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Saint Laurent presenta "Wish you were here", la collezione SS21

Con uno spettacolare video girato tra le dune del deserto

Saint Laurent presenta Wish you were here, la collezione SS21 Con uno spettacolare video girato tra le dune del deserto

Un set spettacolare, lontano, libero, solitario, ancestrale, che sembra quasi fuori dal tempo. Per la collezione SS21 di Saint Laurent, Anthony Vaccarello ha scelto il deserto del Nord Africa, un luogo da sempre legato alla Maison. Non lontano da qui, in Algeria, Monsieur Yves è nato, mentre in Marocco, a Marrakech ha costruito una villa meravigliosa e ha trovato l’ispirazione per tante delle sue rivoluzionarie creazioni. 

Volevo concentrarmi sull'essenza delle cose. - Ha spiegato Vaccarello - Penso che sia un segno dei tempi. Ma non volevo nulla di cupo o pesante. Il deserto, per me, simboleggia quel desiderio di serenità, di spazio aperto, di un ritmo più lento. Anche i vestiti sono più morbidi, la collezione è delicata e spogliata di ogni eccesso.

Le immagini del fashion video girato da Nathalie Canguilhem seguono l’incedere delle modelle che, inerpicate su tacchi altissimi e stivali, camminano fiere e bellissime tra le dune, accompagnate solo dallo sferzare del vento e dal logo YSL impresso sulla sabbia. Mentre Mica Argañaraz e le altre top model si alternano, il sole lascia spazio alla notte, illuminata solo da una linea fatta di fiamme, e sembra di fare un viaggio estetico che parte dai Swingin’ Sixties e arriva all’estate 2021. 

I wish you were here non è solo il nome della collezione o un potente messaggio lanciato in un momento di distanziamento sociale, è un invito alla spensieratezza, alla leggerezza che si traduce in silhouette morbide, sensuali e toni caldi. L’heritage di Yves Saint Laurent viene aggiornato e reinterpretato in chiave contemporanea da Vaccarello con abiti e bluse trasparenti che omaggiano il nude look inventato dal fondatore del brand, nuove versioni dell’iconica giacca smoking e capi in maglia. I codici classici della Maison ci sono tutti: dall’abito monospalla con dettagli in marabù alla sahariana; dalle jumpsuit nere rese sexy da profonde scollature fino ai blazer che si indossano solo con culotte di pizzo e collant; dalle tuniche floreali ai top in seta; dagli abiti in chiffon al famoso bustier di metallo che Claude Lalanne modellò sulle forme di Verushka per la collezione del 1969. Il twist contemporaneo è nell’attitudine, nel saper mescolare make-up e ispirazioni anni ’60 con biker shorts, che tornano ricoperti di paillettes, o trench in vinile.

Si notano subito anche i gioielli: collane, orecchini, bracciali che sono versioni ristampate, scultoree e dorate, dei design di Claude Lalanne.