Una ragazza di dodici anni può esercitare il consenso?
Tra manipolazione e responsabilità, la legge non basta a dirimere una questione complessa
28 Febbraio 2024
Qualche anno fa, una dodicenne è stata sorpresa dalla madre a mandare foto intime a un ragazzo di 19 anni su Instagram. In reazione, la donna l'ha schiaffeggiata, provocandole un occhio nero e una ferita al labbro, impedendole di andare a scuola per qualche giorno e beccandosi un'accusa per maltrattamenti. Adesso, a distanza di anni (il caso avvenne nel 2016), il Tribunale ha deciso di assolverla, spiegando come la reazione, seppur violenta, rientrasse nel diritto di educazione di una madre nei confronti di una figlia. Se questo articolo non è il posto giusto per discettare di metodi educativi, soprattutto in situazioni delicate in cui le cose da tenere in mente sono molte (la donna imputata si trovava in un periodo di stress e ristrettezze economiche, sembra avere una storia di maltrattamenti e nonostante tutto la figlia, adesso maggiorenne, ha affermato di averla perdonata e di averne capito le ragioni) né tantomeno di sentenze e tribunali, si può però ragionare sulle reazioni che questa notizia ha scatenato nel grande pubblico.
I commenti alla notizia: un problema enorme
La regola lo dice: mai leggere i commenti dell'utente medio a notizie che riguardano donne o bambine, soprattutto se c'è una componente anche lontanamente sessuale. Pena rovinarsi la giornata con una rabbia cieca e impotente. La regola non ha eccezioni, ma certi interventi sono così gravi e numerosi che trascendono il loro status di pensierino d'odio buttato lì in un secondo - tra una mail e un'altra o magari in pausa pranzo, a proposito di banalità del male - per diventare spie d'allarme di una società patriarcale che non ha ancora capito i concetti di consenso, manipolazione e responsabilità. Perché questi commenti non solo plaudono la violenza esercitata dalla madre, ma si spingono oltre. Parlano dell'allora dodicenne affibbiandole colpe gravissime ed esercitano nei suoi confronti diverse forme di slut-shaming e victim blaming, non iniziando neanche a considerare che forse una dodicenne non ha piena contezza di quello che sta facendo in ambito sessuale e adiacenti, soprattutto quando si interfaccia con un diciannovenne.
Se una dodicenne invia foto erotiche forse da prendere a schiaffi è chi le chiede ma non viene in mente a nessunə.
— Giulia (@issgiulia) February 26, 2024
L'età del consenso, cosa dice la legge
Come abbiamo stabilito parlando di revenge porn e AI porn, purtroppo la legge (in Italia ma anche nel mondo) è criminalmente indietro su questo tipo di comportamenti online. Qui, che le foto sono state mandate volontariamente dalla bambina (a 12 anni si è a malapena preadolescenti), le cose sono ancora più complicate. Quando si parla di età del consenso le cose non diventano più chiare e cristalline, anzi. In Italia, un maggiorenne può compiere atti sessuali consenzienti con minori se hanno compiuto 14 anni, secondo l'art. 609-quater, comma 1. Se il maggiorenne in questione è una persona alla quale il minore è affidato, la soglia si alza a 16 anni (art. 609-quater c.p., comma 1). Non deve però sussistere abuso di potere, altrimenti siamo di fronte a un reato. Quando si parla di rapporti tra minorenni, invece, sono considerati consenzienti a partire dai 13 anni, a condizione che l'altro minore non abbia più di 4 anni in più della persona più piccola.
@itsmillyevans Replying to @I follow back definitely important to understand the legal stuff! (But honestly how many times can i say legally in one video??) #healtheducation #learnontiktok #consent #firsttime original sound - Milly Evans • s x educator
La realtà è un tantino più sfumata di così
La legge (che comunque darebbe evidentemente ragione a chi dice che una dodicenne non può fornire consenso) non basta a dirimere un problema che più che giuridico è morale, soprattutto tenendo in considerazione la società patriarcale in cui ci troviamo, per cui le donne che esprimono libertà sessuale vengono punite duramente, represse e riportate in una condizione di purezza immaginata e sperata ma in cui, allo stesso tempo, le ragazze giovani vengono sessualizzate costantemente, nei prodotti mediali e nella vita. Molte persone in queste ore si stanno chiedendo se tra una dodicenne e un diciannovenne ci sia o no abuso di potere e se una dodicenne possa possedere tutti i mezzi ed è a conoscenza di tutti i rischi che comporta l'invio e la diffusione di sue foto intime. La risposta, probabilmente, è no. E allora perché gli uomini adulti, sui social, se la prendono con una bambina, attribuendole responsabilità che non ha e che non si merita? La risposta è triste, ma va affrontata. Il dibattito sull'età del consenso è vitale, e va portato avanti, anche nella sfera pubblica. L'educazione sul consenso dovrebbe seguirne, per tutti.