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Perché ci facciamo dire dalle top model come dobbiamo vestirci?

Come la bellezza canonica influenza la moda

Perché ci facciamo dire dalle top model come dobbiamo vestirci? Come la bellezza canonica influenza la moda

Vi siete mai chiesti in che modo la bellezza canonica, che rispetta gli standard classici della società occidentale, influenzi il nostro modo di vedere gli altri e noi stessi, anche dal punto di vista dell’abbigliamento? La sorella della top model Taylor Hill, Logan, con una serie di video su TikTok indaga in maniera leggera e mai troppo retorica il rapporto tra status, corpo e moda, cristallizzandolo sulle figure che sui social vengono idolatrate per il loro stile perfetto.

@loganraehill I’m really into this one #greenscreen Sex and the City (Main Theme) - TV Sounds Unlimited

La sua serie “Is it a fit or it’s just ___” funziona così. Logan, ragazza di 28 anni che fa l’influencer nei campi del fashion e del beauty, sceglie una foto di una ragazza famosa e ammirata (al momento lo ha fatto con Bella e Gigi Hadid, con Sophia Richie, Kendall Jenner e con la sorella Taylor) con addosso un look né brutto né bello, semplicemente forse un po’ eccentrico o che certe persone potrebbero considerare non valorizzante, e cerca di riprodurlo su di sé con capi simili (ma mai esatti, dopotutto spesso si tratta di brand di lusso) chiedendosi se è valido in assoluto - e quindi può stare bene a una persona “normale” - o se ci piace e funziona solo perché lo stiamo vedendo addosso a una persona famosa canonicamente attraente. Dà la sua opinione, e nei commenti si scatena il dibattito. 

@loganraehill What are your thoughts?#greenscreen original sound - Logan Hill

Un format semplice ma sempre d’effetto, perché sotto la sua apparente superficialità e sotto il fatto che viene preso come un gioco dalla sua protagonista, ci dà diversi spunti di riflessione, dal più ovvio al meno ovvio. Verrebbe da pensare, di primo acchito, che abbia senso dare maggiore “rilievo” ai gusti di queste ragazze che nella moda ci lavorano, e che dunque tendono a capire i trend meglio, prima e più in fretta di noi comuni mortali. É così difficile supporre che una persona come Bella Hadid, che fa la modella e che frequenta fotografi, stylist, designer e in generale persone del settore, abbia un gusto più particolare e raffinato del nostro, che dobbiamo vestirci per andare a lavoro, dal medico, sui mezzi? Ha tutto il senso del mondo. Sono figure più autorevoli, che con le loro uscite non solo interpretano la moda ma anche la anticipano, lanciando micro trend e tendenze. 

@loganraehill I’m obsessed with this look #greenscreen original sound - Logan Hill

Poi però subentrano altri fattori. In primis, c’è quello del corpo. Non è un caso che queste ragazze siano anche sempre magre, bianche e considerate bellissime. Su questo, si dibatte da tempo. Sui social network, a prescindere da Logan Hill, erano già nate diverse serie in cui ci si chiedeva: “È il look bello o chi indossa questi vestiti è semplicemente magra?”. Da osservatori, è una domanda che dobbiamo imparare a porci, perché la tendenza a considerare esteticamente “giusto” qualsiasi cosa faccia una persona magra, o a “perdonare” più facilmente scivoloni di stile ci è imposta dai canoni di bellezza pluri-decennali, e su questo non ci piove, ma è anche un fenomeno che si autoalimenta, una sorta di effetto domino per cui portiamo alla fama solo le persone classicamente belle e poi ci facciamo dire da loro come bisogna essere. Anche per questo è importante che personaggi con corpi diversi o in posizione minoritaria si espongano ed esprimano tutta la loro creatività vestimentaria senza essere ridicolizzati. L’occhio si abitua a quello a cui viene dato risalto, e le parole e i discorsi seguono a ruota. 

@loganraehill Not an ideal outfit for when you have to go to the bathroom #greenscreen original sound - Logan Hill

Infine, vale la pena parlare di status. Spesso, le modelle e le modelle-influencer sono così famose e ammirate perché propongono uno stile di vita irraggiungibile da una ragazza normale della loro età. Che lo abbiano raggiunto grazie alla loro bellezza, alla loro abilità, alla loro famiglia o a tutte queste cose insieme poco importa. Dal basso, le loro follower le guardano con ammirazione, desiderando ardentemente essere come loro, mangiare e vestire come loro, diventare loro. Questa spinta all’aspirationalism, come è facile intuire, si porta dietro qualche rischio. Ad esempio, imitare tipologie di corpo che non sono le nostre potrebbe provocare problemi di salute molto gravi. Alla questione dell’ecologia e della sostenibilità ambientale si collegano poi l’overbuying e l’overconsumption che ci sentiamo quasi costretti a fare nella nostra corsa all’imitazione. 

@loganraehill I don’t know about this one… what are our thoughts? #greenscreen Sex and the City (Main Theme) - TV Sounds Unlimited

Non esiste un antidoto univoco a questa problematica che non passi attraverso la riflessione su questi meccanismi, sul nostro rapporto con la fama e con gli standard. Idealmente, dovremmo prenderne consapevolezza e smontarli “da dentro”. Alcune fasce di utenti ci sono già arrivate. Basti pensare al fenomeno dell’anti-influencing. Siamo sulla buona strada, ma c’è ancora tanto da fare!