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Gli outfit di Sanremo

Con Futura 1993 e lo stylist Tommaso Rosati approfondiamo i look degli artisti in gara

Gli outfit di Sanremo Con Futura 1993 e lo stylist Tommaso Rosati approfondiamo i look degli artisti in gara
Introduzione di Giorgia Salerno
Commento sugli outfit del Festival di Sanremo 2022 a cura di Tommaso Rosati

Il Festival di Sanremo è evento che accomuna tutti, e seguirlo con interesse, curiosità e una vaga sensazione di familiarità fa sentire, in un certo senso, meno soli. L’edizione 2022 non ha fatto eccezione, e per essere certi di non perdere neanche un dettaglio degli outfit sfoggiati durante le varie esibizioni, in occasione della prima collaborazione tra Futura 1993 e nss G-Club, abbiamo deciso di avvalerci di uno stylist brillante per guidarci in un’analisi tecnica degli outfit durante tutta la settimana della kermesse. Tommaso Rosati ha infatti commentato con occhio clinico ogni esibizione dei 25 cantanti in gara, raccontandone particolari (e crimini).

Lontanissima da tutti i cliché, questa 72esima edizione ospita un roster di artisti eterogeneo, cosa che traspare anche dai total look dei suoi protagonisti: originalità e grinta sono la chiave di molti (purtroppo non tutti) stili adottati sul palco. Notiamo una fluidità sconvolgente nel vestire ed un completo azzeramento di mascolinità tossica: Achille Lauro non è più l’outsider “strano” che ruba la scena ad una marea di total look basici e noiosi, anzi. Siamo felici di osservare che quasi tutti gli artisti, chi più, chi meno, vivono uno stile pieno di contaminazioni e libero, senza alcun limite e senza imposizioni.

Tommaso racconta:

“ciò che ha contraddistinto queste serate, in termini di stile, è stata sicuramente la celebrazione delle singole personalità artistiche. Ognuno ha espresso finalmente se stesso nella sua vera natura e l’assenza di stereotipi standard si è notata. La massima espressione di ciò si è ravvisata anche nei trionfatori di quest’anno, Mahmood e Blanco, che hanno sfoggiato look genderless e brillanti, con gonna lunga, camice trasparenti e cristalli. Con eleganza hanno saputo superare ogni tabù ed esprimere a pieno se stessi, riflettendo il nostro quotidiano.”

Alcuni artisti, così raffinati e fuori da ogni schema, ci hanno fatti veramente innamorare; altre cose, invece, avremmo preferito non vederle… ma una cosa è certa: Sanremo è sempre Sanremo e anche quest’anno ne è valsa la pena. L'analisi dei look parte con il podio dei 5 artisti preferiti da Tommaso, e prosegue con i dettagli dello stile degli altri artisti, identificando brand di riferimento ed il risultato estetico finale.

 

Mahmood e Blanco

 

Canzone in gara: Brividi

Brand: The Attico, Maison Valentino, Prada, Fendi, Demeulemeester, Burberry

I vincitori di questo festival non sbagliano un colpo: non hanno paura di esprimersi e mettersi in gioco, attraverso scelte che rompono i vecchi canoni di stile. Sono espressione di giovinezza e spirito libero e la loro è, appunto, l’accoppiata vincente di questa edizione. Mahmood alterna completi oversize delle maison Prada, Fendi, Demeulemeester e Burberry che rispecchiano il suo spirito moda. Blanco, invece, copre la sua nuda bellezza con leggerissime trasparenze di camicie in chiffon ed abiti decostruiti: a contraddistinguerlo è stato certamente il lungo mantello di Maison Valentino durante la discesa verso il palcoscenico dell’Ariston. Iconici.

