Mappa vintage

Vedi tutti

L'armonia perfetta fra food e fashion

Dagli abiti di Moschino by Jeremy Scott ispirati ai colossi del settore food, ai capi commestibili di Leeann Huang

L'armonia perfetta fra food e fashion Dagli abiti di Moschino by Jeremy Scott ispirati ai colossi del settore food, ai capi commestibili di Leeann Huang

Con l’avvicinarsi del cibo ad una sfera più legata al lifestyle e ad esperienze indimenticabili, il semplice atto del mangiare si è trasformato. Ed è per questo che il settore food è continuamente attraversato da nuove mode in campo di preparazione, di alimenti e di abbinamenti: la stimolazione visiva accentua l’esperienza culinaria. Ecco che con sperimentazione continua, trend, stagionalità ed esperienze esclusive, il mondo della moda e del cibo si uniscono, e spesso seguono la stessa via.

Sempre più brand del settore fashion optano per unire il proprio nome a prodotti del mondo del food per arrivare nelle case di più persone, rendere il piacere accessibile alle tasche di tutti: attenzione, ciò significa anche guadagno su scala internazionale, esplorazione di nuovi mercati. Ecco le collaborazioni più cool e interessanti degli ultimi tempi.

 

Le collaborazioni più gustose

Nike SB x Ben & Jerry’s “Chunky Dunky” Sneakers

From Licks to Kicks”, è lo slogan della coloratissima e introvabile collaborazione tra Nike SB ed il marchio di gelati americano Ben & Jerry. Le scarpe sono ispirate alla confezione del gelato Chunky Monkey e rievocano il cielo blu, le mucche da latte e i prati verdi da cui viene prodotto il gelato americano. “Sono la cosa più euforica che puoi metterti ai piedi”, afferma il comunicato di Ben & Jerry. L’euforia in effetti c’è stata, in quanto le scarpe sono ad ora disponibili sono in resell al modico prezzo di 6,500$.

Supreme & Oreo

Erano sufficienti 8$ per acquistare un multipack da 3, solitamente venduto a meno di un dollaro, per di avere un morso dell’hype di Supreme. Prezzo gonfiato sì, ma attenzione, l’acquisto di un pacco di biscotti costosissimi potrebbe significare un vero e proprio investimento: Forbes conferma che un’asta online metteva in vendita un pacco dei rarissimi Oreo rossi e bianchi a 92,000$, prima di essere chiusa.

Chiara Ferragni & Oreo

Oreo è celeberrima per le sue collaborazioni stagionali in America, con cui lancia gusti unici e speciali. In Italia non era ancora mai successo, finchè la pioniera Chiara Ferragni non si è accaparrata anche questo primato: la sua collezione Chiara Ferragni X Oreo vede il biscotto con doppia crema protagonista all’interno di un packaging rosa tempestato di eyelikes, logo iconico della Ferragni. Chiara ha lanciato con i biscotti anche una Capsule Collection Limited Edition dedicata ed il concorso “Libera il tuo Spirito Oreo” per vincere due dei quattro capi in questione. L’orgoglio italiano sa come gestire l’hype. 

 

La moda si ispira al cibo

Che Parigi sia la capitale sia dell’alta moda che dell’haute cuisine non è un caso. Luigi XIV vide per primo il potenziale dell’essere centro nevralgico in tendenze di moda e cibo, incoraggiando turismo ed esportazioni. Il sovrano francese è responsabile di aver reso la città un luogo trendsetter per gusto nel mangiare e nel vestire, dando spazio a couturier e chef celebri come parte del suo approccio mercantilistico nelle politiche economiche. Molte case di moda si spingono infatti a prendere in prestito elementi dal mondo del food, chi in modo più delicato, chi più concettuale o divertente.

Moschino 2014 by Jeremy Scott

Momento storico, catartico, geniale quello segnato dalla prima sfilata di Jeremy Scott alla direzione creativa di Moschino nel 2014 a Milano. Il designer americano utilizza le iniziali del brand fondendole all’icona pop dell’insegna del Mc Donald’s, seguendo l’idea del Junk Fashion con borse, scarpe e accessori vari. Scott fa poi lo stesso con diversi brand celebri del settore food. Altro fenomeno di unione tra moda e cibo, con valore identitario per giunta, perchè lo stesso Franco Moschino, fondatore della casa di moda italiana, aveva proposto il connubio con una “dinner jacket”, dunque giacca da sera, indossata per le cene di gala secondo il galateo, dalla quale pendevano forchette e coltelli. Ottimo lavoro di heritage e di inventiva, nonchè di ironia.

