
Cosa c'è nel futuro dei collant? Lo abbiamo chiesto a Chiara Ferraris di Pierre Mantoux
Cosa c'è nel futuro di un capo come i collant? Presenti nell'armadio di tutte le donne (e di moltissime persone in generale), hanno una storia relativamente recente e un problema di sostenibilità (sono realizzati con tessuti sintetici, dopotutto). Sempre uguali ma sempre diversi, le generazioni più giovani li utilizzano con fantasia e senza regole, al contrario di quelle più mature, che hanno sviluppato un dress code precisissimo. Abbiamo posto alcuni di questi quesiti a Chiara Ferraris, alla guida dell'azienda Pierre Mantoux insieme alla sorella Costanza e alla madre Patrizia Giangrossi. La storica azienda manifatturiera milanese è stata fondata nel 1932 da Ottorino Giangrossi, ed è adesso alla quarta generazione della famiglia. Questo è quello che ci ha raccontato.
Intervista a Chiara Ferraris sul futuro dei collant e di Pierre Mantoux
L'atteggiamento delle ragazze nei confronti dei collant è cambiato? C'è differenza tra ragazze giovani e meno giovani?
Per fortuna è cambiato. C'è stato un periodo in cui la ragazza giovane usava pochi collant e probabilmente oggi ne usa ancora pochi. Però è arrivata una moda dalla California con ragazze giovanissime che insieme allo short di jeans mette un collant velato. Totalmente anacronistico, ma va benissimo. In quel momento il collant è stato sdoganato, è un modo di osare. Invece per quanto riguarda per esempio la moda dei calzini c'è sempre stata. Adesso c'è anche un ritorno al calzino maschile, a costine, strutturato in un certo modo. Infine, il collant totalmente coprente va sempre molto per tutte le generazioni, soprattutto con un abbigliamento molto succinto.
Come si innova un collant?
Lí interviene la moda, le tendenze. Ad esempio, adesso viene richiesto tanto pizzo. Con il pizzo jaquard si possono fare tante cose: coprente, non coprente, monocolore, bicolore, effetto tatuaggio. È molto versatile. Ovviamente il collant classico è sempre presente.
È difficile rimanere made in Italy?
È difficile, però per noi è una condizione che non si discute. Per noi il made in Italy è un valore importante, fa la differenza e ci crediamo. Poi sicuramente troveremo Paesi dove si può produrre a un costo di manodopera minore. La fortuna è che il collant ha una tecnologia talmente avanzata che le macchine migliori sono ancora in Italia, quindi la tecnologia è ancora in Italia e quindi riusciamo a fare ancora prodotti che fanno la differenza.
Cosa c'è nel futuro dei collant?
Io penso che la differenza la farà l'innovazione. Il collant è uno di quei prodotti che va a stretto contatto con la pelle e quindi, dato che si parla tantissimo di infezioni e problematiche della pelle, tutti i prodotti che stanno a contatto diretto con la pelle devono cercare sempre di migliorare per poi, magari, diventare anti-allergici totalmente. Sarebbe bello anche esplorare le fibre naturali, ma il collant per forza di cose è elastico, quindi anche sintetico.
A proposito: e in termini di sostenibilità?
Ottima domanda. La fibra sintetica e per di più derivata dal petrolio. In realtà Lycra nei suoi stabilimenti negli Stati Uniti sta convertendo dei macchinari per realizzare fibra sintetica a partire dal mais. Anche se lì poi arriva tutta un'altra problematica derivante dall'energia e dall'acqua che utilizzi per coltivare e trasformare il mais, quindi vedremo. È un cane che si morde la coda, è complicato, ma si stanno facendo dei passi anche in quella direzione, si stanno facendo dei test. La tendenza è quella di arrivare a una fibra sintetica ma naturale, ma credo che ci si impiegherà ancora un po'.
Pierre Mantoux oggi e domani
In un mercato competitivo e in continua evoluzione, Pierre Mantoux si sta muovendo con una strategia chiara, che punta sulla premiumizzazione del marchio, sulla valorizzazione del suo heritage e know-how artigianale, e sull'adozione di soluzioni innovative. Il brand sta investendo in tessuti performanti e innovativi, come la microfibra con cui è realizzata la linea Veloutine e la Lycra Adaptiv, con l'obiettivo di rispondere alle nuove esigenze del mercato, che richiede resistenza, elasticità e comfort senza compromettere lo stile. Nel medio-lungo termine, Pierre Mantoux punta a consolidare la propria leadership nel segmento hosiery e bodywear di lusso in Europa, continuando a investire sull’omnicanalità e sull’espansione internazionale. Gli obiettivi per il futuro includono l'espansione geografica in Nord America e Asia, l'introduzione di materiali eco-friendly e riciclati, e lo sviluppo di collaborazioni con designer emergenti, con l'integrazione di funzionalità digitali, come il fitting virtuale e la personalizzazione dei prodotti, entro i prossimi 2-3 anni.


















































