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nss Milan Fashion Week FW19 Awards

And the winner is...

nss Milan Fashion Week FW19 Awards And the winner is...

Tra grandi aspettative, debutti e addii, la Milano Fashion Week ha regalato un numero notevole di show interessanti, nessuno dei quali però ci ha fatto dire veramente 'Wow'. La donna delle sfilate milanesi è sinonimo di un'eleganza contemporanea e di una femminilità senza pari, trasformando trend streetwear in statement più sofisticati. Poche le sneaker viste in passerella, alle quali i designer hanno preferito cuissardes in pelle e stiletto super sexy. La Fashion Week, apertasi con il grande ritorno di Gucci a Milano dopo la trilogia francese e il maestoso evento di Moncler Genius, è stata inevitabilmente segnata dalla scomparsa di Karl Lagerfeld, omaggiato alla fine della sfilata Fendi.

Tra show grintosi e audaci, come nel caso di Versace e Iceberg, ed altri piuttosto deludenti - da Prada ad esempio ci saremmo aspettati di più - è giunto il momento di assegnare i nostri nss Fashion Awards. Scoprite i vincitori qui. 

 

Miglior Show: Versace 

Forse è una vittoria inaspettata, ma lo show di Versace ha tutte le carte in regola per portarsi a casa il trofeo. Innanzitutto la collezione: Donatella ha portato in passerella una donna forte e sfacciata, che passa con facilità da coordinati con dettagli barocchi e look bon ton, ad abitini fascianti in seta, corsetti neri, blazer, giacche e cappotti in mille declinazioni diverse. Ad alternarsi sono stampe e tessuti: tartan, seta, pelliccia, piume, tapestry, leopardo, pizzo, nei toni dell'arancione, del rosa, dell'azzurro, e, ovviamente, del nero. Lo styling è fresco ed inaspettato, i dettagli sono imperdibili, dalle spille in oro, alle mollettine, alle collant logate, fino agli stiletto super fini alternati alle uniche sneaker degne di note viste durante la Milano Fashion Week, le SQUALO. Donatella ha preso spunto dalla parte migliore dell'archivio di Gianni, in particolare i dettagli a corsetto per gli abiti, il nero, l'oro, le spille, bilanciando il tutto con proposte contemporanee e fresche. A completare lo show, l'incredibile numero di modelle viste in passerella, non è un caso che Versace stesso abbia contribuito alla nascita della definizione di top model: Kaia Gerber, Vittoria Ceretti, Mariacarla Boscono, Kendall Jenner, Bella Hadid, Candice Swanepoel, Irina Shayk, Gigi Hadid e la veterana Stephanie Seymour. 

 

Miglior Attore non Protagonista: Bottega Veneta

Era probabilmente la sfilata più attesa della Fashion Week milanese: il giovane designer inglese Daniel Lee, dopo 7 anni da Celine, è chiamato a risollevare le sorti di Bottega Veneta. Le aspettative erano altissime, soprattutto dopo la decisione di Lee dei mesi scorsi di non raccogliere l'eredità di Phoebe Philo da Celine, e di quel suo stile minimal e sofisticato. Lee, però, non ha ceduto alla pressione e ha fatto di testa sua. La collezione FW19 di Bottega Veneta è un mix equilibrato tra i codici tradizionali della maison (la pelle, il motivo del nodo, la palette di colori) e la visione del nuovo direttore creativo. Siamo sicuri che Lee ci regalerà grandi soddifazioni, il debutto è stato più che promettente. 

 

Miglior Rivelazione: Max Mara

Un po' a sopresa, Max Mara questa stagione è riuscito a svecchiare la propria immagine, senza per questo rinunciare agli item simbolo della maison, primo fra tutti il cappotto. Sono però altri capi a fare la differenza: pantaloni di ispirazione cargo con tasche e ganci, utility vest in versione luxury, giacche e vest con zip e grandi tasche, e ancora, completi gessati rivisitati, chest bag in rettile, marsupi in pelle. La proposta di Max Mara è l'esempio migliore di come lo streetwear possa essere interpretato in chiave luxury, trasformandolo in uno stile fresco e inaspettato. 

 

Migliori Accessori: Gucci 

Alessandro Michele torna a Milano dopo la parentesi francese con una collezione che è il riflesso più puro della sua estetica. A fare la differenza, ancora una volta, sono gli accessori: le sneaker di ispirazione pallavolo, l'orecchino d'oro, gli occhiali da sole, le collane con spuntoni e i crocifissi d'oro con pietre, le spille, e ovviamente, le maschere, oggetto attorno al quale ruotava il concept dell'intera collezione. 

 

Miglior Effetti Speciali: Moncler Genius

Gli spazi recentemente restaurati dei Magazzini Raccordati hanno ospitato l'incredibile evento di Moncler Genius - One House, Different Voices. Una passerella gigantesca, costeggiata da decine di torce infuocate, conduceva ad una serie di stanze bunker, quasi delle camere blindate, ognuna della quali ospitava una speciale installazione artistica dedicata ad ognuno dei designer di Moncler Genius. Dall'ovatta fosforescente e colorata di Grenoble, alle impalcature total black di Matthew Williams di 1017 ALYX 9SM, dai maxi ventilatori di Craig Green al mondo floreale di Richard Quinn. Moncler è riuscito a creare qualcosa di assolutamente maestoso e unico, un mondo di installazioni artistiche e collezioni di moda, investendo allo stesso tempo sulla città di Milano.

 

Miglior Finale: Fendi 

Non poteva essere altrimenti. La casa di moda italiana ha salutato l'uomo che per 54 anni ha disegnato le collezioni della maison, trasformando il laboratorio di pellicceria Fendi in un vero brand internazionale. Silvia Venturini Fendi si è presentata davanti agli ospiti per la prima volta da sola, senza il suo fidato Karl Lagerfeld. L'omaggio al geniale designer è avvenuto con un video in cui si vedeva Karl disegnare uno dei celebri bozzetti, mentre raccontava del suo arrivo a Milano e della sua idea di eleganza. Un addio composto ma molto commovente.