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Riusciremo mai a smettere di oggettificare Sydney Sweeney?

Adesso, gli attacchi arrivano anche da una produttrice

Riusciremo mai a smettere di oggettificare Sydney Sweeney? Adesso, gli attacchi arrivano anche da una produttrice

Sydney Sweeney è bella. Lo è in una maniera tradizionale, che piace tanto agli uomini che vogliono mettere su famiglia, che fantasizzano di donne statunitensi bionde e con gli occhi chiari che gli daranno figli bianchi come il latte. Sydney Sweeney è prosperosa, rientra perfettamente nei canoni occidentali e non ha problemi a spogliarsi per i suoi progetti - salita alla fama internazionale con Euphoria, la commedia romantica di cui è protagonista, Anyone But You, ha ottenuto un successo che alcuni definirebbero sorprendente - e sa benissimo come giocare con la sensualità. Per questo, sarà per sempre oggettificata, anche dalle trasmissioni che si vantano di essere progressiste. 

Sydney Sweeney al Saturday Night live

L'attrice classe 1997 è stata una delle host del Saturday Night Live, che da sempre si vanta di avere una squadra di scrittori brillanti e con il polso sulla situazione, che utilizzano come ispirazione non solo i personaggi dei loro ospiti, ma anche l'attualità statunitense e internazionale. Tutto (o quasi) quello che è stato scritto per lei, però, cadeva negli stereotipi. Negli stereotipi della bionda sexy e stupida, negli stereotipi della bella ragazza, vivace e carina, che ha soltanto fan uomini. Qualche esempio? Lo sketch in cui l'attrice interpreta una cameriera di Hooters - catena di ristoranti statunitensi in cui le lavoratrici sono obbligate a indossare un'uniforme succinta e il cui stesso nome fa eco al termine gergale per seno femminile - e si stupisce del fatto che, nonostante sia incapace, le mance fiocchino lo stesso. Chissà perché. Non è la prima volta. Quando a presentare SNL ci aveva pensato Dakota Johnson, infatti, la battuta era stata simile, anche se meno smaccata. "In questo film ci siamo io e Sydney Sweeney" aveva detto l'attrice, "è quasi come se l'Intelligenza Artificiale avesse generato il film preferito dei vostri fidanzati".

Il problema con questo tipo di comicità

Evidentemente, dobbiamo stare qui a ripetere per l'ennesima volta che questo tipo di comicità - che intrappola le donne in idee misogine, sessiste e patriarcali non solo dei loro corpi ma anche delle loro menti - è superata e dannosa, e che offre assist a tipi di uomini ben peggiori degli autori del SNL, che poi si riversano sui social a parlare di Sydney Sweeney e delle altre donne con toni molto peggiori, ma sentendosi appoggiati e in qualche modo autorizzati da loro: è la mentalità del branco. Che un gruppo di autori uomini scrivano ancora e soltanto questo genere di battute per le donne con cui lavorano è avvilente e anche pigro, un tradimento al concetto di intrattenimento che segna (come se ci fossero dubbi) in maniera abbastanza definitiva il periodo di decadenza di uno dei pilastri della televisione d'oltreoceano. Peccato che, con la loro caduta, non si portino dietro anche certe idee e stilemi di comunicazione, e tutti i modi in cui pensiamo alle donne al pari di oggetti o bambole sessuali, passive e sorridenti.

@syds_garage

she’s getting closer!

@syds_garage honestly call me a painter now too #TikTokCars #bronco Fast - Sueco the Child

Sydney Sweeney è molto di più 

Sydney Sweeney non ha bisogno di essere difesa, ma vogliamo farlo lo stesso. Non per forza solo per lei, ma anche e soprattutto per le altre donne che - pur essendo anche molto belle, gentili e sorridenti, come se fosse un problema - hanno qualcosa da dire, passioni che vanno oltre il loro lavoro o che si dimostrano molto sveglie anche dal punto di vista imprenditoriale e lavorativo, e che devono lottare il doppio per farsi ascoltare da parte di uomini di potere che non riescono proprio ad andare oltre la scollatura. L'attrice di Euphoria, ad esempio, ama restaurare le automobili d'epoca, e fino a qualche tempo fa portava avanti un profilo apposito in cui mostrava tutto il suo lavoro in garage. Ancora, si è dedicata anima e corpo a un progetto in cui credeva: quello di Immaculate, film horror che vedrà la luce a fine marzo e che era stato abbandonato prima che Sweeney ne prendesse in mano lo script, vendendolo a Neon e decidendo di produrlo. Mica male, no?

La risposta di Sydney Sweeney a Carol Baum

Adesso, ed è il colmo, anche la produttrice Carol Baum ha espresso la sua opinione su di lei, dicendo: "Volevo capire chi fosse e perché tutti parlavano di lei. Ho visto questo film inguardabile, una commedia romantica in cui i protagonisti si odiano a vicenda. Non capisco. Non è carina, non sa recitare, perché tutti parlano di lei? Ho anche chiesto ai miei studenti di spiegarmelo". L'attrice ha deciso di rispondere questa volta, dichiarando tramite il suo team: "Trovo triste che una donna nella posizione di condividere le sue capacità e la sua esperienza scelga di attaccare un’altra donna. Se questo è quello che ha imparato nel corso di decenni di impegno professionale nell’ambito dell’industria cinematografica e crede che sia appropriato insegnare questo ai propri studenti, è semplicemente vergognoso. Accusare così ingiustamente un’altra donna produttrice la dice lunga sulla sua personalità".