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Il glow up diventa looksmaxing: le spinte sinistre dietro alla volontà di migliorarsi

È giusto chiedere ai social come essere più belli?

Il glow up diventa looksmaxing: le spinte sinistre dietro alla volontà di migliorarsi È giusto chiedere ai social come essere più belli?

Quando Gossip Girl arrivò su Italia 1, io e le mie compagne di classe ne fummo completamente sconvolte, soprattutto dai look delle protagoniste, che anche essendo così giovani si vestivano in maniera elegante e stravagante in ogni momento della loro vita, anche per andare a scuola. Influenzate profondamente da queste trentenni che si fingevano sedicenni, elaborammo un rigoroso piano: prima di andare a scuola, dovevamo assolutamente piastrarci i capelli, truccarci e indossare qualcosa di eccentrico. Nel nostro caso, spesso si trattava di grossi orecchini. Non lo sapevamo, ma stavamo attuando un tentativo di glow up basandoci su Blair, Jenny e Serena. Volevamo, infatti, non solo essere loro, ma anche essere più carine, sofisticate e cool in assoluto. Per riuscirci, abbiamo iniziato a modificare il nostro aspetto fisico in modi facili, alla nostra portata. Questo esempio, figlio di tempi più semplici, in cui non c’era Instagram (ma stava per arrivare), ci porta a parlare di nuovi trend, quelli del looksmaxing o del how I can look prettier

Vogliamo essere più belli, ma chi ci dà uno standard?

La tendenza a cercare di essere la versione migliore e più bella di noi stessi è normale, comprensibile, presente dall’inizio dei tempi o quasi. Come è altrettanto normale che l’idea di chi vogliamo essere cambi periodicamente, spingendoci a sperimentare nei look nel tentativo di raggiungere o capire, imitazione dopo imitazione, idea dopo idea, prova dopo prova, come ci piace apparire, sentirci, essere percepiti dagli altri. È da tenere in mente, però, che è quasi impossibile scindere la nostra personale idea di bellezza da quella che ci viene imposta dalla società, che per tantissimo tempo è sembrata l’unica possibile. Non è un caso - anche se noi non ne avevamo piena coscienza - che anche Blair e Serena fossero bianche, magre e molto belle in maniera tradizionalmente intesa. 

@ayandastood it's been a long time !!!! #beautypolitics #beautystandards #eurocentricbeautystandards original sound - Ayandastood

Il looksmaxing

Questa tendenza naturale e sociale viene portata alle sue estreme conseguenze dalla cultura social, soprattutto in due modi. Da una parte esiste il concetto di looksmaxing. Questo termine, preso in prestito dai forum degli incel, ingloba qualsiasi tentativo di migliorare il proprio aspetto fisico, dall’andare dal parrucchiere alla chirurgia plastica passando per l’allarmante metodo del bonesmashing, per cui tantissimi ragazzi si prendono a martellare le ossa della faccia per cambiarne i profili rendendoli più tradizionalmente mascolini e attraenti. A volte, al looksmaxing vengono dati dei significati razziali e gli interventi estetici sono atti a conquistare caratteristiche fisiche tipiche dell’Europa bianca: in questo caso, si tratta di whitemaxing. Esistono online delle vere e proprie guide, piramidi di interventi estetici: alla base i più semplici e “soft”, in cima quelli più invasivi e impegnativi. Superfluo sottolineare come queste pratiche, sopratutto se invasive e fatte in casa in totale autonomia dopo aver letto chilometri e chilometri di interventi scritti da incel, sono da motivazioni superficiali e sinistre, basate su una visione della realtà distorta, misogina e semplicistica. 

@thedigifairy The pendulum is always shifting #howcanibeprettier #glowup #looksmaxxing #beautycapital #beautystandards #kimkardashian #savagexfenty #fyp #foryoupage A Day in My Life - Soft boy

How can I be prettier?

Dall’altra parte dello spettro, si spera chilometri e chilometri di distanza digitale e non dai forum degli incel, ragazze sempre più giovani si rivolgono al potenzialmente sconfinato pubblico di TikTok per chiedere: “Come potrei fare per essere più carina?”. Nei commenti, persone molto (troppo?) oneste danno i loro suggerimenti. C’è chi si limita a parlare di make up e di acconciature per capelli e chi, invece, va dritta al punto: c’è da chiamare il chirurgo plastico. Spesso, questo video iniziale diventa una serie di video, a documentare i piccoli e grandi cambiamenti, a fare aggiustamenti basati sui consigli ricevuti o sul proprio giudizio. A volte, c’è il lieto fine: una ragazza insicura scopre di amare uno dei consigli ricevuti, si imbarca in un fruttuoso viaggio alla ricerca del suo stile personale, riesce a mediare le sue possibilità e i suoi gusti con gli impulsi ricevuti da milioni e milioni di persone. Altre volte, invece, un tale flusso di feedback, anche se dati in buona fede, può risultare frustrante e spingere una persona a scoprire difetti che non pensava di avere, rendendola paradossalmente ancora più insicura. Mettersi in ballo in questo modo è coraggioso, ma anche incosciente: non sai mai chi ti risponderà e con quanta volontà di ferire. Anche gli scopi sono diversi: alcune ragazze pongono la fatidica domanda alle moltitudini di TikTok per risultare più eccentriche o più sicure di sé, altre perché vogliono risultare più attraenti, più sensuali, più pronte a conoscere a qualcuno. Insomma, la community cresce e si allarga, sia a livello di numeri che a livello di temi e sfumature, e secondo The Digital Fairy l’hashtag howcanIbeprettier ha 46 milioni di visualizzazioni, mentre l’aggiunta bebrutallyhonest ne ha 3.

@carrie9753 #stitch with @

Fare la domanda giusta

Cosa accomuna queste due tendenze, così diverse? Entrambe stanno crescendo, ed entrambe sembrano partire dalla stessa convinzione: essere belli conviene, essere al passo con i trend estetici e renderci il più tradizionalmente attraenti possibile pure. La spinta alla base, la volontà di migliorarsi, potrebbe essere positiva, se non assumesse spinte sinistre, ossessive e individualistiche, basate su idee sbagliate o superficiali. Nel caso degli incel l'ossessione è misogina e patriarcale, figlia di convinzioni malate, e per combatterla dovremmo ripensare da capo il ruolo e le priorità dell'uomo contemporaneo e la sua considerazione del genere femminile. Nel caso delle ragazze su TikTok - che questa visione misogina e patriarcale la subiscono in modi più o meno visibili tutti i giorni della loro vita - potrebbe avere effetti deleteri, facendole sentire come se non fossero mai abbastanza e facendole fissare sul loro aspetto. Invece di chiedere How can I be prettier, potremmo spostare il focus su qualcos'altro, una volta ogni tanto. Come ad esempio sull'empatia e sull'empowerment che prescinde dal fuori e si concentra sul dentro.