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Naomi Osaka è la nuova ambassador di Victoria's Secret

Per ispirare la prossima generazione di donne

Naomi Osaka è la nuova ambassador di Victoria's Secret Per ispirare la prossima generazione di donne

Naomi Osaka entra nel VS Collective, un gruppo di 7 ambassador donne scelte da Victoria's Secret per raccontare e rappresentare un tipo di femminilità orientato verso empowerment e diversity. Il primo ruolo come parte del Collettivo della star del tennis, che ha già alle spalle collaborazioni e partnership con Louis Vuitton, Nike, Levi's e persino una propria linea di skincare chiamata Kinlò, è come guest nel podcast VS Voices, all’interno del quale ha parlato anche dell’importanza di salvaguardare la propria salute mentale e di come le donne in generale debbano sopportare molte più pressioni degli uomini anche nello sport.

Insieme a lei, tra le altre anche la modella plus size e body positivity advocate Paloma Elsesser, la modella brasiliana transgender Valentina Sampaio, la calciatrice e attivista LGBTQI+ Megan Rapinoe, la modella e sostenitrice della salute mentale Hailey Bieber e Priyanka Chopra Jonas, attrice indiana e imprenditrice tech.

La tennista  si è aperta con WWD sulla partnership lasciando emergere i segni del passato di Victoria's Secret sulle giovani donne:

Dopo aver appreso e compreso la visione di VS per il Collettivo, sono stata ispirata ad unirmi a queste donne incredibili. Ricordo che da bambina, quando entravo nei negozi Victoria’s Secret, mi chiedevo perché nessuna delle donne sul muro mi assomigliasse. Ora, con VS Collective, possiamo ispirare la prossima generazione di ogni diverso background, cultura e taglia. Questo per rappresenta un enorme passo avanti.

Emana una tale energia positiva e continua a ispirare le donne di tutto il mondo con il suo coraggio, determinazione e onestà. Siamo onorati di collaborare con Naomi per aiutare a guidare un cambiamento positivo.

Ha detto alla testata americana, condividendo lo stesso entusiasmo, Janie Schaffer, chief design officer dell’azienda americana, che ha sottolineato come Osaka sia stata una "scelta naturale" per il progetto, primo step di un grande rebranding volto a ridefinire l’antiquato modello di femminilità irraggiungibile di cui la compagnia fondata nel 1977 si è sempre fatta portavoce. Gli angeli e le passerelle costellate di top model che hanno alzato in modo malsano l'asticella della competizione femminile e del senso di inadeguatezza in molte donne, si fanno un ricordo lontano all'insegna di un tipo di empowerment che rispecchia la bellezza naturale e ridefinisce il concetto di sensualità.