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L’ascesa di Mia Khalifa nell’industria della moda

E il potere trasformativo della fama post-scandalo

L’ascesa di Mia Khalifa nell’industria della moda   E il potere trasformativo della fama post-scandalo

Secondo le statistiche della FW23, analizzate dal report di Karla Otto e Lefty che studia il rendimento  degli influencer durante il fashion month, l’ex porno star Mia Khalifa si è piazzata al quinto posto tra i personaggi più di successo, raggiungendo un EMV - Earned Media Value, l'equivalente spesa pubblicitaria delle impression ottenute - pari a $7.6 milioni. Superando Chiara Ferragni, Kylie Jenner e Zendaya, Khalifa ha compiuto un ingresso trionfante nel mondo della moda, aggiudicandosi nel 2022 il titolo di Emerging Influencer of the Year. Ma come si spiega questo successo, se la sua carriera è stata interrotta anni fa?  

Nata a Bejrut, Khalifa è immigrata negli Stati Uniti da piccola, iniziando le scuole medie appena dopo il tragico attentato alle Torri Gemelle. Le sue origini libanesi e la sua apparenza fisica - era in forte sovrappeso - l’hanno resa il bersaglio preferito dei suoi compagni, che l’hanno bullizzata per anni. È stata proprio questa la causa delle sue insicurezze, ciò che secondo Khalifa l’ha spinta verso l’iper-sessualizzazione del proprio corpo negli anni a venire. Intervistata da Alexandra Cooper sul podcast Call Her Daddy, Khalifa ha raccontato l’inizio della sua vita da porno star e cam-girl, una carriera che ha dovuto interrompere dopo solo pochi mesi in seguito alle numerose minacce di morte e di violenza ricevute, anche da parte dell’ISIS. Fortemente traumatizzata da questo, Khalifa è scomparsa dalla scena pubblica per tre anni trovando nel frattempo lavoro come assistente legale e contabile. L’attrice descrive quegli anni come i peggiori della sua vita, in quanto si è trovata sola, isolata da famiglia e amici, e senza uno stipendio sufficiente. «La vergogna è l'emozione più potente che un essere umano possa provare,» ha detto durante l’intervista, «è paralizzante, debilitante, può cambiare il modo in cui si guarda a se stessi e agli altri.» 

Con il tempo il timore che provava è scomparso, motivandola a ricominciare a parlare della sua carriera. Sorprendentemente, i social media erano dalla sua parte. Accendendo dibattiti sulla pericolosità dell’industria porno e sullo stigma che l'opinione pubblica ha per i sex workers, Khalifa è tornata al centro dell'attenzione. Oggi conta 27,5 milioni di follower su Instagram, una popolarità che l’ha portata in giro per il mondo a collaborare, tra le altre cose, con brand di alta moda come Moschino, Acne Studios, Diesel ed Heliot Emil.

@callherdaddy WEDNESDAY. @miakhalifa #callherdaddy #daddygang original sound - Call Her Daddy

Khalifa adesso è un'influencer a pieno titolo, e sta per lanciare un brand di gioielli chiamato Sheytan, in arabo “diavolo” o “spirito cattivo.” Come spiega anche lei, la sua rinnovata immagine è tuttora un lavoro in divenire, un’opera di rebranding che, invece di essere scritta dietro le quinte, avviene allo scoperto in modo che tutti possano empatizzare con lei e la sua storia. Intervistata da Karla Otto, Khalifa ha spiegato perché, secondo lei, i suoi contenuti social accolgono così tanta approvazione. «Non sono sponsorizzata per andare agli show; i brand con cui lavoro sono scelti da me perché amo quello che fanno,» ha detto Khalifa, «di conseguenza, credo che i miei contenuti che pubblico siano autentici e il mio pubblico se ne accorge, mi vedono urlare di gioia per momenti come l'uomo in fiamme di Heliot Emil: mi diverto davvero e credo che questo si veda.» 

Le fiabe popolari e la cinematografia moderna hanno a lungo ritratto donne forti descrivendo l’emancipazione femminile come risultato raggiungibile solo dopo il superamento di momenti difficili. Del resto, se Cenerentola ha fatto innamorare il principe è stato proprio grazie all’umiltà imparata durante la sua reclusione, oltre che ai boccoli d’oro e all’ammaliante sorriso. È quindi facile capire perché Khalifa piaccia così tanto. A parte essere bella e affascinante, la sua storia risuona tematiche di riscatto e redenzione. «Quando si sente il nome "Mia Khalifa" si ha questo stigma su di lei,» ha scritto un utente di Youtube commentando l’intervista di Call Her Daddy, «dopo aver ascoltato la sua intervista, ci si rende conto che è così intelligente.» Come se ci fosse da sorprendersi nello scoprire che anche le donne che strumentalizzano la loro sessualità per lavoro hanno dei sentimenti.