Le mostre da vedere a giugno in Italia Dai maestri della street photography agli Antichi Egizi
Giugno ha il passo lento delle cose belle che non vanno spiegate. Si entra in un museo come si entra in una stanza fresca d’estate: in cerca di stupore, di silenzio, di qualcosa che ci distragga dal rumore. Le mostre in Italia questo mese sono tante, diverse e un po’ sorprendenti. C’è chi fa parlare le macchine, chi fotografa la pioggia come fosse una poesia, chi riporta alla luce storie dimenticate. Ogni città ha la sua voce, ogni artista il suo tempo. Dobbiamo solo scegliere da dove cominciare. Scarpe comode, cuore aperto. Il viaggio, come sempre, è tutto nei dettagli.
Le mostre da vedere a giugno 2025 in Italia
Rebecca Horn - Torino
Il Castello di Rivoli dedica a Rebecca Horn la sua prima grande retrospettiva in un museo italiano. La mostra, intitolata Cutting Through the Past, riunisce oltre 35 opere dell’artista tedesca che conducono gli spettatori in un viaggio attraverso oltre 50 anni di lavoro, mettendo in luce un universo poetico dove il corpo si sposa con la macchina. Il percorso espositivo si apre con rari disegni che rappresentano dettagli del corpo femminile dalle forme essenziali e geometriche, continua con alcuni video delle performance di Horn ed include le macchine cinetiche, co-protagoniste dei suoi film. Tra i lavori esposti spiccano cui Concert for Anarchy, un pianoforte a coda, rovesciato e appeso al soffitto, che ciclicamente emette dei suoni, e come Cutting Through the Past, cinque porte di legno su una piattaforma toccate ed incise da un’asta metallica appuntita e posizionata orizzontalmente al centro della piattaforma. Per i fan di Horn segnaliamo un’altra mostra a lei dedicata dal titolo Bodylandscape, focalizzata sulle opere su carta dell’artista, che si tiene fino al 21 settembre 2025 presso lo Studio Trisorio in Riviera di Chiaia 215 a Napoli.
Titolo: Rebecca Horn - Cutting Through the Past
Quando: fino al 21 settembre 2025
Dove: Museo d'Arte Contemporanea, Rivoli, Torino
Saul Leiter - Monza
“Una finestra ricoperta di gocce di pioggia mi affascina cento volte di più del ritratto di un personaggio famoso”. In questa frase c’è tutta la filosofia di Saul Leiter, uno dei più grandi street photographer di sempre. Figlio di un famoso rabbino, rifiutò di seguire le orme paterne per dedicarsi alla pittura a New York. Qui, incontra il fotoreporter W. Eugene Smith Richard Pousette-Dart, esponente dell'Espressionismo Astratto e padre della scuola di New York, che lo introducono alla fotografia. Siamo agli inizi degli anni. Leiter passa le giornate a ritrarre i vetri appannati dei diner, i riflessi delle pozzanghere, le silhouette degli ombrelli, i finestrini bagnati dei taxi, la pioggia, le persone, gli oggetti, gli edifici intorno alla sua casa. Ricercando la bellezza nell’ordinario, tra scatti fuori fuoco, riflessi, sovrapposizioni e colori saturi, crea immagini multistrato che sembrano più dipinti che fotografie e racconta l’umanità che popola le strade di Manhattan. La Reggia di Monza gli dedica una grande retrospettiva: 26 fotografie in bianco e nero, 40 fotografie a colori, 42 dipinti e rari materiali d’archivio, come riviste d’epoca originali e un prezioso documento filmico, per un totale di oltre 200 opere. Compresi i primi lavori sperimentali e le fotografie di moda.
Titolo: Saul Leiter. Una finestra punteggiata di gocce di pioggia
Quando: fino al 27 luglio 2025
Dove: Belvedere della Reggia di Monza, Monza
Tatiana Trouvé - Venezia
Pinault Collection dedica un grande progetto espositivo a Tatiana Trouvé presso la sua sede veneziana. Gli spazi di Palazzo Grassi si popolano non solo di opere realizzate nell’ultimo decennio come quelle della serie The Guardians, ma anche di nuove sculture, disegni di grandi dimensioni come la serie Les Dessouvenus e installazioni site-specific. Ognuna testimonia la versatilità dell’artista franco-italiana che racconta passato, presente e futuro giocando con materiali diversi, dal bronzo al vetro, e sperimentando tecniche che comprendono la colata e la fusione, la sbiancatura e il disegno, l’intaglio e la filettatura. Così trasforma rocce, fiori, coperte, libri, valigie e tutto quello che la ispira in arte. Chi visiterà la mostra, aperta fino al 4 gennaio 2026, si troverà in un labirinto che conduce a mondi spaziali, mentali e temporali che, usando le parole dell’artista franco-italiana: "Si connettono tra loro attraverso affinità, echi, reminiscenze, e questi rapporti disegnano/tracciano un vagabondaggio condiviso, senza origine né fine, in un ecosistema completamente aperto".
