Mappa vintage

Vedi tutti

Cura dei capelli e self love secondo quattro donne afro-italiane

Let it fro, let it fro

Cura dei capelli e self love secondo quattro donne afro-italiane Let it fro, let it fro

Per le comunità black e latine, i capelli sono sempre stati qualcosa di profondamente simbolico, con connotazioni socio-culturali ed espressive rivolte ad un fine più ampio. L'abbiamo visto con icone di ieri e di oggi come Angela Davis, Diana Ross, Tracee Ellis Ross, Lupita Nyong'o, Solange, Janelle Monae che vivono la relazione con i propri capelli afro come una forma di orgoglio.

Ma non è sempre così. Tracce di discriminazione verso i capelli afro esistono ancora nella società moderna, e, in un paese prevalentemente bianco come l’Italia, le cose sono ancora più difficili: sia a causa della mancanza di modelli di riferimento sia come risultato dell’essere cresciuti in una società fatta su misura, ma apparentemente non su misura di tutti. Per affidarsi alle testimonianze vere di persone che hanno vissuto queste esperienze sulla propria pelle, nss G-Club ha deciso di parlare con quattro donne afro-italiane, per ascoltare la loro esperienza e come vivono il rapporto con i propri capelli al naturale.

 

 

Lina Giselle, 28, Colombiana

Digital Specialist e modella @gs.elle

Cosa significano i tuoi capelli per te?  

I miei capelli significano l'accettazione e il riconoscimento della mia eredità e delle mie radici africane. Pur essendo particolarmente crespi ed impegnativi da trattare, amo i miei capelli, amo la loro versatilità e le alternative che mi danno. Crescendo non è sempre stato così: in Colombia ho vissuto in un'area prevalentemente bianca, quindi per me essere nera e avere i capelli afro non è stato così facile come si potrebbe pensare. Quando sono arrivata in Italia ho iniziato ad avere diversi amici neri e a riconoscere il lavaggio del cervello che mi era stato fatto dagli standard di bellezza colombiani, bianchi ed eurocentrici. Ho deciso quindi di scoprire di più sul significato dei capelli afro nella black culture, e da lì me ne sono davvero innamorata. Mi è servito molto anche guardare video di natural hair Youtubers come Westafricanbaby, Shanique Buntyn, Napp Qeen, Chazz Carter.

In che modo crescere in una società prevalentemente bianca ha influenzato il modo di vedere i tuoi capelli e la tua identità?

Gli standard di bellezza eurocentrici mi hanno davvero incasinata crescendo. Ho dovuto convivere con gli standard colombiani, dove c’è una forte inclinazione alla chirurgia plastica: a quindici anni, molte ragazze si sottopongono a operazioni come liposuzione o protesi al seno per la loro quinceañera; inoltre avere lunghi capelli lisci e spessi è fondamentale per essere esteticamente apprezzate. Quindi per me, ragazza nera, paffuta, con le lentiggini ed i capelli "crespi", non è stato facile: i neri con le lentiggini non sono così comuni e questo mi rendeva "diversa" agli occhi degli altri. Odiavo profondamente i miei capelli e le mie lentiggini. Questi standard di bellezza hanno danneggiato il mio rapporto con me stessa e con la mia famiglia, perché non volevo essere me, non volevo essere la ragazza "strana" che tutti prendevano in giro, volevo essere “normale". È stato davvero un periodo doloroso. Fortunatamente crescendo ho smesso di dipendere dal giudizio degli altri e ho iniziato a capire che la mia autostima dipende solo da me. Ora non uso alcun fondotinta sul viso per coprire le lentiggini e, quando non indosso le trecce, lascio liberi al vento i miei gloriosi capelli afro, per lasciarli ammirare a tutti.

Hai mai subito qualche tipo di discriminazione a causa del tuo tipo di capelli?

Naturalmente sì. Da piccola i bambini dicevano che i miei capelli sembravano bruciati, o quando avevo le trecce dicevano che avevo dei serpenti tra i capelli. Ora che sono adulta, non direi di aver subito nessuna palese discriminazione per il mio tipo di capelli, ma piuttosto delle brutte esperienze riguardo le acconciature che indosso: mi sono sentita chiamare "ghetto" quando indosso delle trecce bionde, ho sentito amici parlare del fatto che indosso le extension con altre persone, e addirittura un ex mi diceva che ero brutta con i miei capelli naturali.

