La campagna Miu Miu FW25: l’arte di vestire senza conformare Un cast che include Kylie Jenner, Lou Doillon e Towa Bird interpreta la femminilità sfumata delle creazioni di Miuccia Prada

C’è un fremito che attraversa la collezione Autunno/Inverno 2025 di Miu Miu, una scossa gentile ma irreversibile. Non si tratta soltanto di vestiti. Qui la moda è discorso, è analisi silenziosa che si sviluppa lungo le cuciture, sulle curve, sotto i bottoni. Come una mappa astrale della femminilità contemporanea, tracciata tra l’intimo e l’infinitamente pubblico. Ancora una volta, Miuccia Prada solleva interrogativi, senza la pretesa di dare risposte. Se la collezione si fa sguardo che non cerca verità definitive, ma vuole smontare, ricomporre, suggerire, la campagna, scattata da Lengua con lo styling di Lotta Volkova, continua la riflessione sulla femminilità attraverso un cast di sette donne che fluttuano tra mondi e linguaggi diversi. Alcune sono attrici, altre cantanti, imprenditrici, performer. I loro nomi? Towa Bird, Lou Doillon, Rila Fukushima, Myha’la Herrold, Kylie Jenner, Yura Romaniuk e Cortisa Star.

La campagna Miu Miu FW25: l’arte di vestire senza conformare Un cast che include Kylie Jenner, Lou Doillon e Towa Bird interpreta la femminilità sfumata delle creazioni di Miuccia Prada | Image 575674
La campagna Miu Miu FW25: l’arte di vestire senza conformare Un cast che include Kylie Jenner, Lou Doillon e Towa Bird interpreta la femminilità sfumata delle creazioni di Miuccia Prada | Image 575668
La campagna Miu Miu FW25: l’arte di vestire senza conformare Un cast che include Kylie Jenner, Lou Doillon e Towa Bird interpreta la femminilità sfumata delle creazioni di Miuccia Prada | Image 575669
La campagna Miu Miu FW25: l’arte di vestire senza conformare Un cast che include Kylie Jenner, Lou Doillon e Towa Bird interpreta la femminilità sfumata delle creazioni di Miuccia Prada | Image 575672

Un cast di volti, corpi, esperienze per la nuova campagna Miu Miu

Per questa stagione, Miuccia Prada fa qualcosa che a prima vista sembra semplice: ci mette davanti Towa Bird, Lou Doillon, Rila Fukushima, Myha’la Herrold, Kylie Jenner, Yura Romaniuk, Cortisa Star al centro di un set scarno, fatto di seta moiré, colori eterei ed una luce sospesa. Sette donne, sette storie, sette modi diversi di abitare lo spazio e il tempo. Ma non si tratta solo di modelle o muse. Riflettono sfumature identitarie, percorsi artistici, e soprattutto individualità forti. La moda si piega alle loro storie, non il contrario. È qui che la collezione FW25 trova la sua forma definitiva: nella relazione. Non più vestiti per rappresentare una femminilità ideale, ma abiti che reagiscono, che rispondono, che accolgono. La campagna non mostra, ma mette in discussione. E per questo resta addosso.

La campagna Miu Miu FW25: l’arte di vestire senza conformare Un cast che include Kylie Jenner, Lou Doillon e Towa Bird interpreta la femminilità sfumata delle creazioni di Miuccia Prada | Image 575679
La campagna Miu Miu FW25: l’arte di vestire senza conformare Un cast che include Kylie Jenner, Lou Doillon e Towa Bird interpreta la femminilità sfumata delle creazioni di Miuccia Prada | Image 575670
La campagna Miu Miu FW25: l’arte di vestire senza conformare Un cast che include Kylie Jenner, Lou Doillon e Towa Bird interpreta la femminilità sfumata delle creazioni di Miuccia Prada | Image 575671
La campagna Miu Miu FW25: l’arte di vestire senza conformare Un cast che include Kylie Jenner, Lou Doillon e Towa Bird interpreta la femminilità sfumata delle creazioni di Miuccia Prada | Image 575673
La campagna Miu Miu FW25: l’arte di vestire senza conformare Un cast che include Kylie Jenner, Lou Doillon e Towa Bird interpreta la femminilità sfumata delle creazioni di Miuccia Prada | Image 575678

Moda come dialogo con il corpo

Il lavoro sui capi è, come sempre in casa Miu Miu, studiato fino alla molecola. Ma non c’è nulla di rigido. La sartoria si piega, si modella, a volte si dissolve. I reggiseni diventano architetture leggere, non per contenere, ma per accentuare nuove mappe del busto. La lingerie emerge nei dettagli, nei bordi della maglieria pointelle, nei riflessi del satin, nei tagli delle gonne sbieche che oscillano come idee ancora in divenire. Ci sono volumi che accarezzano senza imprigionare, gonne medie, pantaloni a gamba dritta, maglioni che sembrano eredità trasformate. Il lurex luccica senza ostentare, i quadretti da collegiale sono mutati in griglie vibranti di rosso puro, verde bosco, giallo senape. Il risultato? Pezzi che evocano, non mostrano. Suggeriscono, non impongono. È un gioco di contrasti, di volumi che si piegano e si dissolvono, dove la sartorialità viene manipolata fino a collassare, rivelando ciò che la moda spesso cela. La femminilità non è qui per compiacere. È forma, forza, presenza scenica.

La campagna Miu Miu FW25: l’arte di vestire senza conformare Un cast che include Kylie Jenner, Lou Doillon e Towa Bird interpreta la femminilità sfumata delle creazioni di Miuccia Prada | Image 575680
La campagna Miu Miu FW25: l’arte di vestire senza conformare Un cast che include Kylie Jenner, Lou Doillon e Towa Bird interpreta la femminilità sfumata delle creazioni di Miuccia Prada | Image 575677
La campagna Miu Miu FW25: l’arte di vestire senza conformare Un cast che include Kylie Jenner, Lou Doillon e Towa Bird interpreta la femminilità sfumata delle creazioni di Miuccia Prada | Image 575675
La campagna Miu Miu FW25: l’arte di vestire senza conformare Un cast che include Kylie Jenner, Lou Doillon e Towa Bird interpreta la femminilità sfumata delle creazioni di Miuccia Prada | Image 575676

Una. Nessuna. Centomila. La femminilità in costante trasformazione

Ogni capo firmato Miu Miu è una frase compiuta dentro un discorso più grande. È pensiero che si indossa, ma che lascia spazio all’interpretazione. Così, la collezione FW25 è solo l’ultimo capitolo di una narrazione che rifiuta lo scontato, sfida le tendenze e preferisce costruire nuovi linguaggi. Allo stesso modo, la campagna Miu Miu FW25 non ci dice cosa sia oggi essere donna. Ci chiede, invece, se possiamo permetterci di riscoprirlo ogni giorno, attraverso scelte nuove, dettagli inaspettati, gesti minimi ma carichi di significato. In un momento storico dove l’identità si fa fluida e complessa, Miu Miu offre uno specchio, non una risposta. E in quello specchio, forse, finalmente, iniziamo a riconoscerci.