Mappa vintage

Vedi tutti

5 cose da sapere prima di vedere Babylon (senza spoiler)

Dalle ispirazioni dei personaggi ai costumi realizzati da Mary Zophres

5 cose da sapere prima di vedere Babylon (senza spoiler) Dalle ispirazioni dei personaggi ai costumi realizzati da Mary Zophres

Da quando qualche mese fa sono iniziate a trapelare i primi dettagli e le prime immagini su Babylon, il film è diventato uno dei più attesi del 2023. Grazie ad un cast pieno di star, capitanato da Brad Pitt e Margot Robbie, e una trama che ci riporta alla Hollywood degli anni ’20 e a costumi, potrebbe venire premiato ai prossimi Oscar. Il 19 gennaio il nuovo progetto di Damien Chazelle, regista di La La Land, è arrivato nelle sale cinematografiche, dividendo il pubblico e la critica tra chi lo ha amato alla follia e chi lo ha odiato. Tra gli aggettivi più usati per descrive le oltre tre ore di film ci sono selvaggio, ibrido, sfrenato, edonistico, incandescente, disperato, scorretto, imperfetto. Commenti discordanti che non intaccano, però, l’hype attorno alla pellicola che rimane tra le uscite più interessanti di inizio anno. Per affrontare al meglio la visione di Babylon, meglio arrivare al cinema preparati, indagando un po’ sulla trama che racconta la Hollywood nel momento del passaggio dai film muti ai sonori, sui protagonisti e su tanti altri piccoli dettagli che possono aiutare nella comprensione dell’elaborato progetto si Chazelle.

Ecco 5 cose che dovreste sapere prima di vedere Babylon. Niente paura, non ci sono spoiler.

La trama ricrea un momento storico di Hollywood

"È un film che offre una panoramica sulla società dell’epoca, su chi lavorava nel mondo del cinema e sui party estremi. Osservo Hollywood attraverso il prisma del divertimento e dei set". Spiega Damien Chazelle che nel suo ultimo film ci porta nella Hollywood degli anni ’20, nel momento del cruciale passaggio dal muto al sonoro che coincise con un cambio di guardia delle star, tra attori che vedevano la loro carriera sgretolarsi per sempre e nuovi talenti che da sconosciuti che non riuscivano a sbarcare il lunario si trasformavano in divi osannati dal pubblico. Come accade anche ai protagonisti di Babylon. C’è Jack Conrad (Brad Pitt), un divo straricco, famosissimo e noto per la sua vita privata sregolata fatta di feste, abuso di alcol, divorzi e affari loschi che vede la sua carriera e la sua vita andare a rotoli con l’affermarsi del sonoro; c’è Nellie LaRoy (Margot Robbie), l’attricetta ingenua e ribelle che viene dalla provincia per sfondare nella grande città e finisce per riuscirci dopo essere stata notata ad una festa; c’è Manny Torres (Diego Calva), un aspirante attore ispano-americano con gli occhi sognanti che fa l’assistente sul set di Jack Conrad in attesa della sua grande occasione. Le loro storie, insieme a quelle di altri personaggi secondari, si intrecciano più volte, tra party decadenti, orge, set cinematografici e vizi, mostrando quando la Hollywood classica con la sua patina di perfezione nascondesse il peccato, il marcio, l’eccesso.