L’abbigliamento commestibile di Leeann Huang SS19

Diplomata alla prestigiosa Central Saint Martins di Londra, accademia di moda frequentata da grandi creativi come Stella McCartney e Riccardo Tisci, Leeann Huang è ora parte del team creativo di Maison Martin Margiela. Per la sua collezione primavera/estate 2019, l’artista asiatica punta sulla sua passione per la cucina e sull’effimera esistenza del cibo: maglie in gelatina e cioccolato e pantaloni brillanti con arance e noci incastonate nella resina. Gli indumenti possono essere mangiati lanciando così un messaggio di rottura contro il consumismo.

Gioielli effimeri per Keef Palas

Con il progetto Keef Palas il concetto di effimero persiste, perchè il duo delle co-fondatrici Claire O’Keefe e Eugenia Oliva propone gioielli che durano solo un breve lasso di tempo, in armonia con la natura e in contrapposizione con il consumo del fast fashion. Al posto di oro e pietre il brand usa tutti gli ingredienti della dieta mediterranea per la sua Ephemereal Collection: aglio, noci, cozze, uva, olive e peperoncini sono protagonisti di gioielli e accessori che sembrano fatti sulla spiaggia o sull’erba, intrecciando quello che la natura offre. La differenza è che Keefe li mette sottovuoto e li spedisce in tutto il mondo.

Modelle in cucina

Moda e cibo sono infine indissolubilmente collegate dalle vite delle persone più esposte del sistema moda: le modelle. Il cibo diventa argomento numero uno nei dietro le quinte delle sfilate. La figlia di Isabella Rossellini, Elettra Wiedemann, nonchè autrice del libro “Impatient Foodie”, paragona il valore di una borsa Birkin di Hèrmes a quello di un pomodoro cresciuto biologicamente nelle fattorie locali: “Entrambi raccontano una storia di lavoro artigiano e amore che connettono il consumatore con l’artigiano e la tradizione, ecco cosa tiene ancorato al cibo l’interesse dello staff del mondo della moda.” Wiedemann è inoltre una tra le tante  modelle ad avere un canale Youtube dove cucina, esprimendo tutto il suo amore per l’arte culinaria. Anche Jourdan Dunn tiene una rubrica di cucina, così come Romee Strjid e Sanne Vloet che con i loro “Cosa mangio in un giorno come modella di Victoria’s Secret” hanno incuriosito tutto il web. 

Pop up store e ristoranti “en vogue”

Se cibo e moda si legano, lo fanno anche i luoghi dove questo incontro avviene: le case di moda che non hanno bisogno di presentazioni si fondono con il genio creativo e culinario di chef all’avanguardia e realtà locali creando delle vere e proprie esperienze di lusso da non dimenticare, firmate ovviamente per differenziare il proprio business. 

Gucci Osteria

Alessandro Michele, direttore creativo di Gucci conosce bene le eccellenze italiane e affida infatti la direzione della Gucci Osteria, a fianco del museo e store Gucci Garden a Firenze, a Massimo Bottura, chef pluristellato e acclamato in tutto il mondo. La Gucci Osteria è un luogo dove appassionati di gourmet, storici e fashion icons si uniscono per gustare le scenografiche creazioni di Karime López, la prima chef messicana a ricevere una stella Michelin. 

Il Bar Luce di Fondazione Prada

Del logo della casa milanese non c’è neanche l’ombra, in questo bar/bistrot in Fondazione Prada, ma la firma tagliente del brand e dell'iconico Wes Anderson è nell’aria. La gamma cromatica, gli arredi, le sedute, il pavimento e i pannelli di legno ricordano la cultura popolare e l’estetica della Vecchia Milano, a cui Anderson si era già ispirato per il cortometraggio Castello Cavalcanti (2013), e in cui Miuccia Prada è cresciuta. Al bancone sono serviti caffè, e pasticcini della Pasticceria Marchesi di Milano, di cui il Gruppo Prada è proprietario.

ETRO x Bice

La nota trattoria milanese dove le ricette tipiche del capoluogo lombardo incontrano le origini toscane dei proprietari ha trasformato in occasione della Fashion Week 2019, una delle sue sale interne in un un allestimento speciale personalizzato con tessuti di arredo e complementi della linea ETRO Home. Tovaglie con stampe storiche ricoprivano i tavoli mentre vasi in vetro e argento, centrotavola e quadri dell’Ottocento dalla collezione privata della famiglia adornavano gli interni.

Fendi x Steccolecco

I due colossi romani si uniscono per una collaborazione a base di gelati artigianali su stecco, colorati e in monogram Fendi, disponibili all'interno di un pop-up store, posizionato nella strategica via di passaggio alla Stazione Centrale di Milano per più di un mese, in occasione della Milano Fashion Week 2019. Impossibile non fermarsi per provarne uno, ed avere un morso dell’allure di Fendi, per la durata di un ghiacciolo.