilità in un modo che li fa sembrare allo stesso tempo degni di ammirazione e avvicinabili. Hanno un aspetto un po' dimesso e, a volte, un linguaggio del corpo un po' stravagante. Sembrano non minacciosi e in definitiva gentili. E se hanno un re, questo è Timothée Chalamet".

Timmy sarà il re, ma dietro di lui ci sono i protagonisti di Bridgerton. Non (o non solo) gli attori, ma i personaggi. D’altronde chi può resistere al modo in cui il duca di Hastings lecca i cucchiaini o al visconte Anthony quando dice a Kate Sharma "You are the bane of my existence and the object of all my desires".

A dispetto di quanto si possa pensare l’Internet Boyfriend non deve per forza essere un ragazzino poco più ventenne che si affaccia nel mondo dello showbiz come ad esempio Noah Centino, Harry Styles o Paul Mescal, ma può avere qualsiasi età. Tra i nomi più popolari ci sono Keanu Reeves, Benedict Cumberbatch, Ryan Gosling, Tom Hiddleston, Idris Elba e Jeff Goldblum. Insomma, c’è un tipo per ogni gusto e per ogni fantasia, l’hot guy ideale per il quale potete pronunciare la classica battuta un po’ cringe "Keanu Reeves è il mio ragazzo solo che ancora lui non lo sa".

Non c’è niente di male nel crogiolarsi nell’idea di avere una relazione perfetta con un Internet Boyfriend. Negli anni ’50 sarebbe stato Elvis, negli anni ’90 lo è stato Leonardo di Caprio e nei primi anni 2000 Robert Pattinson. Oggi che i social media ci permettono di spiare e conoscere tutto sulla propria celebrity crush, persino interagire virtualmente alimentando la fantasia di avere un vero rapporto, è del tutto normale. Finché ci ricordiamo che è solo nella nostra mente, può rivelarsi persino utile, un modo per capire cosa ci manca e cosa vorremmo in un amore in carne ed ossa. Il trucco è non scadere nell’ossessione, tenendo sempre a mente che nella vita vera nemmeno il duca di Hastings o Harry Styles sono così perfetti come sembrano.