Titolo: Tatiana Trouvé, La strana vita delle cose
Quando: fino al 4 gennaio 2026
Dove: Palazzo Grassi, Venezia
Le Pioniere del Cinema - Roma
Conoscete le pioniere del cinema italiano? No, non parliamo di dive come Sophia Loren o Gina Lollobrigida, ma di donne che, agli albori della cinematografia, con il loro varo hanno contribuito a plasmare la settima arte senza, però, rimanere nella memoria collettiva. Fino al 28 settembre 2025, l’Istituto Centrale per la Grafica di Roma rende giustizia, restituendo visibilità e riconoscimento, a trenta di loro, cominciando da Elvira Notari, prima regista donna italiana e fondatrice della casa di produzione Dora Film ha realizzato oltre cento film tra cortometraggi e lungometraggi. Attraverso materiali inediti, pellicole ritrovate, riviste d’epoca, documenti d’archivio, lettere private, sceneggiature, fotografie e bozzetti si scoprono le figure straordinarie di Giulia Cassini Rizzotto, Adriana Costamagna, Daisy Sylvan, Bianca Guidetti Conti e tante altre donne che hanno partecipato attivamente ad ogni fase del processo produttivo cinematografico, dalla regia ai costumi, passando anche per montaggio e distribuzione, lasciando un’impronta profonda e duratura.
Titolo: inVisibili. Le Pioniere del Cinema
Quando: fino al 28 settembre 2025
Dove: Istituto Centrale per la Grafica, Roma
Daniele Tamagni - Trento
Avete seguito il Met Gala 2025 dedicato al black dandyism e ne siete rimasti incantati? Allora, dovreste visitare Daniele Tamagni Style Is Life, mostra che riunisce i lavori più importanti dell’artista. Nato a Milano nel 1975 Daniele Tamagni si è dedicato alla fotografia in età adulta utilizzando la sua fotocamera come strumento di indagine sociale. Presso la Galleria Civica di Trento è possibile vedere 80 fotografie ordinate in 6 sezioni tematiche che danno vita ad un’esposizione allegra, colorata, in cui si mescolano in cui fotogiornalismo, fotografia di strada e moda. I suoi scatti nelle megalopoli africane e del Sud America mostrano la gioia di vivere, la capacità di adattamento, l’autenticità, l’orgoglio delle comunità urbane e come l’abbigliamento sia affermazione identitaria, ma anche politica. Protagonisti assoluti del lavoro di Tamagni sono gli afrometals del Botswana; le cholitas, lottatrici di wrestling boliviane, i giovani gruppi di danza di Johannesburg e, soprattutto i sapeurs congolesi della SAPE (Società degli Animatori e delle Persone Eleganti), meglio conosciuti come i dandy di Bacongo, quartiere di Brazzaville nella Repubblica del Congo.
Titolo: Daniele Tamagni Style Is Life
Quando: fino al 6 luglio 2025
Dove: Galleria Civica Trento, Trento
Archivi femministi e queer - Bologna
Mai come in questo momento è importante accendere i riflettori su donne e queer, rivendicando diritti, ma anche omaggiare i desideri, le lotte di chi prima di noi ha sfidato le norme sociali, di genere, di cittadinanza e di identità. Lo fa Resisting Oblivion. Passione e attivismo negli archivi femministi e queer di Bologna, mostra aperta fino al 6 luglio 2025 presso il MAMbo, che, con la collaborazione di collettivi femministi, queer e transfemministi, ha raccolto materiali originali, documenti, testimonianze visive e sonore relative alle pratiche politiche, femministe e queer degli attivisti presenti sul territorio bolognese. Insieme, questo materiale racconta storie di resistenza, educa e ispira.
Titolo: Resisting Oblivion. Passione e attivismo negli archivi femministi e queer di Bologna
Quando: fino al 28 settembre 2025
Dove: MAMbo Museo d’Arte Moderna di Bologna, Bologna
Nathalie Du Pasquier - Orani
Volare Guardare Costruire è il titolo della mostra site specific che il Museo Nivola, ad Orani, vicino a Nuoro, dedicata a Nathalie Du Pasquier. Da sempre incuriosita dal rapporto tra gli oggetti e lo spazio in cui si trovano, l’artista francese, nota anche per essere fra le fondatrici del gruppo Memphis, presenta un’ampia installazione ambientale che unisce pittura, architettura e design. Come spiega il comunicato stampa, i curatori (Giuliana Altea, Antonella Camarda, Luca Cheri) insieme all’artista stessa hanno concepito una serie di “stanze” nelle quali hanno allestito le opere realizzate dagli anni ’80 ad oggi. Da questa produzione emergono forte la figura umana e la dimensione narrativa che, nel corso della carriera di Du Pasquier, lasciano spazio alla natura morta e alla figurazione astratta.
