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Nel Booktok c'è stato un caso di misoginia

Cosa è successo da J.D. Barker in poi

Nel Booktok c'è stato un caso di misoginia Cosa è successo da J.D. Barker in poi

Come vi approcciate, voi, alle recensioni e alle pubblicità dei libri online? Seguite creator che si occupano di letteratura ed editoria? Vi interessate ai trend del settore? Quando siete in libreria andate verso i tavolini e gli scaffali dedicati alle tendenze online o li evitate come la peste, preferendo affidarvi al vostro gusto personale o alle conoscenze scolastiche? Le tendenze di base sembrano essere principalmente due: c'è chi si tiene costantemente aggiornato, catapultato nel mondo della letteratura Young Adult ed erotica (o entrambe contemporaneamente, pare che i due generi siano particolarmente facili da mixare) e dei dibattiti continui (immortale quello sull'identità di Elena Ferrante) e chi invece snobba il movimento intero, bollandolo come infantile e superficiale, di bassa qualità.

Il potere di Booktok 

Qualsiasi sia la vostra opinione in merito quello che è innegabile è il potere in particolare di Booktok - quella parte di TikTok dedicata soltanto alle discussioni sui libri e di solito portata avanti da ragazze anche giovani, che leggono moltissimo e si dedicano a tempo pieno alle recensioni - nel decidere le sorti di un libro o di un autore. Prima organicamente, poi tramite vere e proprie campagne di marketing e invii strategici di copie gratuite alle sue personalità più influenti. Ancora, a prescindere da cosa pensate e dal vostro coinvolgimento personale nella bolla sotto esame, il caso di J.D. Barker dovrebbe indignare ma anche fare riflettere sulla misoginia che si insinua ovunque, anche in questi meccanismi di vendita o di sponsorizzazione. Ma di cosa stiamo parlando?

L'email di J.D. Barker 

Il 23 gennaio l'autore J.D. Barker, scrittore di diversi best seller internazionali tra cui Behind a closed door, The fourth monkey, The fifth to die, Hybrid e Of the lake, ha mandato una mail ad alcune esponenti del booktok per chieder loro di sponsorizzare la sua ultima opera. Nessun problema, se non fosse che nella mail suggeriva anche qualche format di video, dicendo che poiché l'opera era "spicy" (cioè contenente scene di sesso e simili) allora anche i contenuti dovevano essere su quel genere. Uno dei prompt, ad esempio, suggeriva di mostrarsi nude con il libro davanti il pube o il seno, oppure di mostrarsi provocanti e svelare ai propri follower qual era il posto più assurdo ed estremo dove era stato consumato un rapporto sessuale. Insomma, un invito viscido a mettersi in mostra in maniera smaccatamente sessuale per invitare i propri follower a comprare il libro che non è per niente piaciuto alle creator, che si sono rifiutate di seguire i consigli e di realizzare contenuti in toto, mostrando invece la mail ricevuta e spiegando nel dettaglio cosa avevano trovato di strano o sbagliato in quel tipo di comunicazione. 

La misoginia del Booktok

Pur essendo una fetta di social dominato dai creator donne, il Booktok non è certo esente dalla misoginia. Casi come questi ne sono un esempio. Solo perché è portato avanti da ragazze giovani che amano leggere libri anche erotici, sembra giusto e normale a questi uomini adulti e a chi lavora per loro avanzare determinate richieste. Ancora, la scarsa considerazione che l'utente uomo medio dà ai libri di cui queste ragazze parlano con passione e competenza è una spia di allarme. Perché sminuiamo le ragazze e le loro passioni a prescindere, senza conoscere i libri di cui parlano? I gusti sono gusti, e la letteratura Young Adult e/o erotica non è per tutti. Quello che disturba, qui, è l'equazione automatica per cui se una cosa piace a delle ragazze giovani e carine allora è senza valore. Andando ancora oltre, poi, sembra dato per scontato che se le ragazze scelgono di leggere "spicy" poi sono più disposte a denudarsi per sponsorizzare un prodotto altrui. Cosa è, questa, se non misoginia?

@dianarodriguezwallach Replying to @Megan Collins • Author #greenscreen Second Update on JD Barker book drama. His latest apology statement. #booktok #booktokdrama #jdbarker original sound - Diana, YA Horror Author

Le ragazze devono essere libere, in tutti i sensi

Quello che sembra risultare difficilissimo da capire, a J.D. Barker (che ha rilasciato una dichiarazione ufficiale in cui addossava la responsabilità dell'e-mail alla sua agenzia di PR, che però è stata fondata da lui) e a chiunque sminuisca il booktok, è che le ragazze non leggono per piacere agli uomini, ma perché semplicemente vogliono. E se leggono quello che leggono, allora, è perché lo hanno scelto, perché sono in target o perché si fidano l'una dell'altra per i consigli di lettura. Forse, YA ed erotica possono essere un modo per sentirsi parte di una comunità, per scoprire se stesse e i loro gusti, o forse no. In ogni caso, non è un appiglio per cercare di farle spogliare o per chiedere loro di usare il corpo per vendere. E non dovrebbe essere così difficile da capire.