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Per Chitè e YSpot insieme è meglio

Abbiamo fatto qualche domanda ai brand per scoprire il loro pop-up store aperto in Via Palermo 21

Per Chitè e YSpot insieme è meglio  Abbiamo fatto qualche domanda ai brand per scoprire il loro pop-up store aperto in Via Palermo 21

Inclusività, piacere e benessere sono valori che accomunano Chitè Milano e YSpot, due brand giovani dal profondo legame con la consapevolezza della sfera intima che sono riusciti a creare un luogo d'incontro dove esplorare piacevoli confini e ampliarli alla scoperta di nuove emozioni. Sotto il claim di "Better Together" la lingerie artigianale e Made in Italy di Chiara Marconi e Federica Tiranti con i toys e gli integratori per il benessere sessuale di Aurelie Bellavigna e Daniele Brega saranno acquistabili nel pop-up store di via Palermo 21, dal 7 febbraio al 6 marzo, dove le community delle due realtà ed i curiosi potranno vivere un'esperienza d'acquisto coinvolgente e inclusiva. In uno spazio accogliente e all'insegna di un'estetica minimal e decorata con oggetti di design, accesi dalle illustrazioni dell'illustratrice @tuttotonno per Yspot e dai pregiati tessuti dei capi Chitè Milano i clienti potranno scoprire le novità dei brand e avvicinarsi ai loro mondi. Impossibile non notare la scelta strategica di aprire lo store in tempo per San Valentino, che i due brand vogliono affrontare proponendo una nuova concezione, più moderna e trasversale, ponendo il benessere della donna al primo posto ma confermando che l'intimità insieme è meglio.

Abbiamo chiesto ad entrambi i team di comunicazione cosa rende unici i loro prodotti che si sposano così bene nella sublimazione del benessere e del piacere femminile, ed ecco cosa ci hanno raccontato, dimostrandoci che insieme è meglio, sia per i prodotti che come strategia.

 

CHITÈ MILANO
Federica Tiranti e Chiara Marconi 

Rispondono alle nostre domande Federica Tiranti, Direttrice Creativa e Chiara Marconi, CEO di Chitè, che insieme hanno iniziato il percorso di successo del brand, che da start-up innovativa e al femminile, la prima a offrire una customer experience basata sul concetto di personalizzazione, si è affermata nel mercato italiano e sta ampliando le sue prospettive. 

Acquistare lingerie per San Valentino è un classico, ma con Chitè è diverso: cosa rende i vostri capi unici? 

Chitè è l’occasione perfetta per uscire dagli schemi e rompere i classici presupposti di San Valentino in cui si celebra un amore a volte fin troppo tradizionale. Noi di Chitè festeggiamo questa giornata dell’amore con il tema Universal Love  al cui interno in primis c’è l’amore per se stessi, imparare ad amarsi e regalarsi quei 35 secondi in cui si guarda allo specchio e ci si  ama. Seguendo sempre questa filosofia abbiamo deciso di comprendere tutti gli aspetti dell’amore moderno compreso anche quello sui social o sulle app come Tinder,  in collaborazione con Pietro Terzini abbiamo fatto una campagna di Guerrilla Marketing che partirà domani 12 marzo in giro per tutta Milano con uno slip disegnato da lui e che tutti i nostri appassionati potranno prendere nelle box in giro per la città.

Il benessere femminile e la consapevolezza della propria intimità passa per capi femminili che interagiscono delicatamente sulla pelle: quali sono i tessuti che utilizzate per la realizzazione dei prodotti e qual è il feel a cui puntate? 

La consapevolezza femminile è quell’area intima e profonda in cui una donna capisce davvero qual è il suo valore. Indossando un capo Chitè deve poter avere la sensazione di non essersi mai sentita cosi bene con il proprio corpo. In fondo Chitè è nato proprio da una necessità vissuta in prima persona da me e Chiara, voler dare alle donne qualcosa di più, quella sicurezza in se stesse che le permette di “attraversare la strada sempre a testa alta” . La ricerca dei materiali è un focus molto importante per noi: il nostro raso in poliestere ricilato viene da un’azienda Italiana di altissimo livello ed è studiato apposta per l’intimo, con l’elasticità e la leggerezza perfetta.  Abbiamo scelto di orientarci fin da subito su questo tipo di tessuto e non sulla seta dal momento che vogliamo mantenere una filiera produttiva totalmente italiana a partire dal filato. Inoltre il raso di poliestere non è di origine animale, la seta, al contrario, viene prodotta tramite allevamenti intensivi di bachi da seta in Cina.

Nel 2022 è ancora necessario parlare di inclusività, anche se la vostra community ne è già innamorata: quali sono i vostri capi pensati per rivestire questo valore?  

Ogni donna è diversa, con esigenze e bisogni differenti e stiamo ampliando ogni anno di più la gamma dei capi proprio per rispondere a tutte le richieste. Inoltre il servizio di personalizzazione e su misura disponibile sul nostro sito è molto amato dalle nostre clienti proprio perché permette alla Donna di “modellarsi il proprio capo”  creandolo perfetto al cm e volendo anche unico dal punto di vista stilistico. 

