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Come riscoprire l'estetica che più ti rappresenta?

Ne abbiamo parlato con Sveva Fischetti, digital creator e autrice di Aesthetics, il suo manuale per conoscersi attraverso l'immagine

Come riscoprire l'estetica che più ti rappresenta? Ne abbiamo parlato con Sveva Fischetti, digital creator e autrice di Aesthetics, il suo manuale per conoscersi attraverso l'immagine

É sempre più difficile ritrovarsi nel turbinio di continui suggerimenti, ispirazioni e stimoli visivi da cui siamo bombardati e tradurli nel proprio linguaggio estetico senza esserne travolti. Come fare per capire cosa ci rappresenta veramente a livello di moda? Esplorare con capacità analitica è come sempre la risposta, e lo conferma Sveva Fischetti, digital creator e appassionata di estetiche che ha cominciato il suo viaggio alla scoperta di se stessa e di quello che per lei è oggi diventato un lavoro nello scuro inverno del 2021 in seconda pandemia. Dopo un percorso di studi cinematografici, ricerca estetica e professionale, oggi esce Aesthetic, un volume edito da Polinani Editore dove Sveva raccoglie tutti gli elementi per analizzare le diverse estetiche, comprendere la diversità di concetto di estetica e di trend, conoscerle e riconoscerle in un coffee table book, uno strumento per imparare a capire cosa fa parte del proprio stile personale senza essere "vittima" di nessun trend. 

Sveva ci racconta come tra lezioni online e cimeli di famiglia che aprono mondi, sia riuscita a unire i suoi studi di cinema, focalizzati su come si concettualizzano i luoghi tramite le estetiche comunicate dal cinema alla sua quotidianità. Mentre studiava ha cominciato a vedere in modo analitico le serie TV, scoprire la simbologia e il significato dei costumi oltre al set e agli oggetti utilizzati per fare storytelling, realizzando che nella moda di tutti i giorni è possibile comunicare al meglio la propria personalità conoscendosi bene.

"É facile quando sei piccolo non sentirsi nè carne nè pesce, e cercare ispirazione fuori da te, quando in realtà per trovare uno stile personale occorre fare ricerca e trovare una serie di estetiche che risuonano con la nostra personalità. Nessuno ha uno stile che appartiene ad una sola estetica, siamo un caleidoscopio di estetiche."

É stato grazie a "La regina degli scacchi", serie TV dal grande successo in cui i costumi di Anya Taylor Joy erano fedeli all'epoca storica in cui la storia è ambientata, che Sveva ha condiviso i suoi primi contenuti in merito alle estetiche, studiando il set e i cimeli storici di famiglia come strumenti per concretizzare sia un modo di sentirsi che un codice estetico, facile da riprodurre e in cui potersi sentire rappresentato. Questo differenzia i trend cari al concetto del fast fashion dalle estetiche che hanno tempi e radici più lunghi e concrete. I trend rappresentano il bisogno della moda di reinventarsi e trovare un item da venerare per un periodo per poi passare ad un'altro, mentre le estetiche sono una fotografia di un preciso momento storico, del suo corrispettivo fisico in oggetti di uso quotidiano e rappresentativo, che si evolvono con il tempo, ma restano sempre quelle andando a caricare di bagaglio visivo un concetto iniziale che continua a evolvere nel tempo, come accade con i vari core oggi.

"Ogni estetica nata in pandemia tramite TikTok nasce dalla volontà di escapismo e di rivedersi in qualcosa. I contenuti a tema erano la rappresentazione di un momento storico di incertezza in cui si è tornati alla natura come radici, origini, appartenenza ma anche come stimolo fantasioso. Non è un caso se al Cottagecore sono poi seguiti il Milkcore e l'Honeycore, che si specializzavano sulle caratteristiche di elementi già interni ad un'estetica. Se oggi abbiamo il Mermaidcore è grazie alla declinazione fantasiosa del cottagecore in chiave marina del Fairycore. Abusiamo spesso della parola "core" senza capire che spesso è un'etichetta che identifica un concetto centrale, attorno al quale si raccontano tante altre storie un nome per racchiudere degli immaginari che comunicano un modo di essere"

L'approccio di ricerca di Sveva per la realizzazione di Aesthetics è di carattere quasi archivistico: unire in un coffee table book 30 aesthetic divise per genere e derivazione, studiando quali sono i film e le serie TV di riferimento per carpirne l'essenza, identificando colori e elementi chiave per dare a chi sfoglia e legge Aesthetics degli strumenti importanti per comprendere a fondo gli stimoli estetici del mondo esterno e saperli digerire. Il percorso professionale di Sveva infatti va verso la consulenza di immagine e non c'è niente di più imporante in questo ambito che conoscere se stessi: 

“Tramite forme, colori e texure dei capi che attirano la nostra attenzione si può capire la predilezione di qualcuno per una particolare estetica. Regola principale? Non precludersi nulla e continuare sempre ad esplorare, partendo da dentro, da cosa rivediamo di noi stessi nei contenuti che consumiamo tutti i giorni. Sapere cosa ci piace, qual è la musica che ci fa sentire bene è il punto di partenza”

Il libro diventa una piccola enciclopedia da consultare per costruire la propria immagine e quindi un codice stilistico di una versione di se stessi che corrisponde ad una precisa percezione personale, in cui ci si sente davvero rappresentati e mai in balia del prossimo trend TikTok.