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10 film anni '90 a cui non smettiamo di ispirarci

It’s all about the look

10 film anni '90 a cui non smettiamo di ispirarci It’s all about the look

Il cinema anni ’90 è un’inesauribile fonte di stile. Dalle commedie romantiche come Pretty Woman ai gialli come Basic Instinct, dai teen movie come Clueless ai drama come The Talented Mr Ripley, passando attraverso progetti indie come The Doom Generation, ognuno di noi può trovare la giusta ispirazione da seguire per rendere più speciale ed incisivo il proprio look. 

Fra abiti dai colori candy, streetstyle, little white dress iconici, outfit kitsch, t-shirt indie rock e occhiali da sole cool, nss ha scelto 10 film anni '90 a cui ispirarsi, ricchi di fashion moments e look iconici.

 

Pretty Woman (1990)

A trent’anni di distanza dall’uscita americana della favola di Vivian Ward, Cenerentola moderna e giovane prostituta che cambia la sua vita quando incontra su Hollywood Boulevard un affascinante milionario interpretato da Richard Gere, gli abiti indossati da Julia Roberts sono ancora un sogno per molte, persino il difficile e succinto abito stretch con l’anello che congiunge avanti e dietro il top bianco e la mini tie-dye blu e bianca, ispirato ad un costume da bagno di Rudi Gernreich

Il viaggio di Vivian inizia attraverso la moda, quando cerca aiuto per cambiare il suo guardaroba per adattarsi allo stile di vita di alta classe di Edwards. - ha raccontato la costumista la costumista Marilyn Vancen a Hollywood Reporter - Ogni abito, incluso l’abito rosso, è stato realizzato su misura per il suo personaggio, realizzando tutto in stile couture.

 

Basic Instinct (1992)

Diretto da Paul VerhoevenBasic Instinct inizia con l’omicidio di un ex rockstar. Il detective Nick Curran (Michael Douglas) viene incaricato di indagare sul caso e così si imbatte in Catherine Tramell, una bellissima Sharon Stone che è la principale sospettata dell’omicidio e incarna perfettamente la femme fatale. Il suo guardaroba, curato dalla costumista Ellen Mirojnick mixando pezzi creati ad hoc e capi di Nino Cerruti, è una carrellata di look senza tempo, perfetti ancora oggi: dai blazer over ai cardigan in maglia, dal mini dress glitter con una profonda scollatura sulla schiena ai capi loungewear nei toni del beige. Il pezzo più iconico resta sempre il tubino color panna a collo alto, disegnato da Mirojnick ed indossato con un cappotto maxi dello stesso colore, scarpe Chanel col tacco e, ovviamente, no underwear.

 

True Romance (1993)

Secondo molti, True Romance è il miglior film di Tarantino che il regista di Knoxville non ha mai diretto. La sceneggiatura, che racconta la fuga on the road di due innamorati che hanno rubato una borsa piena di droga all’ex protettore della ragazza, è davvero di Quentin, scritta insieme a Roger Avery, mentre la regia è invece di Tony Scott. I protagonisti di questo cult anni ’90 non sono Christian Slater e Patricia Arquette nel ruolo di Clarence e Alabama, ma i loro outfit: un mix tra bralette, camicie western, stampe cow e animalier, occhiali a specchio e camicie hawaiane che ha fatto storia.

 

Pulp Fiction (1994)

Quando uscì, il famoso critico cinematografico Roger Ebert lo definì il film più autorevole del decennio. Oltre vent’anni dopo è ancora così, e non si può non citare se si parla di stile. I segreti del suo successo sono molti: la regia di Tarantino, la storia, le battute, il cast, il twist sulle note di You Never Can Tell di Chuck Berry e Mia Wallace. Il personaggio interpretato da Uma Thurman, col suo caschetto nero corvino, è iconico. Come il suo guardaroba: trench, camicia bianca over, pantaloni capri neri e ballerine oro di Chanel
Fun fact: sapevate che Betsy Heimann, la costumista del film, a causa del basso budget a disposizione, recuperò i vari capi tra visite nei negozi di seconda mano e noleggi? E che i pantaloni di Mia sono corti perché Betsy non riuscì a trovarne di abbastanza lunghi per le gambe di Uma? 