Qual è il pensiero alla base delle vostre creazioni?

Ogni collezione parte da un’analisi femminile, in primo luogo dalla necessità delle donne di voler stare bene con se stesse. C’è la voglia e la volontà di amarsi e piacersi, quindi ogni capo viene pensato perché questo possa accadere davvero. Una collezione è frutto di riflessioni e analisi, ricerca di materiali e tanto lavoro ma il pensiero è unico: tramite un prodotto far passare un messaggio di consapevolezza femminile. Questo si traduce nel capo Chitè fatto da materiali sostenibili e di alta qualità confezionato da artigiane che curano ogni dettaglio.

La personalizzazione delle referenze è un plus adorabile, e siamo curiose di sapere un aneddoto: qual è stata la frase più dolce che avete realizzato su un capo?

Si la personalizzazione con il ricamo è sempre stato un plus molto in voga e amatissimo. I ricami sono i più disparati, da quelle dolcissime a quelle divertenti, la fantasia è infinita. Una delle mie preferite è stata: “Mi vuoi sposare? “ Quale frase più romantica di questa può esserci? 

 

YSPOT
Aurelie Bellavigna 

Il brand per il benessere sessuale porta alla scoperta profonda del rapporto con la femminilità e stabilisce l'unione della sfera sessuale con la salute e una migliore qualità della vita. La founder Aurelie Bellavigna ci ha raccontato come anche l'utilizzo del vibratore sia "meglio insieme", e come sceglierlo, anche in negozio.

Come scegliere un vibratore in negozio?

Scegliere un vibratore in negozio può sembrare logisticamente un po' complicato ma in realtà non lo è per niente. Infatti, abbiamo proprio studiato un flyer con suggerimenti per l’acquisto. La prima cosa è di prenderlo in mano, sentirne la texture, capirne il peso… E poi testare le vibrazioni su diverse parti del corpo.

Quali sono le zone erogene esterne da stimolare per capire quale vibrazione o caratteristica fa al caso del proprio piacere?

Il fatto di non potere provare un vibratore direttamente sui genitali è anche un utilissimo reminder del fatto che ci sono altre zone erogene di cui tendiamo a dimenticarci. Tra i nostri suggerimenti abbiamo incluso l’interno del polso e dell’avambraccio, la piega del gomito… O anche il capezzolo attraverso i vestiti (tecnica da pro). Ma perché non provare sul collo?

Se si acquista un vibratore come regalo per qualcuno, quali sono le feature a cui prestare attenzione?

Regalare un vibratore è regalare benessere, e ci stiamo accorgendo che sta diventando un gesto sempre più naturale. La scelta può variare in base a quanto si conosce la persona a cui è destinato. Con i bestseller, come la mitica Ynes, non si sbaglia mai. Ci sono altri design abbastanza versatili che consentono più usi, come Yori o Yasmin. Se invece si tratta di qualcuno che ama sperimentare, il plug Yue è una buona scelta, grazie anche alle sfere in acciaio al suo interno che lo rendono un po’ diverso dai soliti modelli. In ogni caso le features da considerare sono: il tipo di stimolazione per i toy vibranti e non (interna o esterna, genitale o anale) e il tipo di intensità di vibrazione. Per chi fosse ancora un po’ titubante, la nostra candela super sensuale o il nostro olio di skincare intimo sono ottime introduzioni al mondo Yspot. E per regali last minute, c’è sempre la nostra gift card digitale.

Utilizzare un vibratore in coppia è una fantasia di molti ma l’applicazione a volte manca di fantasia. Come usare al meglio i toys in due?

Utilizzare un vibratore in coppia è un gesto che si sta normalizzando sempre di più, come è giusto che sia. Il fatto di superare il tabù dei sex toys da sol* aiuta ad affrontare il discorso con un* partner. La comunicazione è fondamentale: parlarne in modo diretto ma aperto, senza insistere o far sentire l’altra persona in obbligo di sperimentare con ciò che potrebbe metterla a disagio. Per due partner che invece sono allineati, ci sono tante possibilità. Un modo per divertirsi con un vibratore in coppia è allontanarsi dall’idea della penetrazione come unica stimolazione e possibilità. C'è tutto un corpo a disposizione: non andare direttamente ai genitali e focalizzarsi su altre aree sensibili permette di provare nuove sensazioni. Chi ha una vulva invece, e ama la penetrazione, adorerà la stimolazione contemporanea della clitoride. O magari si può considerare un plug anale per una doppia penetrazione. Inoltre possono essere perfetti per sperimentare l’edging dove avvicinarsi e allontanarsi all’orgasmo diventa un gioco. Ultimo ma non d’importanza, si può scegliere un vibratore con telecomando come Yvie e dare il controllo al partner.