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Le celebrities che hanno amplificato il discorso sulla salute mentale sui social media

Meno presenza significa più salute mentale?

Le celebrities che hanno amplificato il discorso sulla salute mentale sui social media  Meno presenza significa più salute mentale?

La relazione tra social media e salute mentale non è un argomento nuovo, la continua esposizione a flussi di contenuti altrui può sensazioni come inadeguatezza che potevano poi sfociare in ansia sociale. La creazione delle realtà editate come immagini per rendere ogni momento "Instagrammabile" ha portato poi alla nascita della F.O.M.O (fear of missing out) come ha raccontato Bella Hadid in un post l'anno scorso. L'importanza dei social oggi è innegabile, ma per salvaguardare la salute mentale occorre regolarne l'utilizzo, gestirlo per assicurarsi di interagire con contenuti che impattano in modo positivo la propria quotidianità ma soprattutto fare tesoro di quanto le sfumature dell'essere umano siano comuni a tutti, anche alle "divinità estetiche" da cui traiamo ispirazione. Scopriamo quali sono le celebrities che hanno amplificato il discorso sulla salute mentale negli anni. 

Selena Gomez

Selena ha cancellato il suo account Instagram nel 2017, dopo che era stato hackerato, e da allora, ha fatto un passo indietro da tutti i suoi social, scegliendo di affidare la gestione del suo profilo IG ad un team di esperti che alterna post su Rare Beauty o sugli ultimi lavori di Gomez, ma anche contenuti più personali. Gomez ha scelto di usare la sua popolarità per parlare per normalizzare e destigmatizzare la salute mentale. Parlando della sua depressione ha detto "Sentivo che il dolore, l’ansia, la paura mi travolgevano, è stato uno dei momenti più spaventosi della mia vita" e che ricevere un aiuto professionale ed una diagnosi l’hanno aiutata a riprendere il controllo delle proprie emozioni. Un’esperienza ed un messaggio che ci tiene a condividere "Penso sia giusto condividere la mia esperienza, ma non è facile. Ho avuto spesso paura di essere fraintesa e giudicata. Ma ora ho capito che non sono difettosa, non sono debole, non sono meno di altri. Sono solo umana." Il suo impegno nel diffondere consapevolezza su questo tema l’ha portata alla fine del 2021 a lanciare Wondermind, una vera e propria piattaforma incentrata sulla salute mentale, e a realizzare il documentario My mind and me che, disponibile su Apple TV+, affronta l’annullamento del tour di Revival a causa di problemi di salute mentale, il lupus, il trapianto di rene e la diagnosi di disturbo bipolare.

 

Bella Hadid

Nel 2021 Bella è sprofondata in un burn-out che l’ha portata a trascorrere due settimane e mezzo in un centro di trattamento in Tennessee e a iniziare una terapia che considera "il più grande regalo che si sia mai fatta". Il percorso, però, è lungo e fatto di alti e bassi, tanto che all’inizio del 2022, la modella ha condiviso un toccante post su Instagram nel quale confessava la sua lotta contro la depressione che in alcuni periodi le impedisce di scendere dal letto e contro un’ansia che in certi casi diventa paralizzante, sottolineando "I social media non sono reali. Per chiunque stia lottando, per favore ricordatevelo. A volte tutto quello che dovete sentire è che non siete soli". Pubblicare una serie di immagini in cui era in lacrime e sofferente, è stato il modo della Hadid di condividere il suo malessere e di ricordare ai suoi follower che, nonostante la perfezione ostentata sui social, le persone, anche quelle più privilegiate, si sentono insicure, confuse, imperfette. 

 

Cara Delevingne

Cara Delevingne ha sempre avuto un rapporto distaccato con i social, limitandosi a postare raramente e spesso solo per lanciare un progetto o una campagna pubblicitaria. Nel 2016, però, ha scelto di condividere su Twitter i suoi problemi di salute mentale: "Soffro di depressione e a volte è difficile essere una modella nei periodi in cui mi odio. Ma sto imparando a non farmi travolgere da ogni ondata". La modella che ha una storia familiare di dipendenze (la madre Pandora ha fatto a lungo abuso di droga), soffre sin da piccola di deficit di attenzione e iperattività (ADHD) e nel corso degli anni ha più volte rivelato di sentirsi spesso infelice e sola tanto da confessare "con l’adolescenza sono crollata. Volevo suicidarmi, sapevo di essere privilegiata ma volevo morire, mi odiavo". Nel 2020 si è persino ritirata dalle scene per l’eccessiva "pressione del settore". Nell’ultimo periodo i fan di Cara hanno manifestato la loro preoccupazione per la salute della celeb in seguito ad alcuni suoi comportamenti allarmanti come saltare senza motivo impegni lavorativi, vagare a piedi nudi e in evidente stato confusionale all’interno dell’aeroporto Van Nuys di Los Angeles e chiudersi in casa senza uscire per giorni. Si dice che famigliari e amici, soprattutto Margot Robbie, abbiano cercato di convincere Cara a intraprendere un percorso di cura per i suoi disturbi d’ansia e depressione, in modo che riesca ad uscire da un momento particolarmente difficile della sua vita.

