Mappa vintage

Vedi tutti

Chi è Suki Waterhouse, la It girl che stavi sottovalutando

L’indie sleaze, la rockstar gf aesthetic e il new romantic degli anni 80 non sono mai stati così vicini

Chi è Suki Waterhouse, la It girl che stavi sottovalutando L’indie sleaze, la rockstar gf aesthetic e il new romantic degli anni 80 non sono mai stati così vicini

Suki Waterhouse per gli esperti del settore non è di certo un nome nuovo scoperto grazie a TikTok e al suo successo musicale Good Looking. I video della poliedrica artista che si esibisce sul palco con questo sound paragonabile al Paisley Underground degli anni 80 e con movenze ipnotiche hanno invaso la for you page di tutti da ormai molti mesi. Anche in questo momento sta catalizzando l'attenzione con un video on stage, ma c'entrano poche le sue dote artistiche quanto, piuttosto, il look, un aderente mini dress lilla, che lascia intravedere un pancione.

@mtvla Suki Waterhouse este pais es tuyoooo #CoronaCapitalxMTV #CoronaCapital #CoronaCapital23 #DeGiraConTikTok #TikTokMeHizoVer #SukiWaterhouse original sound - MTVLA

Così, tra un misto di ironia e di timidezza, Suki durante un live al Corona Capital Festival in Messico ha esordito dicendo: “Ho pensato di indossare un abito glitterato per distrarvi da qualche altra cosa che sta succedendo”, per poi specificare scherzando, “Non sono proprio sicura che stia funzionando”. Così, dopo mesi di speculazioni, ha dato la conferma che aspetta il suo primo figlio dal fidanzato di lunga data Robert Pattinson, a cui è legata dal luglio 2018. La coppia è sempre stata riservatissima e ha fatto il debutto ufficiale solo nel dicembre 2022 sul tappeto rosso del Met Gala, mentre l'unico accenno al rapporto con Patterson, Waterhouse lo ha fatto in un intervista del febbraio 2023 nella quale ha dichiarato “Sono scioccata di essere stata così felice con qualcuno per quasi cinque anni”.

Gli esordi di Suki Waterhouse

Suki nasce a Londra e intraprende la strada di modella in adolescenza quando uno scout la ferma in un negozio Topshop. In poco tempo viene rappresentata dall’agenzia NEXT e ottiene una forte nomea nell’industria della moda, per poi piano piano apparire nelle riviste più importanti del settore, da Vogue alle campagne pubblicitarie di Burberry il passo è breve. È così che a oggi si è guadagnata un posto ben consolidato nella scena delle It girl britanniche, accanto alle già note Alexa Chung e Poppy Delevingne. Dal 2013 al 2015 Suki si ritrova nell’occhio del ciclone grazie alla sua relazione con l’attore Bradley Cooper, all’epoca 40enne lui e 23enne lei. Inutile dire che in quel periodo viene vista come guru dalle seguaci di Lana del Rey su Tumblr dove , ricordiamoci, spopolava l’ideale di un forte age gap, a mo’ del famosissimo romanzo di Nabokov. E, che sia stata una mossa stunt o meno, gli scatti dei paparazzi dove i due leggono Lolita stesi comodi al parco, sono rimasti nella storia del web.

Suki oltre ad essere cantante e modella è anche un’attrice, forse ve la ricorderete in Love, Rosie come nemesi di Lily Collins per l’amore di Sam Claflin, oppure come Marlene nella trilogia di Divergent. Per quanto riguarda il fashion system, nel 2016 la modella ha creato un brand di borse con la sua amica e imprenditrice Poppy Jamie, il brand si chiama Pop&Suki e gioca su modelli color pastello, con stampe minimal ma molto personalizzabili. Dall’incisione di iniziali all’aggiunta di charms, ha riportato l’idea di rendere su misura qualsiasi accessorio, unico come il suo stile.

Lo stile di Suki

Nonostante i suoi numerosi talenti, ce n’è senz’altro uno che ce la fa amare più di tutti gli altri, ovvero il suo impeccabile gusto estetico che ci conquista talmente tanto da voler sapere come fare per essere cool senza alcuno sforzo esattamente come lei. L’aesthetic della rockstar girlfriend è diventata una tendenza sui social, in particolare su Pinterest e TikTok dove vediamo delle fantastiche moodboard che in 15 secondi o meno rendono l’idea perfetta di quello che deve essere il nostro guardaroba (ma anche la nostra attitude) per far parte di quella specifica categoria. Beh, Suki riprende quello stile donandogli una connotazione più grintosa, visto che la rockstar è lei. Lo stile di miss Waterhouse pone le sue radici in più estetiche diverse, ed è per questo che è così unico e difficile da ricreare, ma proseguiamo per gradi. Innanzitutto la base è quella dell’indie sleaze, un’estetica della quale è senz’altro protagonista la sopracitata Alexa Chung: si tratta di un mix perfetto tra il grunge anni 90 con i suoi colori scuri, il new romantic anni 80 ricco di corsetti usati come top e camicie con rouches enfatizzate per finire con un po’ di quello stile hipster con felpe oversize del primo decennio degli anni 2000. Una bel mix di stili apparentemente inavvicinabili tra loro, eppure il segreto di Suki è proprio questo: l’imprevedibilità. Il suo taglio di capelli, un mullet lungo, riprende le rockstar anni 60, così come le stampe animalier dei jeans bootcut aderenti e le pellicce sintetiche. Ah, non dimentichiamoci di accostare tra loro texture e tessuti diversi, tantissima pelle, velluto, trasparenze e strass senza eccedere.

Probabilmente sembra tutto molto contraddittorio, ma uno dei capisaldi dello stile della nostra It girl è in primis la parvenza di essere proprio una ragazza che non pensa ore e ore a cosa mettersi, ma semplicemente gioca con i capi nel suo armadio che la fanno sentire confident. In questi ultimi anni, in cui il trend della messy french girl è diventato virale e lo stile da ricreare è quello di un’estrema semplicità in cui il rossetto rosso è appena tamponato sulle labbra e i colori non sono mai troppo accesi. La controparte delle London girls ribatte con una semplicità diversa, capelli pur sempre spettinati, eyeliner decisamente più smudgy e una voglia di emergere che forse riprende i connazionali gruppi rock del passato o la minigonna di Mary Quant. Nell’armadio di Suki Waterhouse, insieme a tanti capi scuri e all’apparenza basici (tailleur, camicie bianche con volant, chelsea boots a punta) non mancano tutti quei pezzi statement.

Siamo arrivati ormai ad un punto in cui i microtrends provano ad intrufolarsi subdolamente negli armadi di tutte ma se dovessimo prendere esempio dalle icone di stile più seguite negli ultimi anni una cosa è certa, con la combo staple/basic pieces + statement pieces si va nella direzione giusta. Questa espressione in cui gli addendi sono più semplici di quello che pensavate mette d’accordo tutte. Per iniziare, la prossima volta che indossi un look total black, perché non provate a giocare con le texture o ad aggiungere una graphic t-shirt?