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Congelare gli ovuli è un privilegio

Tra costi e pressioni della società, riflettiamo sul social freezing

Congelare gli ovuli è un privilegio Tra costi e pressioni della società, riflettiamo sul social freezing

Una dichiarazione di Bianca Balti ha fatto scalpore. La modella, infatti, ha dichiarato durante una diretta con la ginecologa Marina Bellavia di voler regalare alla figlia Matilde, adesso 17 anni, il congelamento degli ovuli quando compirà 21 anni. "Così non ci pensi più, ti fai la tua vita e quando vuoi una gravidanza hai già tutto il necessario" ha dichiarato, per poi aggiungere: "Nella vita bisogna pensare a che cosa è importante per noi. Per me questa è stata una scelta di libertà, soprattutto nel mio caso di non rimanere in una relazione solo per paura di non poter avere la mia terza maternità. Un investimento che facciamo su noi stesse". Lei stessa ha scelto di farlo a Los Angeles, dove passa il suo tempo quando è negli Stati Uniti.

Cos'è il social freezing?

Si tratta del social freezing, o in altre parole "la crioconservazione degli ovociti a scopo precauzionale". Sempre più donne millennial lo fanno, e i numeri sono in crescita. Nel 2022, Bianca ha rivelato di aver avuto una delle sue due gravidanze proprio grazie a questa procedura, per svincolare il suo desiderio di avere un figlio da un uomo. Una sorta di terapia per l'infertilità in anticipo, insomma, perfetta per i tempi contemporanei, in cui si rischia di essere licenziate per "colpa" di una gravidanza, in cui la stabilità economica si raggiunge più tardi, in cui i ritmi di vita sono frenetici, il dating caotico e programmare tutto è l'unico modo di non perdere il treno, anche quando si parla di gravidanze. La volontà di avere un figlio in futuro, però, non è l'unica motivazione per cui ci si può sottoporre al congelamento degli ovuli. A volte, in caso di pazienti oncologiche, avviene prima delle cure che potrebbero danneggiarli. In caso di endometriosi, invece, si effettua prima della laparoscopia. In quel caso è gratuito e avviene nella sanità pubblica, altrimenti si fa nelle cliniche private, che di solito sono quelle che si occupano di assistenza per la fertilità.

Dove si congelano gli ovuli in Italia?

In Italia, anche se la procedura è meno diffusa che oltreoceano, ci sono dei grandi centri medici e delle cliniche specializzate che si occupano di questa procedura. Qualche esempio: nella città metropolitana di Milano, l'Humanitas ha aperto un intero Fertility Center che si occupa di queste procedure. Ancora, a Roma ci sono il New Fertility Group e la clinica Alma Res. Scendendo ancora più a sud, a Palermo di queste cose si occupa il Centro Genesy, a Napoli invece c'è il Centro Fertilità Assistita. La clinica Eugin, infine, opera su Modena, Torino, Milano, Vicenza, Taranto e Bari.

I costi del congelamento degli ovuli

Congelare gli ovuli senza particolari motivazioni mediche costa molto, più di quanto una donna normale all'inizio della carriera (e quindi al massimo della fertilità, che si registra tra i 20 e i 35 anni) possa permettersi. Bianca Balti ha dimostrato di esserne consapevole, dicendo: "Sarebbe fantastico se fosse gratuito per tutte, per non avere la pressione dell'orologio biologico". Non ha torto. Tutta la procedura, che consiste di visite ed esami diagnostici, induzione e monitoraggio dell'ovulazione attraverso farmaci ed ecografie e prelievo può arrivare a costare 3.000 o 4.000 euro, a cui si aggiungono i costi di conservazione e mantenimento, che ammontano a circa 200 euro ogni anno. Negli Stati Uniti, alcune grandi aziende hanno offerto il social freezing come bonus alle loro impiegate, come politica a sostegno delle famiglie e della natalità.

Tra polemiche e controversie, uno spunto di riflessione

L'età della maternità si è alzata, e tutti devono avere il diritto di darsi una possibilità di diventare genitori. Tutto giusto, almeno in teoria. Alcune persone, però, non sono d'accordo. Se la questione viene inquadrata da un punto di vista religioso, politico o morale, infatti, le cose si complicano ulteriormente. Tutto dipende da quanto si vuole controllare la maternità e la volontà delle donne, da quanto si è affezionati all'idea di famiglia tradizionale e/o a quello che la scienza dice sugli ovuli, che non sono altro che cellule, e che dunque possono essere conservati ma anche non utilizzati, e poi buttati tramite consenso scritto. Quello che viene da chiedere a noi, però, è un po' diverso: è giusto che darsi questa possibilità debba costare quanto 3, 4 o 5 mesi di stipendio? E ancora, è sostenibile continuare ad adattarsi a una società che ci rende impossibile pensare di mettere su famiglia quando vogliamo? Per quanto ancora? Forse, sulla strada per rendere il social freezing accessibile a tutti, dovremmo farci qualche domanda anche a questo proposito.