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La controversia dei solari made in Corea

Sono tre i brand che, a seguito di ricerche e test di diversi laboratori, hanno ritirato i propri prodotti dal commercio

La controversia dei solari made in Corea Sono tre i brand che, a seguito di ricerche e test di diversi laboratori, hanno ritirato i propri prodotti dal commercio

La crema solare è uno step fondamentale della skincare routine, l’unica parte che non andrebbe mai dimenticata. Non importa se fuori c’è il sole, le nuvole o se si è chiusi in casa, ogni giorno bisogna avere una protezione solare, in modo da prevenire sia l’invecchiamento cutaneo che malattie della pelle.

Il problema è che non tutte le creme sono inclusive per tutti i toni della pelle: le formulazioni con filtri fisici, ovvero ossido di zinco e biossido di titanio, sono spesso estremamente dense, tanto da lasciare sul viso quella patina bianca fastidiosa. Questo fatto diventa un problema importante per chi ha i toni della pelle più scuri o una pelle più grassa, portando così il consumatore a saltare lo step della crema solare per via dell’inestetismo di quest’ultima.

 

Il caso di Purito, Klairs e Keep Cool

L’industria della cosmesi ha quindi sviluppato dei filtri chimici solari, in modo da poter creare delle formulazioni più light-weight e adatte a tutti i tipi di pelle.
Così è successo in Corea, uno dei paesi più avanzati nel campo della skincare e della creazione di prodotti cruelty-free. Così, negli anni, la Corea ha sviluppato e approvato l’uso di filtri chimici innovativi, che permettono la formulazione di creme solari super leggere e completamente invisibili. Tra i prodotti di punta troviamo Centelle Green Level Unscented Sun SPF50+ PA++++ di Purito, crema solare a base di Centella Asiatica, fragrance-free, cruelty-free e completamente invisibile; Soft Airy UV Essence SPF50+ PA++++ di Klairs, crema dalla formulazione molto simile a quella di Purito, quindi leggera, fragrance-free e cruelty-free; e infine Soothe Bamboo Sun Essence SPF50+ PA++++ di Keep Cool, un filtro solare light-weight a base di acqua di bamboo e centello asiatica, sempre fragrance-free e cruelty- free.

Purito
Purito
Purito
Klairs
Klairs
Klairs
Klairs
Keep Cool
Keep Cool
Keep Cool

 

La controversia

Queste tre creme solari sono accomunate da tre elementi in comune: sono fantastiche per la texture leggera, hanno tutte delle formulazioni ricche e sono state sviluppate dallo stesso laboratorio coreano. Ed è proprio quest’ultimo punto che ha dato vita alla così detta “Korean Sunscreen Controversy”. A dicembre 2020, la fondatrice del sito INCIDecoder, Judit Racz, ha pubblicato i dati delle ricerche di due laboratori europei sulla protezione solare di Purito: dai test è risultato che la protezione solare effettiva era solo SPF19, e non SPF50 come invece veniva venduta.

Questa notizia ha scaturito una reazione a catena, che ha portato la KFDA ad indagare sull’accaduto, risalendo all’azienda di sviluppo dei filtri solari alla quale si appoggiava Purito, ovvero la stessa azienda che produceva anche le formulazioni per Klairs e Keep Cool.

I tre brand di cosmesi hanno immediatamente ritirato dal mercato tutti i loro solari delle linee in questione, e si è aperta un’inchiesta più ampia che ha toccato anche altre aziende. Dopo alcuni mesi, diversi test ufficiali e test indipendenti, Klairs non si è ancora espressa sull’accaduto, mentre Purito ha mantenuto il contatto con il suo pubblico, annunciando anche di voler formulare una nuova crema solare in collaborazione con la clientela, lanciando un contest su Instagram.

 

Le alternative made in Corea

Innanzitutto, c’è da specificare che le creme solari con filtri fisici rimangono comunque le più sicure, siccome la barriera creata dall’ossido di zinco e dal biossido di titanio è come uno schermo per i raggi solari. Il problema è il cosiddetto white-cast, ovvero la patina biancastra che lasciano sulla pelle.
Ad ovviare questo problema però ci ha pensato il brand coreano Suntique. Nella loro linea di solari, ci sono sia formule con filtri chimici, sia una formula con filtri fisici chiamata “I’m safe for sensitive skin".
Questa crema è una protezione SPF35 PA++++ con filtri minerali (ovvero fisici), ma è anche arricchita di ingredienti che aiutano a calmare i rossi e a mantenere l’idratazione, come la centella asiatica, l’aloe e lo squalano. La texture è super leggera e completamente invisibile, dando comunque una sensazione di freschezza quando la si applica.

Per quanto riguarda invece i filtri chimici, il brand coreano Holika Holika ha lanciato il solare della sua linea Aloe, ovvero la Aloe Soothing Essence Waterproof Sun Gel SPF50+.
Questa crema solare non è solo ultra leggera, ma è anche ricca di ingredienti naturali che aiutano a lenire la pelle e allo stesso tempo controllare la produzione di sebo, come la centella asiatica, l’avocado, l’aloe, la camomilla e la calendula.
L’effetto di questa crema sulla pelle è di un'immediata sensazione di freschezza, aiutando così a superare le calde giornate di sole.

HOLIKA HOLIKA Aloe Soothing Essence Waterproof Sun Gel SPF50+

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SUNTIQUE I'm Safe for Sensitive Skin

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