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Le iniziative dei brand di moda per la Biennale di Venezia

Dalla sponsorship di Valentino alla ristrutturazione di edicole storiche di Louis Vuitton

Le iniziative dei brand di moda per la Biennale di Venezia Dalla sponsorship di Valentino alla ristrutturazione di edicole storiche di Louis Vuitton

Dal 23 aprile al 27 novembre 2022 la 59esima Esposizione Internazionale d’Arte di Venezia anima l’offerta culturale della città lagunare grazie a 1433 opere, frutto del lavoro di 213 tra artiste e artisti provenienti da 58 nazioni diverse. Il tema dell’edizione curata da Cecilia Alemani è The Milk of dreams, un riferimento all’omonimo libro di favole di Leonora Carrington. Come nel testo dell’artista surrealista britannica, in questa Biennale l’immaginazione diventa una sorta di bacchetta magica capace di dar vita a trasformazioni, mondi e creature fantastiche da cui partire per riflettere su tre macro concetti: la rappresentazione dei corpi e le loro metamorfosi, la relazione tra individui e tecnologie, i legami tra i corpi e la Terra. Sono temi spesso indagati anche da moda e designer che, mai come nella nuova edizione della Biennale, si sono messi a servizio dell’arte, rinsaldando un rapporto indissolubile, fatto di ispirazioni, collaborazioni e mecenatismo.    

Da Valentino a Burberry, da Dior a Louis Vuitton, sono tanti i brand ad essere scesi in campo, ecco le iniziative più interessanti che vedremo in queste settimane veneziane dedicate all’arte.  

 

Valentino

Con un investimento di 1,4 milioni di euro, Valentino è il main sponsor del Padiglione Italia curato da Eugenio Viola che, per la prima volta nella storia della manifestazione, ha come protagonsita un artista unico: Gian Maria Tosatti. Il suo progetto, intitolato Storia della notte e destino delle comete, è una sorta di statement sulla contemporaneità, "una grande installazione ambientale che offre una visione suggestiva dello stato attuale dell’umanità e delle sue prospettive, con uno sguardo propositivo e ottimista". Questa partnership rafforza il legame tra la Maison e Venezia, che Pierpaolo Piccioli definisce un posto unico che emana vibrazioni sull’arte, il teatro, la musica, l’architettura, il cinema e tutto ciò̀ che ha a che fare con la creatività̀. Non è un caso, infatti, che il designer abbia scelto la città come location per la sfilata haute couture Valentino DesAteliers del luglio 2021.

 

Burberry

Burberry, in collaborazione con il British Council, sostiene il British Pavillon che ospita l’opera Feeling Her Way di Sonia Boyce. L’artista, nota per il suo approccio altamente innovativo e sperimentale, presenta un'ambiziosa installazione video incentrata sulle performance vocali di cinque musiciste inglesi nere: @errollyn9552@tanitatikaramofficial, Jacqui Dankworth@poppyajudha @SofiaJernberg. Chi visita la mostra si trova all’interno di una sorta di labirinto di suoni e visioni, nel quale si fondono canti a cappella, installazioni e immagini dinamiche.  

 

Dior

L’arte, soprattutto quella femminile, è al centro del lavoro di Maria Grazia Chiuri da Dior. Il brand francese, che è tra i finanziatori della Biennale 2022, organizza al Teatro La Fenice una cena di gala per raccogliere fondi che serviranno per conservare e proteggere il patrimonio artistico-culturale di Venezia, per contribuire al restauro della Galleria Giorgio Franchetti del museo Ca’ d’Oro, ma anche per i rifugiati ucraini in Italia. Inoltre Chiuri e Dior hanno realizzato le divise per il personale delle Gallerie dell’Accademia di Venezia.

 

Prada

Da sempre presente in laguna con la sua sede a Ca’ Corner della Regina, Fondazione Prada ha inaugurato Human Brains: It Begins with an Idea, terzo capitolo di un progetto dedicato alle neuroscienze iniziato nel 2018. La mostra a cura di Udo Kittelmann in collaborazione con Taryn Simon esplora il cervello umano e cerca di comprendere la complessità delle sue funzioni e la sua centralità nella storia dell’uomo.

 

Louis Vuitton

In occasione della Biennale, Louis Vuitton è mecenate di tre progetti. Oltre a finanziare, come Dior, il restauro della Galleria Giorgio Franchetti del museo Ca’ d’Oro, porta a Venezia il progetto internazionale e itinerante delle Librairie Éphémère, ristrutturando otto edicole storiche della città che per l’occasione verranno veneziane allestite con i libri di viaggio che il marchio francese pubblica da decenni. Inoltre, allestisce nell’Espace Louis Vuitton l’installazione Apollo, Apollo di Katharina Grosse. L’artista tedesca, nota per la sua capacità di invadere gli spazi con il colore, racconta il nuovo lavoro che ha come focus uno spazio buio dove le mani dell’artista sono stampate su maglia metallica "l’immagine è scelta da una serie di fotografie che mostrano situazioni o azioni, legate in un modo o nell’altro alla mia pittura. [...] Oscilla tra superficie, trama, immagine e oggetto, ordine e disordine, distruzione e creazione, tensione e rilascio, movimento forzato e libero".

 

Bottega Veneta

Bottega Veneta ha collaborato con Palazzo Grassi Punta della Dogana Pinault Collection per sostenere Dancing Studies, una serie esclusiva di performance, a cura dei coreografi di fama internazionale William Forsythe, Lenio Kaklea, Ralph Lemon e Pam Tanowitz, ispirate alla mostra Bruce Nauman: Contrapposto Studies, in esposizione fino a novembre a Punta Della Dogana. Il soggetto? Opere che esplorano la posa Contrapposto, un termine dell’arte classica che si riferisce a una figura in piedi contorta, con la parte superiore e inferiore del corpo girate in modi opposti, alla ricerca dell'equilibrio. Matthieu Blazy ha disegnato personalmente i costumi delle performance curate da Kaklea e Tanowitz. Inoltre, il direttore creativo ha scelto Venezia per lanciare la sua prima campagna per Bottega Veneta, le immagini scattate dal fotografo senegalese Malick Bodian campeggiano sull’abside della Chiesa San Geremia.

 

Swatch

Swatch, da molto tempo main partner della manifestazione, torna in Laguna con due progetti: Swatch Faces, un’esposizione di opere di cinque artisti dello Swatch Art Peace Hotel nelle Sale d’Armi dell’Arsenale e The Description of The World, un’installazione site specific ai Giardini dell’artista thailandese Navin Rawanchaikul. La sua è una riflessione sul tema della comunità che passa attraverso i viaggi di Marco Polo e le esperienze di alcuni migranti. Il risultato è un mega diorama di 15 metri per 4.