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Non vogliamo più essere "mature per la nostra età"

In un mondo che fa crescere troppo in fretta, conserviamo le spinte positive della nostra adolescenza

Non vogliamo più essere mature per la nostra età In un mondo che fa crescere troppo in fretta, conserviamo le spinte positive della nostra adolescenza

Quest’anno compio 30 anni. Ho sempre sentito mie - soprattutto da quando da fuori sono percepita come una donna adulta, che lavora e che si è costruita una vita lontana da casa - le parole di Mitski, che in First Love / Late Spring, canta: "And I was so young when I behaved twenty-five, yet now I find  I've grown into a tall child". Forse è il mio status di sorella maggiore studiosa e responsabile da praticamente sempre che parla o forse si tratta di una condizione condivisa da moltissime ragazze in tutto il mondo, ragazze che sono cresciute troppo in fretta e che hanno abbandonato le loro velleità infantili e adolescenziali prestissimo per trovare dall’altra parte del fiume, ad aspettarle, solo una dura e amara consapevolezza della difficoltà di essere donna nel mondo e un flusso incontrollato di immagini e contenuti pensati per gli adulti nei loro feed, a bombardarle 19 ore al giorno, come ammette candidamente una delle ragazze intervistate da The Face

Le sfide dell'adolescenza

Essere adolescenti non è facile per nessuno, non lo è stato mai e probabilmente mai lo sarà. Si tratta di anni importanti, che ci traghettano dall’infanzia all’età adulta. Anni in cui i nostri caratteri e i nostri corpi si formano, e dobbiamo farci i conti. Anni in cui ci vengono chieste delle scelte importanti, che incideranno sul nostro futuro. Molto del bagaglio messo insieme dai 12 ai 20 anni - fatto di esperienze, relazioni, riferimenti, viaggi, avventure, dispiaceri - è quello che ci rende quello che siamo anche in età adulta, nel bene e nel male. Per le ragazze, poi, questo periodo della vita si tinge di ulteriori sfide ed emozioni. Si parla di studio, di scelte accademiche e pre-professionali, di esami e di prove, continue, in famiglia e fuori. Si parla di ragazzi, di ragazze, di identità. Di primi baci e di prime esperienze sessuali. Si parla di consenso, di molestie, di age gap e di comportamenti appropriati o non appropriati, di imparare a proteggersi, riconoscere il male e denunciarlo. Secondo alcune statistiche, 1 ragazza su 9 ha subito comportamenti scorretti di natura sessuale prima dei 18 anni. Tra tutte le vittime under 18, l’82% è costituito da ragazze. Infine, le ragazze tra i 16 e i 19 anni subiscono violenze 4 volte di più del resto della popolazione. Nonostante tutto, bisogna guardare al futuro, gettarsi nel vuoto, farsi domande sul proprio passato, sulla propria provenienza e sulla propria famiglia, capire dove andare. Oggi - anche a causa dei social network e di una società sempre più veloce, che ci richiede capacità di discernere, capire, partecipare, gestire, metabolizzare più cose che mai - essere ragazzine è estremamente complesso. Non che prima fosse facile. 

@kelsokru Little girls are not mature. #EasyWithAdobeExpress #womenempowerment #childmarriage #misogyny original sound - Kelly

Cosa significa essere ragazze adolescenti oggi

Avete presente tutti quei meme che mettono a confronto come eravamo noi a 14 anni con le 14enni che vediamo svapare su TikTok, bellissime nei loro visi di full make-up, che sembrano dimostrare il doppio della loro età? La verità è che la società leva sempre di più tempo e spazio alla giovinezza, ha fretta di sostituirla con l’età adulta, un "le ragazze maturano prima!" o "sei così matura per la tua età!" alla volta. L’adolescenza viene strappata alle ragazze di oggi con gli artigli, da chi vuole vendergli prodotti, da chi gli crea ansie sul proprio corpo per un ritorno economico, da chi le vuole inserite nella macchina del lavoro da 16 e addirittura 14 anni ma che poi è pronto a snobbare e sminuire le giovani professioniste quando cercano di fare carriera, da chi le vuole sessualizzate sempre prima e, dall’altro lato, dalle notizie sempre più disperanti sui femminicidi e in generale sugli effetti piccoli e grandi del patriarcato e della misoginia. Visto il modo in cui il dibattito pubblico si evolve, in cui nuove istanze vengono a galla, in cui i tabù vengono abbattuti faticosamente, non stupisce che le ragazze di oggi siano più intraprendenti e consapevoli, più ematiche e più pronte ad affrontare le sfide del mondo, a lottare. Il prezzo? La loro adolescenza, soffocata e senza spazio, piegata dalle preoccupazioni, soffocata dai global issue e, nel caso specifico della gen Z, dalla pandemia. 

@mom.uncharted Does anyone else feel this way? I have been shocked to find out the actual ages of some of these young influencers

Nostalgia e girlhood

Ed è per questo, forse, che dopo anni di lotta interiore ed esteriore contro un mondo cattivo, dopo anni di tentativi a denti stretti e testa bassa di diventare donne vere e dure, che abbiamo la sensazione di voler tornare bambine, di comprare un peluche e metterci i fiocchi nei capelli, che siamo ossessionate dall'infanzia. Non è un caso che i trend della seconda metà del 2023 siano andati tutti in questa direzione, tra girlcore e la scoperta dei nostri bambini interiori. Abbiamo sete di spensieratezza e la verità è che, nonostante tutto, l’adolescenza non è solo dolore. Può essere anche scoperta, eccitazione, innocenza e malizia. L'importante, però, è che venga preservata. Vissuta in sicurezza, con persone della propria età e poi conservata con cura, per attingerne quando ne sentiamo il bisogno. E se per noi è troppo tardi, abbiamo ancora le adolescenti del futuro da proteggere.