Camille Miceli: "Quando sei vestita Pucci puoi entrare dappertutto" Pucci nelle parole della sua direttrice creativa

Camille Miceli: Quando sei vestita Pucci puoi entrare dappertutto Pucci nelle parole della sua direttrice creativa
L'ultima collezione di Camille Miceli per Pucci, intitolata Passepartout, è stata svelata attraverso una campagna scattata da Oliver Hadlee Pearch che immortala l'iconica top model Naomi Campbell brillare ed esprimere tutta la libertà e la sensualità del marchio. Abbiamo scambiato due chiacchiere con la direttrice creativa in occasione della Milano Fashion Week. Il brand italiano ha presentato la collezione Autunno-Inverno nella rappresentativa cornice di Palazzo Clerici. 

Intervista a Camille Miceli, direttrice creativa di Pucci

"La collezione si chiama Passepartout per due motivi" ci racconta Camille Miceli. "Il primo perché quando sei vestita Pucci puoi entrare dappertutto, anche nelle discoteche di tutta Ibiza, nelle gallerie d'arte, al mercato delle pulci. Non ti serve la chiave. Poi perché c'è una trasmissione d'arte italiana di Philippe Daverio con lo stesso nome. Io sono appassionata d'arte, colleziono anche dei pezzi. Per me era un riferimento diretto a questa italianità, importantissima per Pucci".
 
 
Tra le ispirazioni, però, c'è anche molto altro"Io inizio sempre con la stampa, per creare una collezione. È la star del marchio. E poi, questa volta, Naomi Campbell mi ha molto ispirata, è per quello che abbiamo realizzato la campagna insieme. Ha questa energia pazzesca, è anche DJ. C'è stata la Pucci Summer, adesso ci sarà il Winter Party Pucci" ci anticipa, aprendo a una stagione di feste scatenate, tutte in total look del marchio, ovviamente. Il tema della testimonial ritorna. Qualche le chiediamo che donna sarebbe la collezione Passepartout, infatti, Miceli non ha dubbi: "Naomi Campbell". Stessa capacità di sintesi che usa per descrivere Pucci in tre parole: "Famiglia, gioia di vivere, seduzione".
 
 
Cambiamo discorso, e parliamo di collaborazioni possibili e impossibili, sognate e immaginate: "Se potessi collaborare con un'artista donna sceglierei senza dubbio Tatiana Trouvè. È un'amica, amo il suo lavoro. Lei ama la moda, ha una sensibilità spiccata. Ha una collezione di gioielli incredibile. Il suo show al Palazzo Grassi è incredibile".
 
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Le stampe della collezione Pucci Autunno-Inverno 2025, Passepartout

Come anticipato da Miceli, in questa collezione le stampe d’archivio tornano protagoniste in una veste più dinamica che mai. Dal pattern Labirinto del 1969, che evoca macchie di leopardo nelle tonalità del nero, del beige e dell’oro, al disegno Istrice del 1957, fatto di linee arrotondate e frastagliate nei toni vibranti del fucsia, del rosso e del viola. Accanto a loro, il motivo Collane del 1970 gioca con geometrie di cerchi e rombi, mentre le sinuose Volute regalano un effetto allungato e suggestivo. Non manca l’iconico Astro, spirale prediletta da Emilio Pucci per i suoi caftani, e l’energica Hawaii del 1969, un’esplosione solare che si staglia su sfondi compatti. Un repertorio di segni e colori che riafferma la potenza grafica della maison.