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Come Pamela Anderson ha definito l'estetica degli anni '90

Con "Pam & Tommy" su Disney + l'impatto dell'attrice si palesa

Come Pamela Anderson ha definito l'estetica degli anni '90 Con Pam & Tommy su Disney + l'impatto dell'attrice si palesa

Pam & Tommy è la serie TV prodotta da Hulu e disponibile dal 2 Febbraio su Disney+ che racconta la fine dell'amore tra Pamela Anderson e l'allora fidanzato Tommy Lee in seguito alla diffusione non autorizzata di un loro sex-tape, che ha distrutto la relazione e portato conseguenze rivoluzionarie per l'iconica bagnina di Baywatch e modella Playboy, manifestando le inclinazioni voyeristiche di Internet e del mondo del porno. Seguendo le vicende interpretate da Lily James, Sebastian Stan e Seth Rogen nella rappresentazione della figura di Pamela Anderson, l'attrice di Baywatch riemerge dalla memoria della pop culture nel ruolo di icona di una generazione cresciuta sotto l'egida della sua silhouette, che l'ha consacrata come sex symbol nella cultura americana e non. 

L'esordio di Pamela Anderson avviene su Playboy nel 1989, anno in cui posa per la sua prima copertina. "Ero così tesa che ho vomitato quando un'assistente mi ha toccato il seno per sbaglio" racconta al New York Times. Da quel momento escono altre 14 copertine, numero record per una modella del magazine di intrattenimento per adulti, in cui Pamela troneggia come la modella preferita da Hugh Hefner, l'unica a saper riconoscere i pezzi d'arte all'interno della Mansion. Le sopracciglia tondeggianti ricordano il cinema muto degli anni '30 e l'ossessione per le pinzette di una volta, mentre il corpo asciutto e le protesi al seno parlano di una sensualità esplicita, che non passa decisamente inosservata. Responsabile di aver influenzato il concetto di bellezza negli anni '90, Pamela Anderson ha focalizzato l'attenzione sulla prorompenza del seno ed un'estetica fortemente legata al mondo del porno che ha cambiato la società a livello di inclinazioni e abitudini sia nell'intimità che nel pubblico. Più specificatamente, l'attrice della British Columbia ha consacrato il potere della chirurgia plastica nell'estetica anni '90, capace di rendere le forme più voluminose per essere all'altezza dell'ideale imposto dalla serie TV del momento, il porno e le sex symbol che lo animavano.

Un po' come l'effetto Kardashian ha colpito le nuove generazioni, creando un aumento di desiderio sulle operazioni di chirurgia plastica e del Brazilian Butt Lift, "La stessa cosa è avvenuta con l'effetto Pamela Anderson - o effetto Baywatch - negli anni 90'. Credo sia chiaro come le celebrity icons abbiano un forte impatto sulla popolarità (delle tendenze in chirurgia)" ha detto il chirurgo Mark Mofid in un'intervista a VICE, confermando l'impatto della sua immagine nella cultura contemporanea. La richiesta per i breast implants in America è cresciuta esponenzialmente alla fine degli anni '90 e all'inizio dei 2000, a causa di una moratoria della FDA che proibiva l'uso degli impianti siliconici nel periodo precedente per mancanza di sicurezza della procedura chirurgica. Nel 1992,  periodo di questo pieno proibizionismo anti-silicone, Pamela Anderson correva al rallentatore sulla spiaggia di Miami Beach in Baywatch, con i seni in synchro alla musica in sottofondo, rendendo ancora più cool la serie TV e l'immagine dell'attrice figlia di casa Playboy.

La serie TV, pezzo di storia degli anni '90, ha comunicato un'ideale di bellezza ben preciso agli spettatori dell'epoca. I corpi oliati e abbronzati di un gruppo di ragazzi nel pieno della post-adolescenza, tra intrecci amorosi e i primi drammi della vita, hanno conquistato milioni di telespettatori vendendo un'immagine fatta di vista mare, ragazze bellissime e rischio quotidiano. Il personaggio di Pamela Anderson è la tipica ragazza della porta accanto con una forte passione per le discipline olistiche, interessata ai cristali, la spiritualità ed il benessere mentale, valori in comune con l'attrice, nel corpo di una supermodella di fitness. Un ideale di bellezza che invade la società sottilmente tramite aspettative e desideri sessuali non sembra niente di nuovo, e Pamela Anderson è, se non la capostipite, una rappresentante del genere dell'inizio degli anni '90. L'aspetto di dea abbronzata, tonica e con un seno prosperoso è un archetipo di donna che nasce nella fantasia degli autori della serie degli anni '80, con una naturale innocenza del personaggio in totale contrasto con il look della bellissima attrice, decisamente Y2K.  

Non-chalance da togliere il fiato e una verve decisamente punk-rock l'hanno sempre contraddistinta, soprattutto per le sue scelte e prese di posizione. Il breve matrimonio con la star dei Motley Crew rivela l'indole anti-conformista della modella, in ogni aspetto della sua vita. Pamela Anderson ha fatto di ogni sua uscita pubblica un red carpet: gambe e seno bene in mostra, una femminilità velatamente aggressiva, comunicata con trasparenze e tessuti scivolati che enfatizzano il corpo. Gli ensemble decisamente americani composti da t-shirt e cappellino nero all'11esima convention di Harley Davidson, gli opera gloves e i capelli biondi cotonati fanno da sfondo ad un mito vivente della femminilità fatta in casa Playboy. La sua influenza nel definire l'estetica anni '90 collima con il potere della sexyness che Playboy ed il suo ruolo in Baywatch le ha regalato, e quindi anche con il concetto di celebrità.