 

Elisa

 

Canzone in gara: O forse sei tu

Brand: Maison Valentino

È una delle artiste più raffinate di questa edizione: come sempre preferisce l’essere all’apparire. Pierpaolo Piccioli di Maison Valentino sceglie per lei abiti bianchi, l'espediente con il quale dare valore alle sue esibizioni. Il suo stile, dopo ventidue anni di assenza dal festival, ricorda quella lontana edizione del 2001 all’inizio della sua carriera, dove Elisa era sempre avvolta nel chiarore di abiti bianchi. Gli outfit, indossati con estrema delicatezza, rappresentano un filo conduttore tra presente e passato della cantante. Eterea.

 

La Rappresentante di Lista

 

Canzone in gara: Ciao ciao

Brand: Moschino

Il duo Queer Pop osa e affronta il palco dell’Ariston con abiti di Moschino davvero singolari. La scelta dei look è stata il risultato di un aperto dialogo con l'attuale direttore creativo di Moschino, Jeremy Scott, che ha permesso loro di frugare nell’archivio storico della maison. Lasciano il segno con abiti dai colori intensi e dettagli scintillanti, bizzarri ma sicuramente originali. Eclettici.

 

Sangiovanni

 

Canzone in gara: Farfalle

Brand: Diesel

Lo stile di Sangiovanni, pensato e ideato per lui dal direttore creativo di Diesel, Glenn Martens, ha fatto da perfetto collante tra la sua giovane età ed il suo brano. Il cantante simbolo della Gen-Z ha voglia di rompere gli stereotipi ed aprirsi alla gender fluidity. Tutti i suoi look, così come il titolo della sua canzone, sono ispirati al tema delle farfalle e ne rappresentano le quattro fasi vitali: la nascita, la crescita, l’evoluzione e il volo. Tra i dettagli curiosi dei suoi look compaiono delle collanine, una delle quali, firmata Rue Des Mille, compone il nome della sua amata fidanzata. Eclettico.

 

Irama

 

Canzone in gara: Ovunque sarai

Brand: Givenchy

Irama, al passo con i tempi, per questo festival indossa look sperimentali firmati Givenchy, con dettagli in argento che impreziosiscono anche la sua acconciatura. La treccina con fili a tratti ipnotici che incornicia il viso del cantante preannuncia già una delle tendenze della prossima estate. I look di Irama sembrano essere in contrasto con la sua canzone, ma non sono altro che lo specchio di questi tempi moderni, e rappresenta ciò che potrebbe definirsi “ricercato”.  Il lato oscuro che contrasta con quello post-apocalittico degli abiti indossati è l’espressione della moda proiettata nel futuro. Avveniristico.

 

Noemi

 

Canzone in gara: Ti amo non lo so dire

Brand: Alberta Ferretti

Donna incantevole, Noemi anche quest’anno ci stupisce con abiti elegantissimi, firmati Alberta Ferretti, che la valorizzano e la rendono una diva. I suoi look comunicano un’estrinseca ed intrinseca femminilità, che diventa strumento di comunicazione della sua vera natura, dopo una trasformazione estetica riconosciuta da tutti. Evoluta.

 

Highsnob e Hu

 

Canzone in gara: Abbi cura di te

Brand: Zegna - Christian Boaro - Maison Margiela

Questo duo inedito, che si presenta al festival per la prima volta, comunica un percorso affascinante, dove ogni look portato sul palco dell'Ariston ha un preciso significato. Linee over e maxi blazer per la coppia che colpisce non solo con la musica ma anche per le loro proposte di stile. Per Hu, la ricerca che porta la definizione dei suoi look parte dall’espressione dei suoi tatuaggi, che racchiudono un personalissimo mondo espresso attraverso gli abiti firmati Zegna, Christian Boaro e Maison Margiela. Per Highsnob la scelta ricade esclusivamente su Zegna e decide di indossare look minimali che decisamente esaltano la sua visione. Espressivi.

