La riga laterale è tornata, e si chiama "Older Sister Side Part" Millennial, è arrivato il nostro momento

Lo dico senza vergogna: la riga laterale è la mia comfort zone. Non una scelta estetica qualsiasi, ma un riflesso (letteralmente) del modo in cui voglio apparire e, ancora di più, del modo in cui voglio sentirmi. Quando sento qualcuno dire che è "da vecchia", mi viene da sorridere. Perché a un certo punto smetti di voler essere la più trendy nella stanza e cominci a volere, semplicemente, qualcosa che ti stia bene. Non mi interessa se non è cool, se la Gen Z considera questa scelta estetica ormai superata. Anzi, forse potrei essere davvero la sorella maggiore, o persino la madre, di una ragazza della Gen Z, quella che viene etichettata come cringe solo perché rimane fedele a uno stile che ama. Ma l’amore per la riga laterale non è una dichiarazione nostalgica, è un gesto di autenticità. Nonostante tutto non sono la sola a pensarlo, perché la riga laterale è tornata. Più cool. Più sicura. Più older sister energy di sempre. Chiedetelo a Sabrina Carpenter e Hailey Bieber, se non mi credete.

Il fascino dell’asimmetria, tra riga laterale e ciuffo frangia

La riga laterale è come un’amica sincera: non ti sistema tutto, ma ti fa sentire meglio. La simmetria sarà anche affascinante in architettura, ma sui miei capelli suona sempre un po’ troppo... scolastica. C’è qualcosa di sospetto nella perfezione della riga centrale, come se fosse lì per contenere tutto ciò che invece io voglio lasciar andare: volume, movimento, ciocche indisciplinate e anche un pizzico di mistero. La riga laterale, invece, mi conosce. Sa che ho un sopracciglio migliore dell’altro, una guancia che voglio ammorbidire, una giornata no da coprire con grazia. Non è solo una linea tra i capelli, è sia una piccola dichiarazione di indipendenza sia una preziosa alleata. E se ogni tanto mi copre un brufolo imprevisto o mi fa sembrare più riposata, tanto meglio. 

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La sorella maggiore sa il fatto suo: come ottenere una riga laterale perfetta

La sorella maggiore, per intenderci, è quella che ha vissuto con consapevolezza il periodo emo, l’era dei Juicy Tube, dei profili MySpace e di TRL. Ma è anche quella che è cresciuta guardando Buffy, leggendo montagne di riviste cartacee senza smartphone o social, passando ore davanti a Brand New e Kitchen, indossando pantaloni a vita bassissima, pogando sotto il palco di Marlene Kuntz e Il Teatro degli Orrori. È la stessa che ancora oggi conosce a memoria tutte le canzoni degli Afterhours, tiene una crema antirughe nel cassetto, sta valutando se iniziare la skincare per il sedere e ti sa spiega la differenza tra acido azelaico e acido ferulico. Potrei essere io. O @rachelocool che, in un video virale su TikTok, ha condiviso come ottenere la perfetta "older sister side part", trasformando la nostalgia in un rebranding generazionale. Pensate ad una riga morbida e leggermente decentrata, alla Cher Horowitz. Curiose? Procuratevi un pettine a coda in metallo. Posizionate la sua punta all’attaccatura dei capelli. Da lì, tracciate una linea diagonale a circa 2,5 cm dall’attaccatura dei capelli e capovolgete la ciocca frontale sopra la riga centrale in modo che poggi sull’altro lato e crei volume. Quindi, tracciate una linea dall’estremità di quella sezione fino alla riga centrale. Immaginate a uno zigzag, poi a uno zag. Per un effetto davvero older sister, aggiungete una frangia scalata alla Rachel Green o un ciuffo laterale. Completate il look con una pinza effetto tartaruga, o una mollettina scintillante. Et voilà: avete appena messo a tacere anni di derisione estetica da parte della Gen Z.

Sfilate, red carpet, feed di Instagram: la riga laterale si è ripresa la scena

Che sia scompigliata, profonda, a zig-zag o delicatamente decentrata, la riga laterale ha fatto il suo ritorno trionfale sulle passerelle Primavera/Estate 2025. Da Saint Laurent, dove Duffy ha abbinato le riga laterali a tailleur affilati e sguardi intensi, alla Chanel Cruise 2026, dove Anthony Turner l’ha trasformata in simbolo di grinta e glamour. C’è anche chi ha osato di più: Vivienne Westwood ha lasciato le ciocche libere, ribelli, cadenti. Da Missoni, è comparsa la versione geometrica, a zig-zag, che sembrava un omaggio alle grafiche anni ‘90. Ma è nelle acconciature da red carpet che la riga laterale ha messo radici. Hailey Bieber al Met Gala 2025? Impeccabile. Onde glossy, riga tracciata con precisione laser e quell’effetto effortless che nasconde almeno sei ore di hair prep. Sabrina Carpenter, dal canto suo, l’ha resa più pop e romantica: mollettine strategiche, ciuffi teatrali e un’allure Gossip Girl-core che fa venire voglia di fare incetta di accessori per capelli da Lelet NY, Sasstie e Leontine Vintage.

Ricci, onde, lisci: a chi sta bene la riga laterale?

Non tutte le righe laterali sono uguali. Ce ne sono per ogni tipo di capello, ogni esigenza, ogni umore.  Se siete ricce, basta girare i capelli quando sono umidi, applicare una crema modellante (magari al profumo di cocco, di vaniglia o di mare) e poi lasciare asciugare all’aria o con diffusore. Chi ha capelli ondulati dovrebbe invece lavorare con la texture naturale delle onde e sperimentare una riga laterale morbida, non troppo definita. Se siete lisce, c’è un trucco: spostate i capelli sul lato con più massa, cotonate delicatamente alla radice, e magari infilate le ciocche più corte dietro l’orecchio per dare un’illusione di struttura. Usare le dita al posto del pettine aiuta a ottenere un effetto più rilassato, effortless

Oltre all’effetto estetico, la riga laterale ha i suoi benefici beauty

Sì, anche la scienza sta dalla parte delle ciocche di lato e suggerisce di abbandonare la riga centrale o, almeno, alternare i due stili. Non solo perché dona volume in punti strategici, ma anche perché, sorpresa, fa bene alla salute del cuoio capelluto. Parola degli esperti. Spostare la scriminatura stimola la circolazione, riduce lo stress da trazione e può persino aiutare a mantenere in equilibrio il microbioma del cuoio capelluto. Quindi no, non è solo un capriccio estetico. È self-care.

Perché scegliere la riga laterale?

La riga laterale è sia una scelta di styling sia un linguaggio estetico. Con la sua capacità di creare movimento, dare volume e ammorbidire i tratti, si presenta come l’antitesi perfetta della rigida, simmetrica e un po’ autoritaria riga centrale. Almeno per me, ha molto più da dire di quanto sembri. In un mondo in cui i trend cambiano più velocemente del mio ciclo sonno-veglia, restare fedeli a qualcosa che ti fa sentire bene è una piccola ribellione quotidiana. La riga laterale è la mia. È il mio modo di dire: non voglio sembrare più giovane, voglio sembrare più me. Mi dà la sensazione di avere il controllo anche quando non ce l’ho, di essere al posto giusto anche se mi sento fuori luogo. E sì, mi fa sentire un po’ meno brutta, che non è mai una cosa da sottovalutare. Se questo significa essere la sorella maggiore, o anche la mamma della Gen Z, allora lo accetto volentieri. Perché alla fine, non c’è nulla di più attuale di ciò che ti fa sentire bene nella tua pelle (e nei tuoi capelli).