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Hardcor Decor: l’archivio Instagram sull’arredamento dei porno vintage

Proustian porn reverie

Hardcor Decor: l’archivio Instagram sull’arredamento dei porno vintage Proustian porn reverie

C’è qualcuno che fa veramente caso ai set e all’arredamento dei film porno? La risposta è sì: @hardcor_decor (occhio a non confonderlo con @decorhardcore, l'account inspo iconico che cura il design d’interni per tutti gli amanti del kitsch).

L’account di James Bellesini è un archivio, circa 770 post, di dettagli, tappezzerie, tappeti shag, e screenshot di scarpe col plateau mixati con frammenti di pornografia vintage softcore anni '70.

"Tutto è nato un paio di anni fa grazie ad una relazione a distanza." - ha spiegato Bellesini - "Io ero a New York e la mia ragazza viveva a Sydney: essendo entrambi ossessionati di vintage, abbiamo iniziato a setacciare Tumblr per incrementare il nostro sexting. Più immagini degli anni '60 e '70 trovavo, più ero affascinato dagli straordinari sfondi". 

L’idea si è rivelata un progetto molto interessante, sia per la qualità delle immagini selezionate che per la sua capacità di restituire con modalità inedite i canoni estetici di un tempo, dal make-up alla lingerie femminile.

Riflettendo sui post selezionati dalla pagina, si può notare quanto oggi l’estetica anni Settanta abbia recentemente contagiato un’importante settore della moda, rievocata dalle fotografie di Petra Collins al Gucci di Alessandro Michele. Il successo di @hardcor_decor, ma anche degli artisti appena citati, è una certa prouderie d’antan, un’estetica sempre più attratta da una certa visione pseudo borghese del brutto, una nostalgia della disarmonia (meglio se di matrice sovietica) che, rielaborata dalla contemporaneità diventa sinonimo di unicità.

Questa “estetica del brutto” non è certo una novità. Il primo a coniarne il termine è il filosofo tedesco Karl Rosenkranz nel 1853. Nei primi anni del secolo gli espressionisti viennesi come Oskar Kokoschka, Egon Schiele e Gustav mettevano in discussione l’assioma per cui la bellezza è il fine ultimo dell’arte, così come fa Miuccia Prada negli anni ’90 per la moda. Un file rouge che arriva teso fino ad oggi, fino a Demna Gvasalia e ad altri colleghi.

Se il bello è accettazione, normalità, conformismo, tutto quello che è disturbante, sbagliato o distonico è speciale, appetibile, persino commerciabile. 

Insomma bello e brutto si scambiano di significato fino ad annullarsi l’uno nell’altro. Quindi evviva la carta da parati floreali e gli attori porno per nulla attraenti.

Due curiosità: tra i followers del profilo c’è anche la stylist di Vetements e Balenciaga, Lotta Volkova. Il fondatore di @hardcore_decor gestisce anche un account Tumblr chiamato Booze&Broads, uno spazio che, grazie alle minori restrizioni di censura del sito, contiene una più approfondita ed esplicita ricerca sull’erotica vintage.