Quali sono i passaggi fondamentali della tua hair-care routine?

La mia hair-care routine dipende dall'acconciatura: di solito o lascio i capelli sciolti oppure porto le trecce. Quando li lascio al naturale, uso acqua, balsamo senza risciacquo e spruzzo ancora dell’acqua prima di dormire; ogni due giorni metto un mix di olio d'olivaolio di coccoolio di ricino e tea tree oil e lascio riposare per una notte. Quando ho le trecce invece, la mattina e la sera li lavo con acqua, balsamo leave-in e olio di cocco. Uso anche il gel per i baby hair. La cosa più importante per me è indossare un foulard o un berretto di raso / seta quando dormo. È molto difficile, in Italia, trovare i prodotti giusti, perché non sono venduti al supermercato o nei negozi di prodotti per capelli. Compro spesso prodotti in un negozio cinese o africano, oppure li acquisto su Amazon, dove però di solito i prodotti per capelli afro sono troppo cari. I miei preferiti sono il conditioner Shea Moisture Jamaican Black Castor Oil e As I Am leave in conditioner.

 

Sarah Misciali, 22, Nigeriana

Fashion student @samisc 

View this post on Instagram

Do you practice what you preach

A post shared by Sami (@samisc_) on

Cosa significano i tuoi capelli per te?

I miei afro sono una grandissima parte della mia identità e cultura e rappresentano un dono prezioso dei miei antenati africani, una testimonianza della loro forza e importanza, e anche un simbolo di ribellione. Non è purtroppo sempre stato così, infatti da piccola mi chiedevo perchè non fossi nata con i riccioli come il mio fratello. Solo in questi ultimi anni ho riscoperto il loro valore.

Secondo te c'è abbastanza conoscenza e attenzione per i capelli afro nel mondo, e in particolare in Italia?

In Italia? Assolutamente no, la cultura degli afro è un risultato degli stereotipi razzisti evoluti nel tempo, che ne alimentano la percezione negativa nelle generazioni successive. Avendo una madre parrucchiera, ho notato come nemmeno nelle scuole dedicate si affronti l'argomento dei capelli afro in modo approfondito. L'incredibile mancanza diversity nei team creativi non rende la situazione migliore: mi è capitato, sul set di diversi shooting, di dovermi sistemare i capelli da sola.

Quali sono i passaggi fondamentali della tua hair care routine?

Il mantra dei miei afro hair è il metodo LOC, ovvero lasciare in posa sotto la doccia calda (tip essenziale per i capelli low porosity) un mix di oli e creme. La mia preferita personalmente è la Double Butter Cream di As I Am, acquistata su Amazon. Cerco di fare una maschera ogni weekend che aiuta tantissimo a nutrirli, ma le cose fondamentali sono acqua e amore.

Dove e come trovi i prodotti giusti?

Soprattutto in Italia, l'unica fonte di prodotti essenziali per la cura e lo styling è il minimarket o l'african shop, oppure online. Sarebbe un sogno trovare un deep conditioner da Tigotà. Questo e tanti altri aspetti della società e dei media italiani mi dimostrano che non c'è ancora alcun tipo di interesse riguardo un mercato che invece esiste ma viene spesso ignorato.

 

Perla Isabel Ventura Hidalgo, 23, Dominicana

Modella @perlamystica

View this post on Instagram

Between work

A post shared by Perla Hidalgo Ventura (@perlamystica) on

Cosa significano i tuoi capelli per te?

I miei capelli sono un atto di ribellione agli standard di bellezza eurocentrici culturali. Nei miei capelli afro vive l'anima dei miei antenati africani: mi sento come se nutrissero il mio spirito, la mia cultura, e mi collegassero alle mie radici. Mi sento così potente quando sfoggio i miei afro, mi sento libera e senza pensieri. In passato li ho odiati, sono stato giudicata quando volevo solo essere accettata, ma crescendo sono diventata più consapevole ed è così che ho iniziato il cammino verso l'amore per me stessa.

