Perché ci piacciono i ragazzi offline?

Internet in generale, si sa, è tra i metodi più utilizzati per corteggiare. Non occorre nemmeno rivolgersi alle app di dating, che comunque sono tante, accessibili a tutti e facili da utilizzare. Basta avere un profilo Instagram o, negli Stati Uniti soprattutto, Snapchat. Ultimamente, però, tra i più giovani sembra registrarsi una forte controtendenza. Sempre più ragazze esprimono la volontà di trovare un fidanzato che sia “offline”, che non abbia o non usi social network e che non sia mai stato presente sulle piattaforme di dating. 

Il dibattito sulla preferenza per i partner “offline”, che serpeggia da tempo, è stato rinverdito da un avvenimento ben preciso. Stiamo parlando del matrimonio tra Sofia Richie, figlia di Lionel e sorella minore di Nicole, ed Elliot Grainge, figlio del CEO di Universal Music Group Lucian Grainge. I due si sono giurati amore eterno nel sud della Francia, alll'Hotel du Cap-Eden-Roc di Antibes a fine aprile, con una cerimonia sfarzosa e vecchio stile. Il punto, però, non è che lei sia una figlia d’arte (di questi tempi si direbbe nepobaby) e lui un ricchissimo dirigente musicale, che al matrimonio fossero presenti Paris Hilton e Cameron Diaz tra gli altri o che l’esclusiva delle immagini sia stata concessa a Vogue. No. Il punto è che Elliot non ha una presenza online. Ha, certo, un profilo Instagram, ma è completamente vuoto. Segue solo due altri profili: quello della moglie, che ha provveduto immediatamente ad aggiungere il cognome di lui al suo, e quello della sua etichetta discografica, 10kproject. Un modello perfetto di marito, secondo diversi utenti che ne hanno molto apprezzato il comportamento. 

Accanto a lui, come esempio virtuoso, c’è Joshua Kushner, che ha un approccio che potrebbe essere considerato opposto, ma solo apparentemente. Sul suo profilo, infatti, fratello minore di quel Kushner (Jared) che ha sposato Ivanka Trump, appaiono solo e soltanto foto che ritraggono la moglie, la top model Karlie Kloss, sua musa e soggetto prediletto. Le sue scelte online urlano al mondo: amo mia moglie e penso che sia la persona più bella e importante della mia vita. Non serve sapere altro di me. Il sogno di ogni donna?

Nel punto di incontro tra Grainge e Kushner si trova Josh Hutcherson, Peeta di Hunger Games per intenderci, che come Grainge ha un profilo completamente vuoto che utilizza solo e soltanto per commentare in spagnolo i post della fidanzata, l’attrice Claudia Traisac, preferibilmente con mille emoji che veicolano amore e ammirazione. Infine, un’altra persona che viene sempre nominata quando si affronta il tema dei ragazzi offline è Marc Kalman, fidanzato di Bella Hadid. L’uomo, che porta avanti uno stile personale che è l’apice del normcore, viene sempre pizzicato a scattare foto alla fidanzata, ma non è quasi mai davanti all’obiettivo.

Insomma, gli esempi ci sono, e le ragazze sperano che i loro partner li seguano. Viene da chiedersi le motivazioni. Da una parte, c’è sicuramente una volontà crescente di conoscere il proprio compagno in maniera “naturale”, magari a un concerto, in un bar, o nei corridoi dell’università. La stanchezza causata dalla vita online si allarga anche alla vita sentimentale e alle app che promettono di migliorarla, soprattutto post pandemia. Talmente tanto che alcune ragazze registrano tra gli “ick” ricevuti dai corteggiatori anche il postare in maniera costante e convinta, da content creator professionisti. Dall’altra c’è anche forse una sorta di insicurezza, che fa pensare “se ha conosciuto me su Internet e poi ci siamo messi insieme, cosa gli impedisce di conoscere qualcuno nello stesso identico modo e allontanarsi da me?”. Nel mezzo, chiaramente, la contentezza di vedersi fotografata e condivisa sul profilo del proprio compagno, che dicendo a tutti i suoi follower “guardate la mia ragazza” si dimostra fiero e orgoglioso, spaccone e soprattutto visibilmente e immediatamente registrabile come fuori dalla piazza. L’ego apprezza, i follower un po’ meno.