Il turismo estetico in Sud Corea non è mai andato così bene, ma c'è un ma Altro che i trapianti di capelli in turchia, qui si parla di total body

Quando sono andata a Seul, nell'ottobre del 2024, mi sono spesso fermata a osservare. Nei quartieri più frequentati della città e nelle boutique e concept store più fotografati della capitale, era impossibile non notare tutte le persone (in maggioranza donne, ma anche uomini) che portavano sul loro corpo i segni di qualche recente (anzi recentissimo) intervento estetico. Cerotti, cappelli a tesa larga, fasciature e i segni del facial allo sperma di salmone. Lì, la medicina estetica non è da nascondere, ma da celebrare. Non stupisce: se dalle persone spostavo lo sguardo sulle strade il mio sguardo incontrava ovunque cartelli che pubblicizzavano cliniche a basso costo, con tanto di listino prezzi in lingua inglese. Insomma: la Corea del Sud sa su cosa puntare e tra queste cose c'è anche il turismo della bellezza. Secondo Statista, infatti, più di 100.000 persone arrivano nel Paese dall'estero ogni anno per fare delle procedure estetiche, e il mercato è in crescita costante. Le proiezioni fanno pensare che il picco del 2023 verrà presto superato. A motivare questo tipo di viaggiatori, trattamenti innovativi ed economici rispetto agli Stati Uniti e anche all'Europa. Quando è iniziata e come sta andando? Proviamo a fare il punto in un fenomeno in veloce movimento, tra luci e ombre.

Che interventi di medicina estetica si svolgono in Corea del Sud nel 2025?

Intorno al 2010 un nuovo approccio alla skincare si è delineato in Corea del Sud. Mentre cresceva questo campo, concentrato sulla pelle più che sul trucco, sull'agire in profondità più che sul mascherare i difetti, era naturale che anche la medicina estetica si risvegliasse e si sviluppasse in parallelo. Oggi, la nazione risulta la prima al mondo per procedure pro capite ed è diventata leader nei trattamenti poco invasivi e non chirurgici. Nel 2019, ad esempio, il focus era per il 77,5% sull'estetica del viso, con un numero elevato di rinoplastiche e blefaroplastiche. Adesso, tra le procedure più popolari in Corea del Sud, abbiamo: il laser toning, trattamento laser che rende la pelle luminosa, spesso utilizzato in casi di macchie solari e iperpigmentazione di varia natura; l'HIFU, trattamento a ultrasuoni che rassoda la pelle senza agire chirurgicamente, dando un effetto lifting ma senza risultare troppo invasivo; il microneedling, anch'esso liftante e infine la liposuzione laser e il body contouring. Quindi, si è passati negli anni dal viso al corpo, per una serie di trattamenti total body.

Il fattore economico della medicina estetica in Corea del Sud

Come è facile immaginare, questo settore ha un impatto economico importante. Si parla di ricavi pari a 2.4 miliardi di dollari nel 2024, e le proiezioni parlano di 6.3 miliardi entro il 2030 secondo Grand View Research, mentre altre fonti parlano addirittura di 12.14 miliardi entro il 2034. Ancora, ci si aspetta nel futuro prossimo un movimento verso i trattamenti personalizzati grazie all'Intelligenza Artificiale, per combinare un approccio al benessere olistico e sempre più su misura del cliente che combina procedure invasive e non invasive. Per non parlare dell'esportazione di prodotti, che cresce a dismisura, portando nel mondo l'approccio coreano alla bellezza, e di fatto convincendo sempre più persone a recarsi in Corea del Sud per i loro interventi di bellezza. La sua influenza ha raggiunto un nuovo obiettivo: lo scorso anno ha superato la Francia diventando il maggior esportatore di cosmetici verso gli Stati Uniti. Catene come Sephora e Ulta Beauty cavalcano l’onda della "seconda era del K-beauty", introducendo nuovi marchi coreani nei mercati internazionali.

@annalisachiesi @Lamiche Dermatology The clinic name is Lamiche Dermatology located in Seul #Koreantreatments #KoreanSkincare #GlassSkinGoals #KBeauty #LaMICheDermatology #SeoulBeauty#supplied#SkinTransformation Mantra - JENNIE

Consigli per i turisti del beauty e il lato oscuro del beauty tourism in Corea del Sud

Trovarsi in un paese straniero, con un'altra lingua e un altro alfabeto, per sottoporsi a interventi più o meno invasivi, non va preso sottogamba. Prima di prenotare un viaggio, ci sono tante cose da tenere in considerazione. In primis, bisogna compiere delle ricerche certosine, preferibilmente con l'aiuto di una persona che conosce la lingua. In secondo luogo, è bene conoscere la situazione coreana, che è molto più complessa di quanto possa sembrare a uno sguardo superficiale ed esterno. Ad esempio, è in corso da 2024 uno sciopero dei medici causato dalla volontà del governo di aumentare il numero di studenti di medicina, con il rischio di abbassare la qualità della formazione. Questo sta comportando carenze di personale che potrebbero compromettere la qualità dell'assistenza, soprattutto in caso di complicazioni, e che stanno spingendo gli ospedali a rifiutare di servire i pazienti per mancanza di risorse. Ancora, in Corea del Sud le leggi sulla diffamazione online sono molto severe. Questo vuol dire che recensioni negative (anche quando vere) possono essere considerate diffamazione informatica, rendendo complicato capire di quale clinica fidarsi. Infine, alcuni medici mettono in guardia sui rischi della normalizzazione della chirurgia plastica come intervento lampo, da fare in pausa pranzo, tra una commissione e l'altra. In Corea del Sud è comune che succeda, soprattutto nelle grandi catene di cliniche che puntano su numeri alti e prezzi bassi, sacrificando la qualità e la cura. Nonostante tutto, il fenomeno cresce. Se questa crescita sia sostenibile o meno sul medio-lungo periodo è un'altra storia