In che modo crescere in una società prevalentemente bianca ha influenzato il modo di vedere i tuoi capelli e la tua identità?

L'idea di cosa sia la bellezza viene impiantata nella nostra mente dai media e dalla cultura globale, come effetto della supremazia bianca e della colonizzazione, che sono le basi della nostra società odierna. Le mie insicurezze erano un riflesso delle credenze sulla bellezza che ho inconsciamente interiorizzato da quando ero una ragazza. In Repubblica Dominicana, il mio paese di origine, lo standard di bellezza per una donna è avere capelli lunghi e lisci e pelle chiara, anche se la maggior parte di loro sono neri. Molti non conoscono la propria eredità africana o la negano completamente, vedono la Spagna (che ha colonizzato il paese) come patria, a causa di anni di oppressione. Questo porta all'odio verso se stessi e al tentativo di essere e apparire il più eurocentrico possibile, fino al punto di sbiancarsi la pelle.

Secondo te c'è abbastanza conoscenza e attenzione per i capelli afro nel mondo, e in particolare in Italia?

Non c'è ancora abbastanza conoscenza in Italia, nemmeno nel settore della moda. Faccio la modella e il più delle volte devo prendermi cura io stessa dei miei capelli durante il lavoro, perché gli esperti non sanno come gestirli e potrebbero persino rovinarli.

Quali sono i passaggi fondamentali della tua hair-care routine?    

La mia routine di cura dei capelli è piena di amore e prodotti naturali. Lavo i capelli due volte a settimana, con uno shampoo senza silicone al cocco e burro di karitè puro mescolato con oli diversi per districarli. Massaggio ogni giorno il cuoio capelluto con cannellaaloe vera e olio di avocado per mantenerli idratati. In passato ho avuto problemi a trovare prodotti in Italia e per questo che sono passata ai trattamenti naturali. Ma ho scoperto di recente che ora ci sono più prodotti nei negozi rispetto a prima.

 

Eva Lavigna, 24, Italo-nigeriana

Modella @eva.lvgn

View this post on Instagram

Twas a good fro day

A post shared by Eva (@eva.lvgn) on

Cosa significano i tuoi capelli per te? 

I miei capelli sono una parte importante di ciò che sono. Prima di passare ai natural hair sei anni fa, non avevo idea di come fosse la consistenza naturale dei miei capelli, infatti ho sempre trattato i miei capelli, fin da quando ho ricordo. La mia attuale relazione con i miei capelli è piuttosto soddisfacente, finalmente, è un mezzo per esprimere chi sono e come sono cresciuta. 

In che modo crescere in una società prevalentemente bianca ha influenzato il modo di vedere i tuoi capelli e la tua identità?

Crescendo in Italia, non rientravo negli standard di bellezza locali e mi sono sempre sentita inadeguata. Ho assimilato questo disagio al punto di arrivare a farmi la permanente e stirarmi i capelli costantemente, ma continuando a sentirmi sempre fuori luogo. Non mi sentivo minimamente rappresentata, vista la mancanza di donne nere attorno a me, e ciò mi faceva percepire i miei capelli naturali come brutti. Continuavo a chiedermi perchè mai non potessi avere i capelli lisci e belli come tutte le altre ragazze nella mia scuola.

Secondo te, c'è abbastanza conoscenza e attenzione verso i capelli afro nel mondo, e in particolare in Italia?

Penso ci sia molta più attenzione in diversi paesi come l'America ed il Regno Unito, ma non in Italia. Trovare prodotti che soddisfino questa tipologia di capello non è semplice qui, dobbiamo ordinarli online o andare in negozi specifici africani per sperare di trovarli.

Quali sono i passaggi fondamentali della tua hair-care routine? 

Sono piuttosto pigra nella mia routine di cura dei capelli, faccio il minimo indispensabile. Li lavo, li districo con un balsamo e poi faccio le trecce. Penso che per la cura dei capelli afro sia necessario un balsamo per capelli davvero nutriente e diversi prodotti specifici, perché i capelli afro tendono alla secchezza se non gestiti correttamente. Ad esempio, io uso spesso i prodotti di Shea Moisture, facilmente acquistabili online.

 

 

Illustrazione in cover di Raveena Goswami in esclusiva per nss G-Club