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Il total nude delle star, tra empowerment ed esibizionismo

I trend moda del momento urlano al sex positive, ma è davvero così?

Il total nude delle star, tra empowerment ed esibizionismo I trend moda del momento urlano al sex positive, ma è davvero così?

Il diritto all’aborto è messo costantemente in discussione, le vittime di stupro sono colpevolizzate per cosa indossano, il governo continua glissare sull’educazione sessuale e a promuovere l’idea che per le donne l’unica e massima aspirazione sia la maternità, in rete spopolano le trad wives, l’AI sta prendendo il posto del porno e la Gen Z ha problemi col sesso e pare non gradisca vederlo al cinema né farlo, mentre in un trend che pare contraddittorio sale l’interesse per il poliamore. Se la moda funge da barometro culturale riflettendo le nostre ansie, le nostre speranze e il nostro senso del sé collettivo e individuale, cosa ci dicono gli ultimissimi trend? Osservando le ultime fashion week e i red carpet, la risposta sembra essere una maggiore attenzione verso il corpo femminile che viene sempre più svelato ed esibito, con un focus su parti considerate erotiche o tabù come il seno, il lato B e l’inguine. Dalla sfilata couture di John Galliano per Margiela con finti peli pubici alla tasca per la stimolazione della FW24 di Courreges fino al set in stile dominatrix sfoggiato ultimamente da Katy Perry, viene da domandarci fino a dove il trend si spingerà e perché ad un’esibizione così apparentemente esplicita e sex positive non corrisponda una effettiva libertà sessuale, ma, anzi, l'astinenza. O quasi.

Courrèges e non solo: il sex positive in passerella

Le scollature sulla schiena si fanno abissali, il seno si libera da ogni copertura, l’inguine diventa protagonista con allusioni alla masturbazione e trompe l'oeil. Gli hot pants in pelle con lacci di Dilara Findikoglu, i nuovi bumster di Ludovic De Saint Sernin,  Kim Kardashian che propone il reggiseno coi capezzoli turgidi,  Namilia e Miaou e la versione 2024 dell'empowerment sessuale in chiave punk, Margiela si ispira alle sex worker della Parigi di Brassai ricreando un effetto nude sugli abiti, compresi dei finti peli pubici, Courrèges e Di Petsa arricchiscono pantaloni, gonne e trench con fessure e pannelli triangolari che definiscono "tasche per la masturbazione". Le citazioni di elementi fetish e BDSM si sprecano, ma, recentemente, si sono fatte portavoce di una libertà e di una rivoluzione sessuale, positiva e inclusiva che spesso sembra più simulata che reale.

Il total nude sul red carpet

Star come Megan Fox e Julia Fox non perdono occasione per mostrare con fierezza le loro curve. E se i trend delle passerelle spingono verso una maggiore attenzione verso il lato B, anche loro si adeguano con look sempre più audaci. Sfidando l’inarrivabile Rose McGowan ai VMA del 1998 con il chain dress più rivelatore di sempre, scelto per sovvertire una narrativa sessista contro le donne e riformulare la percezione tossica della sessualità femminile nel settore dell'intrattenimento. Durante la settimana della moda di Parigi di gennaio, Noah Cyrus ha indossato un paio di leggings così scollati che i suoi 5,8 milioni di follower su Instagram si sono chiesti se fosse nel bel mezzo di un malfunzionamento del guardaroba. Pochi giorni dopo, Katy Perry ha partecipato ai Billboard Women in Music Awards indossando un corsetto rosso e una gonna di Ellie Misner, caratterizzata da un’allacciatura sul sedere che lasciava il perizoma nero completamente visibile. Poi è stato il turno di Chloe Bailey ai GLAAD Awards, con un abito con corsetto di Pressiat che sul retro svelava una generosa porzione di pelle. Nel nuovo video musicale per Enough Cardi B indossa alcuni look che mettono in evidenza il sedere, così come in quello di Hiss Megan Thee Stallion indossa un paio di pantaloni sbottonati sul retro e decorati con un ciondolo di diamanti che pende direttamente sopra il solco inter-gluteo. Teyana Taylor è stata recentemente avvistata in discoteca con Leonardo DiCaprio in pantaloni con un taglio sulla parte superiore del gluteo, Bianca Censori spesso si dimentica la parte inferiore dell’outfit o si limita a degli slip sottilissimi e anche Normani ha ceduto al trend indossando una tuta di Theophilo con un perizoma incorporato in un servizio fotografico di febbraio. Nessuno da Hailey Bieber a Kendall Jenner sembra saper resistere al nude look, a provare la liberazione di non portare il reggiseno, di mostrare l’underwear o di indugiare nelle scollature che rivelano molto più della schiena nuda. E allora?

Empowerment o esibizionismo? Non importa

Erotismo, sensualità, voglia di fa parlare di sé o statement sull’empowerment femminile? Ognuno di noi ha un’opinione sul perché le celeb (e non solo) amino così tanto calcare i red carpet con degli outfit minimali dal punto di vista della quantità di stoffa. Magari, però, se riuscissimo ad andare oltre i nostri giudizi, spesso dettati da un pudore inconscio, potremmo cercare di leggere queste provocazioni in una chiave nuova, che vuole ampliare i confini riguardo a buon gusto, pudore e scandalo. E se anche la scelta di indossare un nude look offrisse alla società l’opportunità di interiorizzare la possibilità di una visione libera e diversificata del corpo femminile? Allora sì, anche una creazione di Courrèges o un abito indossato da Katy Perry può elevarsi a simbolo contemporaneo di empowerment. A prescindere dall'intenzione originaria.