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La prima pro skater donna di adidas Skateboarding

Nora Vasconcellos presenta la collezione unisex di apparel e sneaker

La prima pro skater donna di adidas Skateboarding Nora Vasconcellos presenta la collezione unisex di apparel e sneaker

E' iniziato un nuovo capitolo nella skate scene internazionale: come racconta bene una delle protagoniste di questa evoluzione, non si tratta di una fase, ma di un'inedita realtà che sta cambiando questo sport dall'interno. Sono sempre di più le ragazze che salgono su una tavola da skate, sono sempre di più quelle che diventano pro, quelle che firmano contratti importanti con i maggiori brand del settore, sono sempre di più quelle che superano i limiti di uno sport che per moltissimi anni è stato a dominanza maschile. È una nuova frontiera di cui si stanno accorgendo brand e media internazionali, anche e soprattutto in vista delle Olimpiadi di Tokyo 2020 dove lo skate diventerà uno sport olimpico per la prima volta. 

Nora Vasconcellos è stata la prima donna ad entrare a far parte del team di adidas Skateboarding, al fianco di alcuni suoi eroi, primo fra tutti Mark Gonzales. Nata nel 1992 nella piccola cittadina di Pembroke, Massachusetts, il percorso che ha portato Nora a diventare professionista è stato tutt'altro che lineare. C’è un tenerissimo video girato da suo padre, illustratore e artista freelance che ha trasmesso a Nora e al fratello una peculiare inclinazione artistica, in cui si vede Nora scartare la prima tavola da skate della sua vita, la mattina di Natale '97. 

Anche quando ero molto piccola e non skatavo ancora, mi sono sempre identificata in questo sport. È strano, ma è qualcosa che sapevo avrei fatto prima o poi.

Nora sale sulla tavola qualche anno più tardi, quando di anni ne ha 11, insieme alla sua amica Becky, dopo il tentativo fallito di entrare nella squadra di calcio della scuola. Iniziano contemporaneamente a girare dei brevi video mentre skateano, molto divertenti e affatto pretenziosi. Davanti alla telecamera la personalità di Nora è strabordante, è perfettamente a suo agio, si trasforma in un animale da palcoscenico senza inibizioni o filtri. Un’attitudine che in parte contrasta con i frequenti attacchi di panico che colpiscono Nora da quando ha 6 anni. Lo skate diventa un modo efficace di affrontare l’ansia, perché come ha raccontato lei stessa: 

Lo skate non è un circolo elitario di merda in cui tutti vogliono essere migliori degli altri. 

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Dopo il diploma, in parte a causa dei problemi finanziari della sua famiglia, Nora inizia a lavorare nel magazzino di un’agenzia pubblicitaria. Un lost year secondo la stessa Nora, che dopo aver passato 12 mesi facendo un lavoro noioso e che non le interessava capisce che è arrivato il momento di fare il salto nel buio. Il futuro coincide con lo skateboarding, Nora sale su un treno che attraversa tutti gli Stati Uniti e arriva in California. Stabilitasi ad Orange County, durante una session al So Cal Skatepark Nora incontra Jason Celaya, fondatore di Welcome Skateboards, storico skate brand che opera dal soggiorno di casa Celaya, che molto presto invita Nora ad unirsi al team: è un’esperienza nuova che permette alla giovane skater di conoscere la parte gestionale che si nasconde dietro ad un brand di skate, mentre si impegna a migliorare i suoi trick. Nei quattro anni che passa con Welcome Skateboards Vasconcellos diventa pro, e pochi mesi dopo, nel 2017, firma con adidas Skateboarding, la prima donna a far parte del team

Nella narrazione del percorso di Nora Vasconcellos entra per forza di cose una riflessione sul ruolo della donna in questo sport, in particolare il suo cambiamento. Come ha raccontato la stessa skater americana, il contratto con adidas è un traguardo fondamentale che riconosce lo skate come un lavoro (anche per le donne) che ha diritto di essere retribuito. Allo stesso tempo, Vasconcellos si afferma come un modello per migliaia di ragazzi e soprattutto ragazze, spesso prive di skater donne a cui ispirarsi. L'accordo con adidas riflette l'evoluzione che la skate scene sta vivendo in questi anni. Se fino a qualche anno fa andare in uno skate park poteva rivelarsi un'esperienza intimidatoria per molte ragazze la situazione è decisamente cambiata, come ci aveva raccontato anche la skater francese Shani Bru qualche mese fa: le ragazze che stakeano sono sempre di più, anche e soprattutto negli skate park, si creano crew affiatate, grazie ai social media si sono azzerate le distanze tra skater pro e non, persino a migliaia di chilometri di distanza. 

La vera disparità che esiste ancora tra uomini e donne nel mondo dello skate non è negli skate park, ma ai vertici di questa industria. 

Questa non è più una fase. Quello che mi fa sorridere però è che l'industria è piena di uomini, sono loro a possedere i brand, sono loro i team manager, e dovrebbero essere loro a capire il mercato femminile, assurdo. Chi spende davvero in questo settore? Le donne. 

A luglio 2018 Vasconcellos aveva presentato la sua prima signature shoe, una Matchcourt RX color pervinca decorata da un artwork disegnato dalla stessa skater. Ora la pro skater ha svelato la collezione disegnata con adidas Skateboarding e in uscita in questi giorni. Una proposta unisex in cui spiccano pantaloni nati con l’intenzione di poter essere indossati sia in uno skate park che ad un appuntamento, che si adattano perfettamente anche a skater donne più alte o più formose. Si gioca sulle sfumature pastello, viola per i pantaloni, giallo per il pile. Questa volta Nora ha aggiunto il suo tocco alle sneaker 3MC, decorate dalla scritta Pembroke, la sua città natale, e dal suo anno di nascita. 

Vincitrice di un campionato del mondo, protagonista dei video di Welcome Skateboards, Thrasher Magazine e di un documentario di Giovanni Reda, il modo di Nora di "fare skate e controllare la tavola è iconico, è allo stesso tempo molto aggraziata e molto potente", dice Lacey Baker, una delle skater più forti del mondo. Vasconcellos si prepara ora ad un appuntamento storico, le Olimpiadi di Tokyo, un evento che non tutte le skater stanno affrontando nel modo giusto nella sua opinione. 

Vedo alcune interviste di certe skater e so che stanno sparando cazzate. Mi trovo a competere con ragazze che hanno la metà dei miei anni e che hanno skatepark privati nel giardino di casa. Ho visto tantissime ragazze entrare nel circuito, essere definite il meglio del meglio, e poi sparire. Si capisce immediatamente quando le persone sono animate dalle ragioni sbagliate. Odio queste cose, ma so per certo che alla fine non funzionano.
Questo è lo skateboarding, non si può fingere. 

La collezione adidas Skateboarding Nora Vasconcellos sarà disponibile dal 17 ottobre sul sito del brand