 

Camila Cabello

Per Camila Cabello i social sono spesso stati il terreno in cui il suo corpo e le sue curve venivano esaminati, sezionati e criticati dagli haters, ma sono stati anche il veicolo che la cantante ha usato per rispondere a quel body shaming gratuito. Quando, però, si è trovata ad affrontare l'ansia e il disturbo ossessivo-compulsivo, ha scelto di scrivere un saggio per il Wall Street Journal: "C’è qualcosa dentro di me che mi fa stare male, ma prima non avevo la capacità di gestirlo. Negarlo non mi ha aiutato. […] Non volevo parlarne per la stessa ragione per cui molte persone non vogliono raccontare di essere in guerra con la propria mente o il proprio corpo: ero imbarazzata e mi vergognavo. C’era una vocina in me che mi diceva che ero un’ingrata, perché avevo tante cose belle nella mia vita." Chiedere aiuto le ha permesso di avere una diagnosi ufficiale e di intraprendere un percorso di terapia per ricominciare a vivere: "Il disturbo ossessivo compulsivo può manifestarsi in varie forme, per me si trattava di pensieri ossessivi e comportamenti compulsivi. In pratica, mi sembrava che la mia mente mi facesse degli scherzi crudeli. Oggi non è più così: non sono più in guerra con me stessa, l’ansia va e viene, ma la vivo come un’emozione negativa qualsiasi, non è più una sensazione che mi consuma la vita". Per guarire sono state fondamentali autocompassione, ovvero non incolpare se stessa perché stava male, e autoconsapevolezza, cioè essere onesta con se stessa. 

 

Lizzo

Anche un’icona della body positive può sentirsi sopraffatta dagli haters. Tempo fa, parlando in un Live Q&A su Instagram, la cantante ha detto: "Ora sono arrivata a un punto in cui non ho solo a che fare con i bulli di internet; ho a che fare con la visione di un sacco di negatività su internet che ha a che fare con tutti". Così, per tutelare la sua salute mentale, ogni tanto fa social detox (il periodo di lontananza più lungo è durato circa un anno) e si concentra sulla vita vera, su se stessa, il suo lavoro e le persone che ama per poi tornare su Instagram & co. più forte e positiva, pronta ad ispirare i suoi follower con i suoi post che incitano alla self confidence.

 

Kendall Jenner 

Come Lizzo, anche Kendall Jenner si prende di tanto in tanto una breve pausa dai social media perché ha scoperto di aver sviluppato una sorta di dipendenza nei loro confronti. Nel novembre 2016 ha scioccato i suoi follower quando ha cancellato il suo account Instagram, ma poi ha spiegato a Ellen "Volevo solo una piccola pausa. Mi svegliavo la mattina e lo guardavo per prima cosa, andavo a letto e era l'ultima cosa che guardavo. Mi sentivo un po' troppo dipendente, quindi volevo prendermi un minuto". Quella è stata solo la prima di una serie di digital detox che Jenner ha intrapreso negli anni e che le permette di riprendere contatto con la vera se stessa, senza le mistificazioni tipiche dei social.

 

Billie Eilish

Billie Eilish ha sempre parlato apertamente di salute mentale, confessando di avere ancora oggi attacchi di panico e ansia. La cantante ha anche detto di aver attraversato una fase di autolesionismo durante l’adolescenza e di combattere contro la depressione, malattia di cui soffre da anni e che ha condizionato tutta la sua vita. Per questo nel 2019 ha deciso di prestare il suo volto a Seize the Awkward, una campagna di sensibilizzazione per far sentire meno solo chi ogni giorno convive con questa condizione, ricordando che "chiedere aiuto non ci rende deboli. Non lo fa! Non ci rende più deboli rivolgerci ad un amico o andare dallo psicologo. Nessuno dovrebbe sentirsi debole perché chiede aiuto, e dovremmo tutti essere in grado di farlo se ne abbiamo bisogno. Va bene anche solo iniziare a parlarne".