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La prima volta alla Mostra del Cinema di Venezia

Intervista a Clotilde Esposito

La prima volta alla Mostra del Cinema di Venezia Intervista a Clotilde Esposito

Venezia durante la Mostra del cinema è incredibilmente tranquilla. Sarà che è una città che ti fa perdere, con andamento lento, pensando di svoltare e trovare un ponte e invece no, trovi l'ennesimo canale. Abbiamo incontrato Clotilde Esposito e il tempo è sembrato rallentare. Mentre al Lido tutti corrono tra un photocall e l'altro, un'intervista e l'altra, una sessione di trucco e una prova d'abito, lei riesce a godersi il momento, il luogo, lo spazio; la fortuna di essere in una delle città più magiche al mondo a uno dei festival cinematografici più ambiti al mondo. L'abbiamo incontrata su un'isola felice, l'Isola delle Rose, lontano dai flash e dal caos del Lido, a poche ore dal red carpet di "Maestro" di Bradley Cooper su cui è stata ospite di Moët: una regina dark dal fascino magnetico. «Sono emozionatissima. Allo stesso tempo però non vedo l'ora di essere lì, di godermi quel momento appieno. Seguo la Mostra del cinema di Venezia e la Biennale in generale da anni. Quindi essere qui è veramente un sogno.»

Ci apre la porta della sua stanza al JW Marriott avvolta in accappatoio e un sorriso che illumina tutto. Quando si siede sul divano incorniciata dalle dive del vecchio cinema è perfettamente a suo agio. Con un nome di origine germanica, composto da "hluda," che significa "famoso," e "hildjo," che significa "battaglia," Clotilde porta nel suo nome il presagio del successo che sta conquistando. Ma il red carpet di Venezia può far tremare chiunque. «Avevo le idee molto chiare. Io sono un'amante del total black, quindi sapevo che come prima volta sarei andata di nero. Del resto sono una Winter deep, quindi sono perfettamente in palette e volevo anche qualcosa che accompagnasse le mie curve, le mie forme. Devo dire che con il mio stylist abbiamo fatto un lavoro perfetto, insomma, che segue appieno la idea che avevo» e continua «Il mondo della moda mi ha sempre incuriosito, negli ultimi anni ne sono stata particolarmente attratta, trovo che sia una potente forma di espressione, mi piace seguirla, sperimentare.» Ma non solo moda. In occasione della Mostra del Cinema di Venezia Clotilde ha optato per un makeup nuovo e intenso ma quotidianamente preferisce mantenere le cose semplici. «Adoro uscire struccata, mettere solo un velo di balsamo labbra e fissare le sopracciglia nel quotidiano. Truccarmi mi rilassa tantissimo e mi vedo meglio. Trovo che dei piccoli passaggi ma essenziali vadano a valorizzare il viso, quindi mi piace rimanere sempre semplice, lasciare il focus sulle labbra e mettere magari un po' di eyeliner Lo faccio veramente credo dalle scuole medie e ho visto un miliardo di tutorial su YouTube. Insomma, ho imparato da sola guardando YouTube ed è un mondo che mi affascina da quando sono bambina.»

La prima volta alla Mostra del Cinema di Venezia Intervista a Clotilde Esposito | Image 466041

Cresciuta sotto il caldo sole di Napoli, la sua passione per la recitazione l'ha trasformata in una delle interpreti più apprezzate e rappresentative di "Mare Fuori," la celebre serie TV della Rai. Vedo molto poco di me in Silvia, il mio personaggio, ho fatto anche fatica delle volte a comprendere, ad accettare alcune delle sue scelte o alcuni dei suoi lati caratteriali, perché siamo completamente diverse. Io sono molto più riservata, molto più sulle mie, meno espansiva. Di base però è una persona buona e sincera e non farebbe del male a nessuno. È un personaggio molto positivo e credo che in un mondo parallelo potremmo assolutamente essere amiche» e continua «Mare Fuori è una serie dal linguaggio spesso crudo, forte, ma credo estremamente efficace, sa parlare di amore ma anche di dolore, di quanto facilmente si possa sbagliare e non si possa più tornare indietro, e di come ne si paghino le conseguenze, parla di realtà in tutte le sue forme, e trovo lanci ai giovani dei messaggi estremamente importanti.» 

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Nel maggio 2022, dopo aver studiato tra un set e l'altro, ha conseguito la Laurea in Giurisprudenza. Ma come si riesce a fare tutto questo contemporaneamente? «Probabilmente il fatto che io abbia iniziato a lavorare da quando facevo la scuola media mi ha aiutato a capire come conciliare lavoro,  studio e tutto il resto. Quindi è come se crescendo avessi fatto mia questa cosa. Ho sempre portato avanti parallelamente tutte quelle che erano le mie esigenze di vita. Ma non è stato facile.» Clotilde Esposito non è sempre stata la sicura e talentuosa attrice che conosciamo oggi. Da bambina, era estremamente timida, ma sua madre ha visto il potenziale nascosto in lei e l'ha iscritta a un corso di recitazione. Questo è stato il primo passo verso una carriera che avrebbe cambiato la sua vita. La passione crescente di Clotilde l'ha portata ai primi provini nel 2012, quando ha debuttato nella soap opera "Un Posto al Sole." Successivamente, ha recitato in produzioni come "Pupetta - Il Coraggio e la Passione" (2013), "Sotto Copertura" (2014), e "Furore." «Adoro i miei fan, il loro affetto non è mai scontato per me, mi piace parlarci, sui social, o ancora meglio dal vivo quando ce n'è occasione, mi rende consapevole di cosa c'è effettivamente dall'altra parte, cosa arriva di me a loro, è sempre uno scambio molto interessante, spesso mi chiedono del mio percorso, da dove ho cominciato, ci tengo moltissimo a sottolineare l'importanza dello studio, soprattutto ai più piccoli, a partire dalla scuola, e poi di qualsiasi forma d'arte, al giorno d'oggi si pensa ne si possa fare a meno, non è così.»