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L'evoluzione del virtual styling da Polyvore ad oggi

Creare outfit virtuali è un modo per reinventarsi, trovare ispirazione e immaginare il futuro post-pandemia

È grazie a Polyvore e ai suoi tempi d'oro se il virtual styling ad oggi è una vera e propria occupazione per chi del creare outfit su uno sfondo bianco ha fatto una fonte di reddito. Può sembrare un gioco da ragazzi, visto che grazie ai social e allo sviluppo della realtà aumentata a servizio della moda e del lusso (basti pensare ai camerini virtuali) creare outfit e renderli accessibili a tutti è largamente facilitato, ma in realtà serve molta ricerca e conoscenza del settore e dei trend. In questo particolare momento storico, il virtual styling è diventato non solo un modo per reinventare una professione in versione digitale, ma anche un tool per rimanere allenati in fatto di moda, e ancora un passatempo che permette a tutti di pianificare e sognare outfit da indossare quando finalmente le restrizioni saranno un lontano ricordo. Se l'anno scorso ci allenavamo a fissare sogni e obiettivi con le vision board, quest'anno giochiamo d'anticipo con 5 idee outfit ispirate ai tempi di Polyvore per 5 occasioni diverse da vivere post-pandemia, ma prima facciamo un tuffo nostalgico nel passato della piattaforma di virtual styling che non verrà mai dimenticata.

 

Nostalgia di Polyvore?

Quando nel 2007 nasceva Polyvore, un'intera generazione di millennials trovava un luogo accogliente, silenzioso, pieno di stile e ispirazione, dove poter essere se stessi e assecondare sogni e desideri. Provando a mettere insieme look che non avremmo mai avuto il coraggio di indossare o creando grafiche degne di una selezione da rivista di moda, si sviluppava anche un legame con la community del sito che vantava almeno 20mila iscritti al momento dello boom, dopo l'acquisizione del dominio da parte di Ssense. La piattaforma è stata forse il primo tentativo di digitalizzazione dello styling, 3 anni prima dell'avvento di Instagram, su cui tramite ritagli da cataloghi online ma anche da riviste e magazine di settore migliaia di immagini dalle collezioni più intriganti erano rese disponibili per essere mixate e interpretate in un moodboard di stile. La classe creativa del virtual styling si è riversata su Instagram dopo il 2018 (su cui il profilo di @polyvore è ancora presente ma inattivo), dove tra pezzi d'archivio e passione per sneakers e moda, interessanti account come @styledbybibby, @stylebyjes, @styledbylivm, @styledsslut@elytskk creano ancora moodboard ispirati a celebrity style e alle ultime tendenze.

 

Essere un virtual stylist secondo @styledbybibby

"Essere una virtual stylist su Instagram è un trampolino di lancio nel mondo dello styling: perchè questa diventi una professione bisogna avere inventiva ed espandersi in altri ambiti, essere ispirate, creative e avere occhio per le tendenze del momento, ma anche dare alla propria pagina un taglio preciso" - ci racconta Anna, 23 anni, mente creativa dietro l'account di virtual styling Y2K @styledbybibby da 106mila followers. Dalla passione per le Bratz agli styling su StarDoll, Anna si è iscritta a Polyvore nel 2007 dove ha costruito una community forte che si è successivamente spostata su Instagram. Ad oggi sogna di poter creare un suo brand tramite il suo successo social.

"Polyvore per me era come avere un armadio infinito, potevo immaginare di vestirmi come volevo, senza spendere nulla. Creavo look quasi tutti i giorni quando mi sentivo ispirata, lo facevo appunto per passione, non avrei mai pensato che anni dopo lo avrei fatto per lavoro. E con gli anni ho iniziato ad avere molti followers (ho raggiunto 100k negli ultimi anni), tanto che dal 2016 circa ho iniziato a fare collaborazioni con dei piccoli brand." - prosegue Anna.

"Oggi lavoro principalmente con clienti americani e inglesi tramite servizi di personal styling, creando look in base a budget/stile e occasioni, e sponsorizzazioni su IG. Grazie alla sezione Shop the Virtual Looks nel mio sito web e alla piattaforma RewardStyle, guadagno una piccola commissione sull'acquisto di prodotti attraverso i miei link. Le cose stanno andando bene, cerco di tenere sempre attivo l'engagement con i fan della pagina e presto inizierò un Master in Digital Marketing per sfruttare al meglio la mia passione e creare dei servizi migliori per avere clienti fidelizzati e felici." - racconta Anna a proposito del futuro del suo lavoro.

"C'è sicuramente un futuro per il settore, ma in Italia il virtual styling non è così diffuso come all'estero, dove non sono solo modelle e personalità a richiedere servizi per cambiare stile o per avere un look adatto ad una cerimonia, ma anche le ragazze normali. Fare la stylist richiede dedizione e tanto occhio critico, ma ciò che ripaga di più soprattutto agli inizi è essere presenti su molte piattaforme e avere contatto con altri creators del settore, in modo da aumentare la propria visibilità."

 

Come creare uno style moodboard?

Dopo la chiusura di Polyvore i siti più utilizzati su cui creare look sono UrStyleShopLookTrendMeFashMates e l'app della it girl britannica Alexa Chung Villoid. Tutte le piattaforme si ispirano al sistema di creazione del compianto sito di styling, dove grazie alle numerose opzioni di capi disponibili è possibile creare infinite idee look, aggiungere testi con diversi font, immagini di mood e accessori. Per un estraneo al mondo del virtual styling potrebbe essere difficile creare dei look di successo, ma niente paura, non è impossibile. Per prima cosa, è necessario avere la giusta dose di ispirazione, cercare immagini di look da cui prendere spunto ed esercitarsi ad interpretare un mood, per ricreare l'effetto finale desiderato. Pinterest e Instagram sono alleati fidati in questo processo. Per comporre l'outfit, meglio partire da un capo che si vuole valorizzare e poi costruire intorno ad esso, aggiungendo dettagli e rifiniture, sempre rimanendo in tema. Se lo sfondo bianco non fa per voi, c'è sempre Canva ad offrire un ottima piattaforma di lavoro per moodboard più creativi, come quelli che nss G-club ha creato per 5 occasioni diverse che sogniamo di rivivere al più presto.