Molti dei personaggi di Babylon sono ispirati a figure realmente esistite

La maggioranza dei personaggi di Babylon è ispirata a persone realmente esistite nello star system dell’epoca. Ad esempio, quello di Margot Robbie, Nellie La Roy, è liberamente ricalcato su diverse attrici come Barbara Stanwyck, Bette Davis, Joan Crawford e Jeanne Eagels, ma la sua reference principale è Clara Bow. Con la it girl simbolo dell'età del jazz che scandalizzò l’America ha in comune l’orribile infanzia di abbandono, scolarizzazione minima e abusi fisici e sessuali, un’indole irrequieta e imprevedibile, grande sex appeal e la capacità di piangere a comando, anche con un occhio solo. La storia di Jack Conrad, invece, ricorda da vicino la vita di John Gilbert. Ora in gran parte dimenticato, fu un attore di talento e grande popolarità, noto soprattutto per i drammi in costume, i tanti amori e l’abuso di alcol. La sua voce "sottile" si dice sia stata una delle cause che lo fece finire nel dimenticatoio con l’arrivo del sonoro. Per portare sullo schermo Torres di Calva ha cercato l’ispirazione in Rene Cadorna, che giunto ad Hollywood da Cuba era riuscito a imporsi nel mondo degli studios cinematografici, anche se lavorò principalmente in Messico. Loro tre non sono gli unici personaggi che ricordano figure reali, sono da citare anche Li Jun Li nei panni di Lady Fay Zhu che è praticamente Anna May Wong; il trombettista jazz Sidney Palmer, interpretato da Jovan Adepo, è Duke Ellington; mentre la cronista impicciona Elinor St. John, interpretata da Jean Smart, è un mix tra Elinor Glyn e Louella Parsons.

I costumi sono da Oscar

Damien Chazelle ha incaricato la costumista Mary Zophres (già al lavoro per La La Land) di quasi 10mila costumi per il film. Un’impresa monumentale resa ancora più complicata dal fatto che il regista ha specificato che non c'era spazio per la ripetitività perché il copione non consentiva di utilizzare gli stessi look per più scene. La creazione più complicata da realizzare è stata il red dress di Margot Robbie che, secondo le indicazioni, doveva essere in grado di "trasmettere dissolutezza senza rivelare troppo" e non doveva sembrare "un altro abito degli anni '20", quindi niente abiti flapper, niente cappelli a cloche e niente piume. Così è nato il look che vediamo nella scena di apertura del film formato da una sciarpa in seta cinese vintage, legata intorno al corpo, infilata in un paio di shorts da tip tap e la lasciata drappeggiare sul fianco. Il risultato è un mix perfetto di forza, potere, rabbia, passione. Per il Jack Conrad di Pitt, l’idea era, invece, una star del cinema sexy in pantaloni a vita alta con bottoni che non indossa mai giacca e cravatta o zip. È un bon vivant che va alle feste in smoking ma indossa abiti sportivi a casa o sul set.

Il bacio "rubato" a Brad Pitt

I baci hanno un momento importante sullo schermo, specialmente quelli che hanno come protagonista Nellie La Roy. Del primo si è parlato molto ultimamente. Pare che nell’intrepretare l’aspirante attrice Margot Robbie si sia lasciata andare all’improvvisazione e abbia cominciato a baciare Brad Pitt. Al grido di "questa opportunità potrebbe non presentarsi mai più" ha spiegato al regista che secondo lei è quello che avrebbe fatto il suo personaggio, riuscendo a convincerlo. Così le labbra dei due si sono unite suscitando l’invidia dei rispettivi fan. Durante il film, Nellie/Margot bacia anche l’attrice Li Jun Li. Nonostante il momento risulti molto hot sullo schermo, pare che nella realtà non lo sia stato molto dato che la scena è stata girata nel deserto e Robbie aveva una protesi sul collo piena di miele che ricreava il morso di un serpente velenoso e che si è mixata con la sabbia circostante. 

Ci sono 3 citazioni cinematografiche importanti

Babylon è una dichiarazione di amore-odio verso Hollywood che attinge a piene mani dalla realtà, enfatizzandola. Sia per quanto riguarda il mood dell’epoca o il fatto che dietro la fama da macchina dei sogni lo star system nascondesse eccessi e decadenza, sia per quanto riguarda l’ispirazione dei personaggi. All’interno della pellicola, però, il regista cita anche tre film famosi: in diversi punti omaggia Cantando sotto la pioggia, il classico di Hollywood con Gene Kelly che il racconta passaggio dal cinema muto al sonoro; ma anche, nella lunga sequenza iniziale del party, tra elefanti, droghe, alcol ed orge, dove tornano alla mente La Dolce Vita, 8½ e Eyes Wide Shut.