 

Ditonellapiaga e Rettore

 

Canzone in gara: Chimica

Brand: Philosophy by Lorenzo Serafini

C’è chimica tra Ditonellapiaga e Donatella Rettore: le due cantanti sono un mix di elementi che sembrano aver fatto centro. Per la prima, look indiscutibili ed appropriati, sfoggiati con portamento e tanta bellezza di fondo. Per Rettore, che in alcuni tratti pare abbia assunto le sembianze di Crudelia Demon, uno stile sempre fedele alla sua personalità. Strabilianti.

 

Emma

 

Canzone in gara: Ogni volta è così

Brand: Gucci

Un tocco vintage in uno stile rock. Così Emma ha sposato a pieno il Gucci style delle ultime stagioni. Lo stilista Alessandro Michele ha immaginato una donna sexy la cui femminilità si ispira a quella delle dive del cinema hollywoodiano classico con pizzo nero, trasparenze e scollo a cuore… Emma Marrone ha fatto tanta strada per arrivare a questo sbalorditivo risultato. Sublime.

 

Achille Lauro

 

Canzone in gara: Domenica

Brand: Gucci

Chi si aspettava scoppiettanti fuochi d'artificio e look iperbolici, come quelli degli anni scorsi, è rimasto assolutamente deluso – noi compresi. Niente travestimenti per Achille Lauro, che di contro si presenta al festival ben poco vestito. Quest’anno poco trucco e un minimo sforzo per un risultato apprezzabile per il suo genere. Provocante.

 

Matteo Romano

 

Canzone in gara: Virale

Brand: Emporio Armani

Semplice e poco azzardato, tranne sugli anfibi che, anche se non consoni all’occasione, sono persistenti nell’alternanza di ogni look: ormai un marchio del suo stile. Discreto.

 

Iva Zanicchi

 

Canzone in gara: Voglio amarti

È l’artista più veterana del festival e che ha vinto il maggior numero di edizioni: si vede che è estremamente a suo agio e sceglie dei comodi ed eleganti abiti sartoriali. Nulla viene improvvisato, tutti i look scelti da Iva sono cuciti su misura per farla sentire a casa. Classica.

 

Le Vibrazioni 

 

Canzone in gara: Tantissimo

Brand: Gaëlle Paris

Essenzialmente monocromatico, lo stile rock della band firmato Gaëlle Paris si compone di linee pulite e minimal, con inserti che compaiono solo nei look dell’ultima serata. In occasione della kermesse, il brand ha ricercato dal suo archivio storico capi che ha rivisitato, per adattarli a tutti i componenti della band. Ogni capo, infatti, presenta caratteristiche che ben si adeguano alle personalità dei musicisti e del frontman, Francesco Sarcina. Monocromatici.

 

Gianni Morandi

 

Canzone in gara: Apri tutte le porte

Brand: Giorgio Armani

Carisma ineguagliabile: l’eterno ragazzino Gianni rimane fedele ad abiti eleganti, con fantasie geometriche e papillon dalle misure importanti. Esordisce in prima serata nel segno del colore, indossando una giacca di Giorgio Armani con fantasie geometriche rosse e bianche. Fedele.

 

Rkomi

 

Canzone in gara: Insuperabile

Brand: Etro

Rkomi rimane fedele alla sua identità e continua con la sua sequenza di look punk che mescolano pelle, jeans e borchie, total black e suede firmati Etro. Il look aggressive a contrasto con la sua body shape, che però ha qualcosa di ribelle e innovativo nel concetto, piace ma non conquista al 100%, lo fanno invece la sua spontaneità, la sua fisicità e i suoi brani che abbiamo cantato per tutto l’anno. Rock.

 

Massimo Ranieri

 

Canzone in gara: Lettera di là dal mare

Brand: Versace

Il giusto sfarzo con pochissimo sforzo per Massimo Ranieri che indossa abiti classici ed eleganti firmati Versace. Non osa e non si smentisce. Niente da dire. Abituale.

