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A che cosa serve davvero l'astrologia?

Uno strumento per conoscere meglio noi stessi, ce lo racconta la nostra astrologa

A che cosa serve davvero l'astrologia? Uno strumento per conoscere meglio noi stessi, ce lo racconta la nostra astrologa

L’astrologia è un linguaggio simbolico usato da sempre per dare una spiegazione al legami di ciò che accade sulla terra e ciò che succede in cielo, i cosiddetti transiti. Ed è proprio da qui, dall’interpretazione dei transiti nella nostra carta natale, che inizia un percorso di auto-esplorazione importante per capire che siamo molto di più di tutto questo. Negli anni ho notato che tutte le persone che reputano l’astrologia una cavolata o peggio, una truffa, non sono mai andate oltre alla conoscenza del proprio segno zodiacale. Certo, se si basa un giudizio sulla punta dell’iceberg di un mondo tanto vasto quanto antico, non ci si può sorprendere di non riuscire a capire certi meccanismi. Innanzitutto siamo molto di più del nostro segno zodiacale. Non esiste solo il segno zodiacale definito da diverse caratteristiche che uniscono e accomunano gruppi di persone nate sotto un cielo simile, ma tanti posizionamenti che determinano le sfaccettature della personalità di ognuno. Hai mai visto la tua carta natale? E’ uno strumento che fotografa il cielo nel momento in cui nasci, indicando non solo i famosi segno, ascendente e luna, ma anche la posizione di ognuno dei 12 segni, che sono dentro di noi e si manifestano in qualche modo. Da qui è possibile comprendere, in base ai transiti del cielo, i segni e i loro posizionamenti nelle case possono attivarsi , oppure no.

Da astrologa, un aspetto che mi piace dell’astrologia è quello di utilizzarla come lente di ingrandimento attraverso cui guardare dentro di noi e nella nostra vita. Penso che sia questo il vero utilizzo odierno della lettura delle carte natali e degli oroscopi mensili, aldilà della previsione del futuro e del tracciamento delle sorti dei propri cari, nonostante nella pratica divinatoria questi elementi sussistono tutt’oggi. Da quando ho cominciato a studiare astrologia ho capito il perché di alcuni miei comportamenti, e soprattutto quali limiti mi sono auto-imposta senza rendermi conto che a tutto c’è una spiegazione. Questo mi ha portata ad essere molto più riflessiva e a guardarmi dentro come prima non avevo mai fatto. Non è sempre facile accettarsi per come siamo ma dobbiamo costruire la consapevolezza che possiamo migliorare se vogliamo, e questo non è mai scontato. E credo che l’astrologia oggi aiuti proprio a fare questo: accettarci e renderci più consapevoli di come siamo, comprendendo che tutto, pregi e difetti, si può trasformare in qualcosa di buono per noi stessi in tanti diversi ambiti della vita. Inoltre, un altro aspetto che trovo molto interessante e allo stesso tempo consolatorio, è che siamo tutti sulla stessa barca o, meglio, siamo nati tutti sotto lo stesso cielo. 

Ad esempio i tratti che si considerano comuni ai diversi segni zodiacali spesso visti come stereotipi, in realtà accomunano le persone e danno loro un senso di appartenenza ad un gruppo. Personalmente considero odioso del mio segno solare e lunare (Sagittario)e il mio vizio di essere una procrastinatrice seriale. Ma almeno mi rasserena che posso vedere questo tratto in altri Sagittario e tirare un sospiro di sollievo. Questa considerazione nei momenti più down della mia vita mi aiuta a vedere le cose da un’altra prospettiva e mi fa capire che non sono sola. Tutti abbiamo punti di forza, debolezze, pregi e difetti e, forse egoisticamente, ritrovarli negli altri mi fa essere più in pace con me stessa. Spesso quando crediamo di essere le uniche persone che hanno una certa caratteristica che consideriamo negativa, ci sentiamo diversi e pensiamo “ma perché proprio a me!”. Parlarne con gli altri e condividere gli stessi “mali” che chi ha diversi placement in Sagittario ha molte probabilità di essere come sono io, è rassicurante. Un’altra cosa rassicurante è che tutti noi abbiamo debolezze e punti di forza e questo non ci rende più o meno degli altri, ma semplicemente uguali. Il pensiero di non essere persone statiche ma in perenne evoluzione e poter lavorare su noi stessi se qualche comportamento non ci fa stare bene è confortante. Ma non solo verso noi stessi, l'accettazione di sé implica anche una pratica consapevole di provare empatia anche per gli altri nei loro passi falsi.

È importante cambiare prospettiva e accogliere i difetti e pregi come parte di un grande ciclo. Così come la felicità, la tristezza, la gentilezza e la curiosità sono temporanee nel quotidiano, anche i tratti che raggruppiamo nel “tanto sono fatta così” possono essere temporanei se vogliamo. I transiti astrologici possono ispirarci sotto quest’ ottica, tutto ciclicamente cambia e si trasforma. Certo, non smetteremo di andare in terapia al bisogno o di  posticipare tutti gli impegni ma, rendendomene conto,è possibile accedere ad una migliore consapevolezza, lavorarci su e levigare un lato della propria personalità. Basta esserne consapevoli. L'accettazione di sé deriva anche dalla lenta e costante realizzazione che siamo persone amabili e complete in ogni momento, indipendentemente da quanto possiamo sentirci non adatte o all’altezza di far qualcosa. Quindi vorrei tranquillizzare gli scettici che considerano l’astrologia una truffa o una falsa predizione del futuro, non è niente di tutto questo, anzi, forse è un modo gentile di approcciarsi a se stessi senza pretese.