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Ecco perché tutti i beauty brand ora parlano di riparare la barriera cutanea

Come semplificare la routine per una pelle più sana e meno reattiva

Ecco perché tutti i beauty brand ora parlano di riparare la barriera cutanea Come semplificare la routine per una pelle più sana e meno reattiva

Ultimamente potreste aver notato un termine che ronza spesso nel settore beauty, è una frase che probabilmente avete già sentito prima ma ora improvvisamente è ovunque: “riparazione della barriera cutanea”, ovvero, la nuova novità nel campo della cura della pelle che offre prodotti che promettono di rafforzare e ringiovanire la pelle compromessa e danneggiata. Ma cos'è una barriera cutanea, perché ha bisogno di essere riparata e, soprattutto, perché l'improvvisa quantità di prodotti? Per rispondere, dobbiamo analizzare cosa è successo nel settore negli ultimi anni.

Grazie all'accessibilità di Internet e all'aumento della popolarità dei beauty influencer, l'industria della bellezza ha attraversato una sorta di periodo illuminante nell'ultimo decennio. I consumatori sono sempre più informati sulla scienza alla base dei prodotti per la loro cura della pelle e la domanda è guidata proprio da prodotti che possono dimostrare la loro efficacia attraverso ingredienti approvati da dermatologi e recensioni autentiche dei clienti. Di conseguenza, la cura della pelle basata sulla ricerca di ingredienti trendy è diventata di gran moda, con marchi come The Ordinary e Inkey List che portavano attivi come retinolo e BHA dagli studi medici sugli scaffali dei rivenditori. In poco tempo, le nostre stanze da bagno sono diventate veri e propri laboratori improvvisati poiché attivi, acidi e forti esfolianti, sono divenuti i principali prodotti di beauty fai-da-te. Le routine di cura della pelle sono cambiate drasticamente: i principi attivi sono disponibili in dosaggi sempre più elevati, l'esfoliazione quotidiana è stata incoraggiata e i peeling sono stati utilizzati in modo improprio, in gran parte grazie ai social media. Durante il lockdown, ciò si è ulteriormente intensificato quando la nostra attenzione collettiva si è spostata sulla cura della pelle (#skincareroutine ha 16,6 miliardi di visualizzazioni su TikTok, oltre quattro volte di più di #makeuproutine) e la dewy skin è diventata l'accessorio di bellezza per eccellenza. Invece di darci una pelle migliore, tuttavia, spesso tutti questi prodotti e passaggi hanno portato la nostra pelle ad indebolirsi e a peggiorare. 

Infatti, la nostra barriera cutanea ha una funzione straordinaria che protegge la pelle: è uno strato di lipidi (oli) autoprodotti che la rivestono e la proteggono dagli aggressori ambientali. Questa protezione naturale può essere danneggiata, tuttavia, da cose come un'esfoliazione eccessiva o un uso eccessivo di principi attivi forti. Se la nostra funzione di barriera cutanea si “rompe”, la nostra pelle può sentirsi irritata, secca e sensibilizzata al tatto; questo perché la rottura della barriera può portare alla perdita d'acqua trans epidermica, dove l'umidità dalla pelle viene rilasciata, con conseguente pelle secca e disidratata nonché condizioni della pelle come la rosacea.

Il dottor Sam Bunting, dermatologo cosmetico e fondatore di Dr Sam’s skincare, ha visto un recente aumento di clienti con "tutti i comuni problemi infiammatori della pelle che colpiscono il viso tra cui acne, rosacea e dermatite", a causa di danni alla pelle legati dall'uso di mascherine e dall'uso eccessivo di prodotti per la cura della pelle. "Sembra che le persone indossino meno cosmetici, ma giochino di più con gli ingredienti attivi di marchi come The Ordinary e The Inkey List", afferma il dottor Bunting. "Ho l’impressione che la cura della pelle recentemente sia vista quasi come un intrattenimento da persone che utilizzano molti prodotti diversi mescolati insieme, che, se non eseguiti correttamente, possono davvero danneggiare la funzione di barriera cutanea".

È stata esattamente questa tendenza che ha portato alla creazione di Byoma. Concentrandosi in particolare sui prodotti che riparano la barriera cutanea, il marchio è stato creato dopo che il fondatore Marc Elrick ha notato che la tendenza di bellezza della "pelle perfettamente pulita, lucida e nuda" si è fatta strada sui social media. "La gente giocava a creare la farmacia nei loro bagni, sperimentando nuovi principi attivi super potenti", dice, "abusando, esfoliando e comprando troppo prodotti fai-da-te per la cura della pelle". Elrick si rese presto conto che le persone stavano "rompendo le loro barriere cutanee alla ricerca di soluzioni rapide e a breve termine che spesso causano più danni che benefici".

Ma, che dire, almeno una volta ci siamo passati tutti: intrappolati nel ciclo dell'essere insoddisfatti della nostra pelle e dall'acquisto di infiniti prodotti per cercare di esfoliare la nostra strada verso un viso più luminoso, simile a quello di un bambino, ma ottenendo l'effetto opposto nel processo. Allora, cosa possiamo fare - adesso - se abbiamo compromesso la nostra barriera cutanea? Per prima cosa, dobbiamo semplificare la routine di cura della pelle, esfoliando con niente di più ruvido della punta delle dita, eliminando tutto ciò che è in schiuma o è profumato, e optando per idratanti occlusivi che intrappolano l'acqua nella pelle: in questo modo si può iniziare a ricostruire la barriera cutanea, afferma il Dottor Bunting.

Dopo aver apportato queste semplici modifiche alla beauty routine, cercate prodotti in grado di supportare la funzione di barriera cutanea integrando le ceramidi: la classe di lipidi che costituiscono circa il 50% della barriera cutanea. Una combinazione di ceramidi rigenerative e oli delicati può aiutare a rafforzare e ricostituire lo strato protettivo di lipidi che sigillano l'umidità. 

Nonostante l'improvviso afflusso di nuovi prodotti, la riparazione della barriera cutanea è tutt'altro che l'ultimo trend. Marchi come Dermalogica offrono da anni prodotti per la riparazione della barriera nella loro gamma, mentre il marchio giapponese di prodotti per la cura della pelle Curél è stato lanciato nel 1999 in seguito alla scoperta del ruolo cruciale delle ceramidi nel ripristinare la barriera idratante della pelle: da allora il marchio ha creato prodotti volti a reintegrare i livelli di ceramidi e riparare la barriera idratante della pelle.

Quindi, se nonostante le ore dedicate ogni sera alla routine di cura della pelle, la vostra pelle si presenta secca, irritata o spenta, potrebbe essere il momento di attenuare la routine coreana di cura della pelle in dieci passaggi e ridurre l'esfoliazione quotidiana, insieme al retinolo, a favore di altre abitudini. Non si tratta nemmeno di acquistare nuovi prodotti perché, quando si tratta di una buona barriera protettiva, meno è di più. 

Siete pronti? nss G-Club ha selezionato per voi i 10 prodotti must have per riparare la barriera cutanea danneggiata:

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VICHY Minéral 89 Probiotic Fractions

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BIODERMA Sensibio Lait

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AVENE Acqua Termale Avène Spray

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RILASTIL Acnestil Pb Gel Lenitivo Sebonormalizzante

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DR.JART+  Ceramidin™ Cream

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 LA ROCHE POSAY Latte Detergente

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