Le note profumate di tendenza dell'estate 2025 Per un guardaroba olfattivo fatto di mare, sole, natura e pigre giornate di vacanza

L’estate non chiede il permesso. Ti entra nella pelle, tra i capelli, in valigia. Spalanca le finestre, cambia l’odore dell’aria, lascia che il corpo si spogli e si riscriva. E con lei, inevitabilmente, cambiano anche i profumi. Le note olfattive e le concentrazioni si alleggeriscono, si fanno più ariose, evanescenti, ma non per questo meno presenti. Anzi. La presenza si fa più sensuale, più epidermica, più immediata. Resta addosso come la sabbia dopo il bagno. Perché le fragranze estive sono cartoline olfattive che raccontano vacanze, gelati che si sciolgono tra le dita, tuffi nell’oceano, insalate di pomodori e arance, bikini impregnati di crema solarepasseggiate nella natura. Come Eden-Roc di Dior che, grazie alle note di sale marino, fiori bianchi e pino, evoca l’atmosfera lussuosa e assolata del Sud della Francia o come Sun Song di Louis Vuitton che, declinando il fiore d’arancio, assomiglia a una giornata d’estate racchiusa in una bottiglia.

Quali sono le tendenze profumi estate 2025? Quali le note più cool, più frizzanti da mettere in valigia? L’estate 2025 si gioca tra nostalgia e sperimentazione, con note verdimuschi contemporanei che sanno di lenzuola al sole e pelle nuda, accenti salini e frutti pop, dalla guava matura al fico. Con qualche deviazione inaspettata. Tipo il pomodoro.

Le note profumate dell’estate 2025

Frutti succosi, iperfrutti e Tropicalia

La frutta è tornata. Ma si è tolta il lucidalabbra. Scordiamo le esplosioni zuccherine delle fragole e dei meloni anni ’90. I frutti dell’estate 2025 sono maturi, carnosi, rotondi, inaspettati. Guava, banana, prugna e ciliegia esplodono nei jus con una dolcezza naturale, mai stucchevole. Sono trasfigurati, mai letterali: la guava si fonde con ambre bianche, la banana incontra il sandalo e il matcha ghiacciato si fa elisir metropolitano. È il trionfo dell’iperfruttato sofisticato, non più pop, ma couture. Un esempio? Strawberry Moon di Snif. Il nome inganna: non è un dessert. È una fragola verde, acidula, quasi erbacea, tagliata da un accento legnoso e minerale. O Lost Cherry di Tom Ford, dove la ciliegia è succosa, ma attraversata da una vena boisé e mandorlata. Perfino la banana fa il suo ingresso nella profumeria adulta, come in 27 87 Hakuna Matata, dove si fonde con bergamotto, miele e gelsomino.

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Agrumi: freschezza, ma con stile

Gli agrumi sono il grande cliché dell’estate. I cliché, come si sa, resistono proprio perché funzionano. La verità è che non c’è niente come un accordo di  bergamottolimone o mandarino per fare quello che una doccia fredda non riesce a fare: risvegliare, pulire, rigenerare. Attenzione: oggi gli agrumi non sono più la spremuta innocente che la nonna ci preparava per merenda. Sono più stratificatitaglientiadulti. In una parola: interessanti. Prendiamo, ad esempio, Palermo di Byredo che cattura l’essenza dei giardini di agrumi siciliani mescolando note di bergamottorosamuschio e ambra.  Anche Mandarino di Sicilia di Perris Monte Carlo è più che una semplice acqua di passaggio. Sa proprio di bucce spremute tra le dita al tramonto, con una venatura amara e una cremosità quasi sorprendente sul fondo. Anche Neroli Portofino di Tom Ford, pur essendo ormai ovunque, continua a funzionare: elegante, azzurro, pieno di aria, perfetto come una camicia bianca che non ci stanchiamo mai di indossare e ci fa sentire sempre a posto.

Orto mediterraneo: fico, foglie, pomodori

Cosa fa estate più del profumo della crema solare sulla pelle o della salsedine che resta addosso dopo una nuotata tra le onde? Fico e pomodoro, sono loro i veri protagonisti di quest’estate. Insieme, parlano di orti estivi, di terrazze con tende svolazzanti, di infanzia e ritorni a casa. Il primo, dolce-amaro, verde-lattiginoso, evoca sieste assolate sotto alberi mediterranei. Il secondo è una sorpresa. Non sa di sugo, ovviamente. Ma di foglia stropicciata, di orto al sole, di un’estate passata in campagna con mani sporche di terra e bicchieri di vino bianco troppo freddo. È erbaceo, pungente, fresco e umido. Pomod'ORO di Omnia Profumi lo serve con contorno di anice, basilico, carota e liquirizia; mentre Maison Crivelli lo mette al centro in Papyrus Moleculaire con un effetto quasi sinestetico: verde, ruvido, opaco. Sembra quasi di leggere il menù di un bistrot bio, ma le note verdi sono sempre più popolari. Tanto che ritornano anche le fougèrelavandamuschi aromaticifava tonka. Tutto rimescolato con un twist pulito ma caldo. Unisex, sì, ma con qualcosa di più ruvido. Come il lino grezzo.

