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L'evoluzione dello stereotipo della mean girl

Sta per arrivare il nuovo film di "Mean Girl", ma essere una mean girl va ancora di moda?

L'evoluzione dello stereotipo della mean girl  Sta per arrivare il nuovo film di Mean Girl, ma essere una mean girl va ancora di moda?

Siamo figlie di Regina George e di Gossip Girl potrebbe essere l’inno delle ragazze che sono attualmente nei loro mid-twenties. Ci ricordiamo quando il topos della ragazza cool consisteva in una subdola sintesi di talento per manipolare le menti altrui e distacco emotivo? Oltre alle minigonne fantasia tartan a vita bassa e gli ombretti pastello c’è molto di più in quello che le protagoniste della cultura pop anni 2000 ci hanno tramandato. “Mean Girls” (2004) è l’omonimo film manifesto di questo filone, non tutti sanno però che è ispirato ad un libro uscito due anni prima, “Queen Bees and Wannabees”, altro non è infatti che un manuale per genitori che vuole insegnare come aiutare la propria figlia a superare il liceo con tutti i suoi gruppetti, i gossip, i primi amori e tutte le altre parti critiche dell’adolescenza. Cady Heron, la protagonista del film, è una ragazza sprovveduta ed ingenua che in men che non si dica si trova talmente ammaliata dal mondo calcolatorio ma tutto rosa di Regina George, la ragazza popolare, da doverne diventare una perfetta copia. L’esempio da imitare era quello, persino nella vita vera e tra le celebrities. Ora che sta per arrivare al cinema il nuovo film di "Mean Girls" ci chiediamo se la mentalità da “queen bees” rimanga ancora popolare.

Non solo Regina. Sharpay, Blair e le queen bees della nostra adolescenza

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La mean girl è una figura accanto alla quale siamo cresciute, da bambine prima ancora di conoscere Regina George abbiamo incontrato Sharpay Evans, l’antagonista biondissima di High School Musical. Per quanto sia caldamente amata nei nostri cuori, non si può negare che Blair Waldorf è l’altro capostipite supremo delle mean girls di tutto il mondo. Fredda, vendicativa e abituata ad ottenere tutto quello che vuole a costo di calpestare chiunque le si trovi di fronte, è un modello che ispira tuttora migliaia di ragazze in fatto di stile. Le calze bianche abbinate ai cappotti a mantellina e i preziosi accessori per capelli rimangono iconici per la generazione che aspettava un episodio di Gossip Girl non solo per la trama, ma per rimanere ammaliata da tutti quei look pazzeschi. Ma siamo sicure che sia Regina che Blair ispirino ancora le ragazze di oggi in fatto di filosofia di vita?

La reunion del cast OG e il nuovo "Mean Girl"

Qualche settimana fa, Lindsay Lohan, Lacey Chabert e Amanda Seyfried sono tornate a indossare i panni di Cady Heron, Gretchen Wieners e Karen Smith per uno spot di Walmart. Un minuto e 56 secondi in cui veniamo catapultati nuovamente alla North Shore High School dove, con le alunne che ancora oggi vestono di rosa il mercoledì. Le mean girl OG non sono più teenager, ma versioni adulte dei loro iconici personaggi: Gretchen è la "mamma cool" del gruppo, Cady è una consulente scolastica e Karen è una reporter. Manca solo Regina, perché alla sua interprete, Rachel McAdams, non andava di prendere parte al progetto. Forse anche per lei lo stereotipo della queen bee che bullizza le compagne di scuola risulta anacronistico. Eppure, nonostante la mentalità “wok” della Gen Z, più orientata verso la sorellanza che verso l’antagonismo, l’hype attorno alla reunion è stato grande e le immagini hanno fatto il giro dei social.

Come lo sta facendo anche il trailer Mean Girls: The Musical. Il nuovo film di Mean Girls non sarà un sequel, bensì un adattamento della versione teatrale che ha fatto il suo debutto nel 2017. A firmare la sceneggiatura sarà Tina Fey, già autrice dello script del lungometraggio del 2004 e del libretto dello spettacolo. La trama dovrebbe restare sostanzialmente invariata, fatta eccezione per le numerose canzoni presenti visto il taglio da musical (compresa "Get It Back" di Olivia Rodrigo)e per un cast totalmente nuovo. I nuovi protagonisti sono Angourie Rice, Reneé Rapp, Auli'i Cravalho e Jaquel Spivey rispettivamente nei ruoli di Cady, Regina, Janis e Damian; mentre Avantika, Christopher Briney e Bebe Wood saranno Karen, Aaron e Gretchen. 