Titolo: Nathalie Du Pasquier. Volare Guardare Costruire
Quando: fino al 14 settembre 2025
Dove: Museo Nivola, Orani, Nuoro
Miho Tanaka - Napoli
La Andrea Nuovo Home Gallery di Napoli inaugura una mostra dedicata a Miho Tanaka, artista giapponese che vive e lavora in Italia. Il titolo, Into the Din, fa riferimento al rapporto dell’individuo con lo spazio ed il contrasto tra i ritmi intimi e quelli dell’ambiente. Tanaka ama sperimentare con i materiali classici della scultura, mescolandoli con elementi di scarto trovati nel corso delle sue passeggiate urbane. Da qui nascono lavori come Untie: coriandoli in terracotta bianca legati con filo rosso, che possono essere staccati, portati via. In cambio, si può lasciare un pensiero, un desiderio, una parola scritta su carta. Questo piccolo gesto ricorda l’omikuji, il biglietto della fortuna giapponese che si trovano appesi ai rami nei templi.
Titolo: Miho Tanaka - Into the Din
Quando: fino al 23 luglio 2025
Dove: Andrea Nuovo Home Gallery, Napoli
Egizi - Ragusa
L’Antico Egitto arriva in Sicilia con Gli Egizi e i doni del Nilo Museo della Cattedrale, mostra ospitata presso il Museo della Cattedrale di Ragusa. Chi la visiterà si troverà immerso tra 24 oggetti significativi, vasi, stele, papiri, amuleti, una maschera funeraria che raccontano la società, la religione e le tecniche artistiche degli antichi egizi, dall’epoca predinastica fino a quella greco-romana. Tra i pezzi di maggiore rilievo, spiccano un vaso predinastico in terracotta, decorato con scene fluviali; un modellino di imbarcazione del Primo Periodo Intermedio, con gli occhi udjat dipinti sullo scafo; e il corredo completo di vasi canopi in alabastro di Ptahhotep, chiusi da coperchi con le teste dei Figli di Horus.
Titolo: Gli Egizi e i doni del Nilo
Quando: fino al 26 ottobre 2025
Dove: Museo della Cattedrale, Ragusa
L’Estate Italiana - Bologna
FOTOGRAFATI AL SOLE. L’Estate Italiana tra Foto Vernacolari, Snapshots e Cinema nel XX secolo, esposizione che si tiene a Bologna, è un affascinante viaggio visivo nella cultura balneare italiana del '900, tra immagini che celebrano l’estate come momento di piena vitalità, leggerezza e auto-rappresentazione. Bikini, flash e mosconi, ma anche paparazzi e foto di famiglia raccontano il rito balneare nazionale. Dive come Brigitte Bardot si bagnano di mito, mentre anonimi immortalano materassini gonfiati col fiatone e pose da sculture in infradito. Tra shorts provocanti e canotte discutibili, lo Stile Italiano si mescola al fai-da-te da spiaggia. Sono cartoline di una felicità leggera e un po’ sfuggente, che, a volte, rimpiangiamo.
Titolo: FOTOGRAFATI AL SOLE. L’Estate Italiana tra Foto Vernacolari, Snapshots e Cinema nel XX secolo
Quando: fino al 10 luglio 2025
Dove: Galleria Spazio e Immagini, Bologna
Clément Cogitore - Venezia
The Evil Eye di Clément Cogitore è il fulcro di Espace Louis Vuitton Venezia. Originariamente creata nel 2018 per il prestigioso Prix Marcel Duchamp (che ha poi vinto) l’installazione video si propone come una critica al consumismo e alla manipolazione di massa. Si tratta di una serie di immagini sovraesposte e filmati d’archivio, destinati ai più diversi scopi pubblicitari e televisivi, collocate su sfondi green screen con, nella parte inferiore dello schermo, dei codici a barre. Queste scene anonime sembrano così richiamare una felicità artificiale, che evidenzia come spazi idealizzati e mercificati possano portare all’alienazione. The Evil Eye, presentata in parallelo alla Biennale Architettura 2025, fa parte del programma hors-les-murs della Fondation Louis Vuitton, un’iniziativa che porta installazioni di livello museale nei suoi spazi internazionali, tra cui Tokyo, Monaco, Pechino, Seoul e Osaka.
Titolo: The Evil Eye
Quando: fino al 23 novembre 2025
Dove: Espace Louis Vuitton, Venezia