Oceano in bottiglia: note acquatiche, solari e salate

L’acqua non è mai stata così asciutta. Le note acquatiche sono rinate, liberandosi della nostalgia anni ‘90 per reinventarsi in chiave più sensoriale, più narrativa. Oggi l’ozono sa di camicie in lino e sale secco sulla pelle. Il mare non è più una cartolina, ma un luogo mentale. Sel Marin di Heeley, ad esempio, riesce a essere tanto minimalista quanto evocativo: mare aperto, alghe, vento. Niente romanticismi. Solo luce. I profumi solari, quelli che evocano la pelle abbronzata e la crema solare, sono ancora amatissimi, ma oggi hanno un nuovo twist. Non più solo monoi e cocco, ma gardenia, ambra, fiori bianchi e legni chiari. Soleil Blanc di Tom Ford, Sunkissed Goddess di Kilian, Caribbean Sea di The Library of Fragrances e Beach Blossom di Jo Malone sono un classico, come anche Replica Beach Walk di Maison Margiela, grazie al mix di ylang-ylang e limone, con un fondo lattiginoso che sa di pelle dopo il bagno. E Terroni di Orto Parisi, pur non essendo propriamente estivo, con le sue note di terra, legni e spezie, porta un’idea di terra calda e vulcanica che risuona sotto il sole. Tra le novità, è da segnalare Bella Hadid che con il suo marchio Orabella propone Salted Muse, che accosta sale marino, pepe rosalavandalegniambra croccante.

Muschi moderni: l’intimità in una fragranza

Estate non è solo mare, gelati e sole, è anche intimità, contatto, pelle nuda, abbracci silenziosi. Ecco perché il muschio è una delle note più amate quest’anno. Non è il muschio polveroso del passato: è morbido, latteo, vellutato. Si fonde con la pelle e la sublima, come una camicia bianca su un corpo abbronzato. I nuovi muschi si dividono in due correnti: New Clean, trasparente, simile alla pelle pulita, a un letto sfatto al mattino; Soft Creamy, più avvolgente e intimo, come un talco leggero o un abbraccio inatteso. Lontano dalla prepotenza dei profumi invernali, il muschio qui è sussurrato, ma presente. Non vuole essere notato, vuole essere sentito. Glossier You ha aperto la strada: un profumo che odora di te, ma meglio. Da lì, il filone è esploso in mille variazioni. Qualche esempio? Skin di Clean Reserve, Musc Invisible di Juliette Has a Gun, Lazy Sunday Morning di Maison Margiela Replica: profumi che raccontano la pelle con note di ambroxanirisrisomuschio bianco. Ma anche con un pizzico di mistero.

Profumi floreali bianchi: tra gelsomino, gardenia e tuberosa

I fiori si reinventano ogni estate. Quest’anno sono più cremosi, più luminosi, più cinematografici. Pensa a una diva degli anni ’60 in vacanza a Capri con un foulard di seta e occhiali oversize: il suo profumo è quello. Solare, sofisticato, sensuale, senza mai diventare invadente. Tornano le note classiche femminili come rosa, iris, violetta e fiori d’arancio, ma in versioni modernissime, leggere, talcate, eppure emozionanti come un album di vecchie fotografie. Un esempio perfetto è Infusion d’Iris di Prada. In questi mesi caldi, i preferiti rimangono però i fiori bianchi: gelsomino, tuberosa, gardenia. Sono protagonisti di Do Son di Diptyque, profumo floreale sì, ma con vento e acqua e riso. Mai stucchevole. O Tubereuse Astrale di Maison Crivelli, un viaggio sensoriale tra tuberosa, cannella, muschio, pesca, cuoio e vaniglia.

Il guardaroba olfattivo dell’estate 2025: improvvisare, mescolare, cambiare pelle

L’estate è tutto fuorché statica. È il vento che cambia direzione, l’umore che fluttua tra il desiderio di sparire e quello di brillare, la pelle che reagisce alla luce e al sale in modi sempre nuovi. E allora perché fermarsi a un solo profumo? Benvenuti nell’era del guardaroba olfattivo, dove non si cerca “il” profumo perfetto, ma una mini-collezione da alternare, sovrapporre, reinventare. Un body mist agli agrumi appena svegli, come Light Blue Sun di Dolce & Gabbana; un floreale salmastro per il pomeriggio, tipo Salt di Ellis Brooklyn, che sa di onde e pelle calda; e infine un muschiato intimo e vellutato per la sera, come Molecule 01 + Iris di Escentric Molecules, che sussurra più che parlare. Anche i formati ci danno una mano: body mist, eau légère, hair mist. Profumi meno invadenti, più stratificabili, più giocosi. Come You Or Someone Like You di Etat Libre d’Orange, che è praticamente una conversazione da terrazza tra una foglia di menta, una rosa smagrita e una pila di riviste letterarie. Perché, in fondo, l’estate non è mai solo una stagione. È uno stato mentale, una collezione di odori che tornano quando meno te lo aspetti: l’ombra fresca del basilico, la crema solare sulle clavicole, il profumo del sale nella piega dei gomiti. E le fragranze estive non devono necessariamente stupire. Devono appartenerci, anche solo per un giorno. Che sia una ciliegia nera, una foglia di pomodoro, un muschio trasparente o un gelsomino stanco di essere romantico, l’importante è che sappiano raccontare qualcosa di vero. Anche se non sappiamo bene cosa.