È il momento delle “kill them with kindness” girls

Nonostante il buzz sollevato dai nuovi progetti che coinvolgono "Mean Girls" e il festeggiamento del Mean Girls Day il 3 ottobre,  su TikTok i video delle “retired mean girls” che svelano i loro peccati come se fossimo nel confessionale di una chiesa hanno lanciato uno statement ben preciso: essere la ragazza cattiva non va più di moda. Nel mondo reale abbiamo visto che l’ammirazione del pubblico non si ottiene proprio allo stesso modo, infatti le it girls del momento sono quelle che in un qualsiasi film o serie anni 2000 sarebbero state considerate tutt’altro che tali. Bella Hadid ne è un esempio, è impegnata in campagne di beneficienza e definita da tutti i fans che hanno avuto modo di interagirci come una persona molto alla mano ed empatica, è forse stata la donna più seguita del 2022. Lo stesso vale per l’influencer Alix Earle, l’ultima scoperta di TikTok: tutto quello che Alix fa o dice diventa automaticamente virale, proprio perché chi la segue nota in lei l’umanità che vorrebbe in un’amica. La ragazza popolare ora è quella che è a contatto con la propria spiritualità, non porta rancore, medita e soprattutto è gentile. Un aggettivo che era perlopiù scomparso dal nostro vocabolario in quanto non di tendenza.

L'evoluzione dell'attitudine da "mean girls" tra le celeb

@stalkersarah I randomly think about this sometimes and I’m just like… what was that #greenscreen #haileybaldwin #haileybieber original sound - Stalker Sarah

Recentemente, dopo il caso del drama tra Hailey Bieber e Selena Gomez, anche la giornalista nota come Stalker Sarah, conosciuta per aver collezionato un numero spropositato di fotografie con ogni persona famosa a Los Angeles tra il 2010 e il 2014, ha voluto dire la sua. Oltre a confermare l’attitude poco tollerante della modella, si è presa del tempo per spiegare come funzionava la popolarità sul social più in voga in quegli anni. Su Twitter non andavano di moda i complimenti, “lift eachoter up or anything like that”, citando, non era un’opzione considerata tra le ragazze, piuttosto era trendy essere rancorose e lanciarsi frecciatine indirette per creare anche una sorta di clamore. Forse Hailey e Kylie Jenner non sono più aggiornate in fatto di tendenze?

Per rimanere in tema nel 2015 esce il singolo “Kill Em With Kindness” di Selena Gomez e poi nel 2019 persino “Treat People With Kindness” di Harry Styles. La gentilezza è tornata un’opzione, appoggiarsi tra ragazze una regola implicita. Anche le produzioni più rilevanti degli ultimi anni hanno cambiato rotta, infatti nel teen drama di HBO Euphoria la figura che potrebbe essere più simile alla mean girl è Maddy Perez, che reinventa questo stereotipo in maniera innovativa. Maddy è un’amica leale e sincera, infatti non ha nessuna intenzione nel sabotare il suo gruppo di ragazze. Le Queen Bees ritratte sugli schermi sono solitamente crudeli ed egoiste, mentre qui si ribalta la situazione. Euphoria è stata individuata come la serie TV di frattura tra quello che c’è stato prima e quello che ci sarà d’ora in avanti. 

Essere una mean girl non va più di moda?

Cosa significa essere mean girl oggi? L’interesse verso la pellicola originale e il nuovo film sono il risultato di una generazione che esorcizza l’esperienza vissuta da giovani, sono frutto dell’effetto nostalgia verso un film cult o sono la conferma che, per quanto condannato, l’atteggiamento da queen bee prepotente e prevaricatrice è rimasto popolare? La risposta forse è un mix di tutto questo. Il cliché della ragazza che bullizza altre ragazze sopravvive al cinema perché continua ad esistere nella realtà. Ma, parallelamente, nella Gen Z si sta cercando di concretizzare una sorellanza che si fonda sull’inclusione e sull’idea che essere o mostrarsi “vunerabili” va bene. È persino cool. La parola “fetch” probabilmente non tornerà di moda, ma forse sarà possibile preparare una torta di arcobaleni e sorrisi, una volta capito che nel 2023 #girlssupportgirls, #GRLPWR, e #TreatPeopleWithKindness sono molto più che degli hashtag riempitivi di pixel ma che condividono l’espressione attraverso cui le donne stanno comunicando al mondo di non voler essere più uno stereotipo.