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È ora di lasciare andare Lady Diana

Da The Crown ai pantaloncini ciclisti, forse è giunto il momento di dirle addio

È ora di lasciare andare Lady Diana Da The Crown ai pantaloncini ciclisti, forse è giunto il momento di dirle addio

L'annuncio della sesta e ultima stagione di The Crown, che è stata divisa in due parti (la prima è uscita oggi 16 novembre e la seconda vedrà la luce il 14 dicembre su Netflix), ha riacceso la fiamma dell'attenzione pubblica nei confronti di Lady Diana. La verità, però, è che il personaggio della principessa più amata dal popolo, bellissima, timida e tradita, non se ne è mai andato: siamo letteralmente ossessionati da lei. 

Le attrici di The Crown

Nella serie, che si prefiggeva di arrivare al contemporaneo ma che ha deciso - forse in seguito alle polemiche e alle proteste arrivate direttamente da palazzo dopo la morte della regina Elisabetta - di non farlo, Lady Diana è stata interpretata da Emma Corrin e adesso il suo ruolo è nelle mani dell'algida e bellissima Elizabeth Debicki, che ha vestito i suoi panni già nella quinta e che sembra essere molto apprezzata dal pubblico. Per intenderci, la sesta è la stagione della sua morte e dell'ingresso di una giovane Kate Middleton nel quadro della famiglia reale inglese. 

Kristen Stewart interpreta Lady Diana

The Crown non è l'unico prodotto di intrattenimento che ha deciso di affrontare questa figura così amata. Nel 2021, infatti, il regista cileno Pablo Larraìn ha voluto dedicarle un lungometraggio in cui ne re-immaginava il matrimonio, la crisi e la presa di coscienza che l'ha portata a prendere la decisione di divorziare da Carlo. A interpretarla in Spencer una tormentata Kristen Stewart, trasformata in una Diana patinata, che si strappa dal collo la collana di perle e le fa finire nella vellutata in un gesto di disperazione. Realistica o storicamente accurata che sia (o non sia), questa principessa in crisi è quella che molti hanno raccontato, pensato, su cui hanno fantasticato. E quale modo migliore di un film curato e bellissimo per riempire i vuoti?

Nella cultura pop e sui social

Non si tratta solo di film e serie tv. Diana, ad esempio, viene evocata sui social ogni volta che viene l'autunno ed è possibile indossare un paio di pantaloncini ciclisti con una felpa grigia e un paio di sneakers normcore, o ogni volta che una donna ferita si fa vedere in pubblico con un bel vestito, che viene immediatamente chiamato revenge dress. Non solo. Si specula ancora, a 26 anni dalla tragica morte avvenuta il 31 agosto 1997 a Parigi, sulla sua vita amorosa. Ci si chiede, ancora e ancora - in un loop che mai si risolverà perché la famiglia reale tiene molto ai suoi segreti e Diana, purtroppo, non è qui per raccontare il suo punto di vista - cosa ha fatto Carlo, cosa ha fatto lei, quali siano stati i suoi uomini e come abbia passato le sue ultime ore di vita.

La principessa del popolo fa ancora notizia

Ricostruzioni, libri di assistenti, amici, familiari veri o presunti, interviste reinterpretate, ogni briciola di immagine di lei esaminata e riesaminata periodicamente. Diana fa vendere i giornali, fa ancora notizia a livelli che Kate Middleton e Meghan Markle potrebbero solo sognare nelle loro più rosee previsioni del futuro. Non è difficile capire perché: è stata una donna importante e coraggiosa, bella e umana in un mondo (quello della nobiltà inglese degli anni Ottanta e Novanta) fatto di automi. Ha perseguito le cause in cui credeva anche quando il mondo la compativa, a testa alta e vestita molto bene nonostante la sua evidente infelicità. Quando sembrava aver ricominciato a godersi la vita e a prendere spazio nel mondo è morta, appena trentenne, lasciando da soli i suoi figli, tra cui c'è anche l'erede al trono di Inghilterra. 

Una storia appassionante

Dall'altra parte, un nemico che non poteva competere con lei: l'antipatico e burbero Carlo, così sfuggente e sottomesso, così in seconda linea, innamorato da sempre di una donna che agli occhi del pubblico non era degna di sedere al posto della principessa, Camilla Parker Bowles. La storia di intrighi, tradimenti, triangoli, vendette, segreti e rivalse si scrive da sola, ma a questo punto è più una fanfiction che altro. Per quanto ancora potremmo continuare a spremerla, adesso che è più mitica che reale?

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È ora di lasciare stare Diana Spencer?

Dopo anni The Crown giunge finalmente al termine e forse è un segno. Un segno che è ora di mollare il colpo, smettere di condividere le sue foto, smettere di parlarne come dell'ispirazione di stile più incisiva della cultura pop degli ultimi 30 anni. Adesso che ne abbiamo discusso talmente tanto da esaurire ogni spunto, e senza negare la sua importanza, la sua bellezza e la sua umanità, possiamo finalmente andare avanti e lasciare andare Lady Diana Spencer e, insieme a lei, questa idealizzazione di un passato imperfetto, un passato in cui una donna infelice doveva semplicemente stare zitta e parlare era la massima espressione di coraggio e in cui la famiglia reale inglese avvallava comportamenti prevaricatori e limitanti per conservare la sua immagine. Adesso, è venuto il momento di archiviare questo capitolo e concentrare la nostra attenzione sul contemporaneo e sul futuro, sulle star e sulle personalità di oggi, su come sono trattate e discusse nell'opinione pubblica, sulle problematiche che sollevano e sulle lotte che combattono. Forse, guardando al presente e al futuro, riusciremo ad evitare che la stampa scandalistica invada la privacy di un'altra donna e poi un'altra ancora. Non solo nella famiglia reale.