 

Aka 7even

 

Canzone in gara: Perfetta così

Brand: Stella McCartney

Stampe all-over e frasi d’amore stampate sugli abiti costellano le sue esibizioni, fino ad arrivare a sfoggiare per il gran finale un completo total black con t-shirt in lurex: così Aka 7even sceglie Stella McCartney per il suo primo appuntamento all’Ariston, il risultato finale però risulta un po' caotico e quasi distrae dalla sua esibizione. Appariscente.

 

Yuman

 

Canzone in gara: Ora e qui

Brand: Federico Cina, Dalpaos, Ixos

Sono look essenziali e con pochissimi dettagli, in stile urban, disegnati da giovani brand indipendenti, quali Federico Cina, Dalpaos e Ixos, quelli che indossa il vincitore della categoria giovani. Per la sua prima edizione del Festival sa presentarsi con uno stile adeguato ma ridotto all’osso. Sintetico.

 

Tananai

 

Canzone in gara: Sesso occasionale

Brand: Dior, The Nick

Dopo la sua prima esibizione in Dior, Tananai cambia completamente identità di stile con look di 'The Nick’, brand creato dal suo fashion stylist, Nick Cerioni, che usa il palco dell'Ariston e l'esibizione dell'artista per lanciare il marchio. Il mood scanzonato di Tananai si perde un po' in questo cambiamento improvviso, che lo rende camaleontico ma un po' volubile.

 

Giusy Ferreri

 

Canzone in gara: Miele

Brand: Philip Plein

L’artista continua ad essere poco valorizzata durante tutta la durata della kermesse: per questa edizione punta sul total black di Philip Plein. Indossa abiti con trasparenze e squarci ad altezza vita che non valorizzano in alcun modo la sua immagine ma, sicuramente, notiamo un margine di miglioramento verso l’ultima serata, la più elegante per lei. Tradizionale.

 

Giovanni Truppi

 

Canzone in gara: Tuo padre, mia madre, Lucia

“Per il festival abbiamo fatto fare delle canotte fare su misura da un’artigiana” spiega Giovanni Truppi ai microfoni di Sanremo. La sua identità di cantautore lo accompagna sul palco dell'Ariston rimanendo sempre se stesso, e diventa subito cult. Informale.

 

Michele Bravi

 

Canzone in gara: Inverno dei fiori

Brand: Roberto Cavalli by Fausto Puglisi

Paillettes, dettagli floreali rigorosamente in pelle e anelli scultorei compongono i look di Michele Bravi: il risultato è un mix di quello che si poteva già prevedere e immaginare.  Il cantante ha osato davvero tanto con look custom-made di Fausto Puglisi per Roberto Cavalli. Il tutto però è risultato un po’ distanziante per il pubblico. Audace.

 

Fabrizio Moro

 

Canzone in gara: Sei tu

Brand: Philipp Plein

Nessuna personalità stilistica da attribuire a Fabrizio Moro, anche se quest’anno decide di affidarsi al brand Philip Plein che sceglie per lui look senza alcun brivido. Monotono.

 

Dargen D’Amico

 

Canzone in gara: Dove si balla

Brand: Alessandro Vigilante - Federico Cina - Wayerob

È tutto “too much” ma non ci aspettavamo diversamente da un artista sicuro di sè come Dargen D’Amico. Gli occhiali da sole indossati con il mix&match e tutti gli outfit scelti saranno l’assoluta ispirazione per le prossime divise estive degli animatori dei villaggi turistici più chic. Sicuramente non è passato inosservato. Bizzarro.

 

Ana Mena

 

Canzone in gara: Duecentomila ore

Brand: Emporio Armani

Sanremo o discoteca? Il suo mix tra Ariana Grande e una fata Winx non si è mai adattato al teatro dell’Ariston, tranne nella serata finale in cui finalmente capisce il valore di un abito lungo che impreziosisce la performance. La maison italiana, Emporio Armani, ha rivisitato per lei in chiave moderna alcuni pezzi d’archivio iconici. Ci aspettavamo molto di più, peccato! Popolare.

 

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