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Le donne non possono fare nulla senza essere sessualizzate

Clara, a Sanremo, è solo la punta dell'iceberg

Le donne non possono fare nulla senza essere sessualizzate Clara, a Sanremo, è solo la punta dell'iceberg

Ci avete mai pensato su un secondo, prima di decidervi a mangiare una banana in pubblico? Quando eravate più piccole, in estate, vi sentivate a vostro agio a succhiare un ghiacciolo in una piazza affollata? Avete mai fatto un movimento anche solo leggermente sessuale (o interpretabile come tale) e poi vi siete interrotte per arrossire, sentendovi in imbarazzo? Quello che avete detto, anche con l'intenzione più innocente del mondo, è mai stato interpretato in maniera equivoca, sottolineato tra grandi risate e gomitate? Essere sessualizzate qualsiasi cosa facciamo, indossiamo o diciamo è per noi donne normalità. Tanto che è successo durante la terza serata di Sanremo, da parte di personaggi pubblici nei confronti di altri personaggi pubblici, così, come se niente fosse. Cerchiamo di capire. 

Gli occhiali di Clara Soccini a Sanremo

Una delle novità di questa edizione del festival, la 74esima, è che nelle serate in cui solo metà artisti in gara si esibiscono sono gli altri 15 a presentarli. Clara Soccini, quindi, anche se non doveva esibirsi ha comunque calcato l'Ariston in un abito scuro, fasciante, capelli sciolti, sorriso solare e grossi occhiali da vista neri. Non è stata l'unica a portarsi gli occhiali. Presentare qualcuno per la prima volta è già un momento che può mettere in soggezione, anche con l'appoggio di Amadeus e Teresa Mannino, e un sacco di artisti hanno scelto di assicurarsi di poter leggere le informazioni su brani, artisti e autori, per non rischiare di fare una cattiva figura. Clara, con gli occhiali, stava molto bene. E qualcuno ha deciso di sessualizzarla per questo.

Il post dei PanPers

Luca PeracinoAndrea Pisani, che formano il duo comico dei PanPers, hanno deciso di commentare il festival in diretta sul loro profilo ufficiale su Instagram, che ha più di 670mila follower. Tra un meme e un altro, un fotomontaggio e un altro, hanno deciso di dire qualcosa anche sugli occhiali di Clara. Hanno fotomontato su una sua foto sul palco la scritta Brazzers, casa di produzione pornografica canadese. La didascalia diceva (adesso il post è stato eliminato) una cosa come: "L'abbiamo pensato tutti". Il riferimento è chiaro. Clara, con gli occhiali, ha ricordato ai due uomini una qualche particolare categoria di attrice porno. La finta secchiona? La studentessa non tanto innocente? Non importa, quello che importa è che la cantante, colpevole solo del fatto di avere bisogno degli occhiali per leggere un cartellino su un palco, è stata brutalmente sessualizzata, letta non come una donna ma come una categoria di filmati a luci rosse, un oggetto di fantasie degradanti. E siamo sicure che non succeda solo a lei, anzi.

Le donne non possono fare nulla senza essere sessualizzate Clara, a Sanremo, è solo la punta dell'iceberg | Image 487151
Le donne non possono fare nulla senza essere sessualizzate Clara, a Sanremo, è solo la punta dell'iceberg | Image 487164

Il problema del mezzo e la nostra dipendenza dal porno

Non si può più dire niente? Gli uomini non possono più amare le donne? Apprezzarle e desiderarle con la loro proverbiale delicatezza? Dove andremo a finire? Non esattamente. La prima cosa grave è quella di aver messo un post del genere su Instagram, alla mercé di tutti i follower, che si sono scatenati scrivendo le peggio cose nei commenti. L'effetto branco ha fatto centro, e il limite (che era già stato superato con il post originale) è stato definitivamente abbattuto. La seconda cosa grave è quella che riguarda il nostro problema con il porno comunemente inteso. Non siamo qui a fare i moralizzatori, ma la verità è che il porno mainstream modifica la nostra visione del sesso, influisce ed è influenzato dai rapporti di potere all'interno della società, ci mostra donne maltrattate e non mette mai al centro il loro piacere, anzi si basa su fantasie di dominazione. Un post del genere mette la donna su cui si basa in una posizione passiva, richiama istinti di machismo su cui sarebbe meglio lavorare in privato, è una dimostrazione dell'impunità in cui si possono fare questi commenti. Virtualmente senza nessuna conseguenza. Se non si cambia questo atteggiamento, come pensiamo di cambiare i rapporti tra le persone?

Le reazioni dei social 

Su Twitter e su Instagram, gli utenti hanno notato immediatamente il post. Una pioggia di commenti schifati ha travolto i due comici, tanto che i PanPers hanno deciso di eliminare il post e di continuare con il loro commento sanremese. Nessuna scusa, nessuna riflessione, nessuna presa di coscienza. Solo un post scomparso (ma tanto abbiamo gli screen) perché evidentemente i commenti non erano tutti esattamente positivi o goliardici, nel silenzio. In un mondo ideale, oggi, non solo i PanPers capirebbero il motivo dei commenti negativi, ma riuscirebbero anche a fare un minimo di auto-analisi, senza mettersi sulla difensiva. Una volta internalizzato il problema, poi, lo spiegherebbero scusandosi ai loro follower, in un momento di crescita emotiva generale. Ma questo non è un mondo ideale, e quindi probabilmente niente di tutto questo succederà.