 

Clueless (1995)

Negli anni ’90 Cher Horowitz era l’unica ragazza ad avere un guardaroba rotante e un software digitale che l’aiutasse a decidere come vestirsi. Il risultato di questa sorta di app ante litteram (in realtà frutto della ricerca di Mona May) furono una serie di 60 outfit ancora copiatissimi anche da brand come Versace o Michael Kors: il completo giacca e minigonna tartan giallo zafferano di Dolce & Gabbana, il gilet corto in lana, la canotta portata sulla t-shirt per fare sport, l’abito rosso di Alaïa, il little white dress di Calvin Klein, il porta bottiglia d’acqua che ha ispirato anche Lagerfeld per la FW94 di Chanel

 

The Doom Generation (1995)

Il secondo capitolo della Teenage Apocalypse Trilogy di Gregg Araki racconta la fuga, dopo un omicidio imprevisto, di Amy Blue (Rose McGowan), del suo ragazzo Jordan White e dell’autostoppista Xavier Red. Tra slang, droghe e rabbia giovanile, il regista introduce un’estetica ancora sorprendentemente attuale e una delle diciassettenni più cool di sempre. Lo stile di Amy Blue incarna il glam-punk della California del Sud anni ’90: bob corvino, rossetto rosso, Dr Martens, abitini vintage, giacche in pelle over, occhiali da sole a farfalla e un trench in plastica trasparente che diventerà un must-have, riproposto anni dopo anche da Raf Simons per Calvin Klein.

 

Kids (1995)

Kids è stato il primo lungometraggio a esplorare senza filtri il mondo degli adolescenti. Da quando uscì per la prima volta al cinema nel 1995, non ha mai smesso di affascinare e incuriosire gli adolescenti di tutto il mondo, diventando un vero e proprio cult per la sua capacità di raccontare in modo onesto e diretto la rabbia adolescenziale dei ragazzi degli anni ’90. E poi, qualsiasi sia il suo ruolo, Chloë Sevigny è sempre icona di stile.
Il film di Larry Clark è uno spaccato fedele della generazione di skaters underground newyorkesi dell’epoca, ma anche un esempio di streetstyle ancora attualissimo. Mai sentito parlare di Supreme?

 

Jawbreaker (1999)

Prima di Mean Girls, le ragazze più cattive e cool erano le studentesse della Reagan High School: Courtney (Rose McGowan), Foxy (Julie Benz), and Julie (Rebecca Gayheart). Cardigan aderenti, minigonne in pvc, vestitini e corsetti in colori bubblegum,…gli outfit delle tre amiche sono, come racconterà poi la costumista Vikki Barrett un mix di caramelle e punk, "l'innocenza degli anni '50 giustapposta alle femme fatale degli anni '20, con look punk e fetish di fine anni '70 e inizio anni '80".

 

The Matrix (1999)

Da Kendall Jenner a Kaia Gerber, da Balenciaga a Gareth Pugh, tutti si sono innamorati dello stile cyber punk di Neo e Trinity. Gli occhiali da sole, gli ampi cappotti in pelle, le tute in latex e persino i look dimessi che indossa Keanu Reeves dopo aver preso la pillola rossa (che ricordano le proposte di Yeezy e SKIMS) hanno invaso la cultura popolare all'inizio del nuovo millennio, influenzando la moda contemporanea come pochi altri film.

 

Cruel Intentions (1999)

Un altro teen movie pieno di outfit da copiare: da quelli sfoggiati dalla virginale Annette (Reese Witherspoon) al mix tra J.Crew e pezzi sartoriali di Cecile (Selma Blair). L’icona definitiva di questo classico anni ’90 è Kathryn Merteuil, la bad girl interpretata da Sarah Michelle Gellar con i suoi smoky-eyes, il lipstick color mattone, i suoi corsetti su misura e i tailleur Dolce & Gabbana...quando si dice power dressing.