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Passiamo una giornata insieme a Nicky Passarella, ed è un’esperienza positiva a tutto tondo. Nicky - giovane ma determinata, sorridente e piena di passione - parla con noi come se ci conoscesse da sempre e dopo un pranzo insieme in cui ironizziamo delle reciproche piccole fisse alimentari (lei ama le patate al forno, meglio se molto salate) ci sediamo a fare due chiacchiere. Il moodboard per il servizio è giocoso e principesco, tira fuori tutta la sua freschezza. Freschissime sono anche le sue risposte, che sprizzano allegria da tutti i pori, ma che ci sorprendono con momenti di tenerezza, paura e profondità. La carriera di Nicky, come tante, inizia sui social network. Nello specifico su TikTok, con un’esplosione quasi improvvisa, che la porta a costruire una fanbase fedele e numerosissima e che le porta anche qualche opportunità lavorativa. “Inizialmente ero gasatissima, perché TikTok iniziava a farmi guadagnare dei soldi. Ogni volta che vedevo che mi arrivavano delle piccole cifre dicevo oddio, posso comprarmi una maglia. All’epoca non lavoravo, quindi la possibilità di potermi comprare delle cose facendo video mi gasava molto. Poi ho iniziato a notare che la gente mi riconosceva, mi fermava per strada. I video non erano più video e le persone non erano più solo numeri sullo schermo, utenti. È stata un’emozione pazzesca. La mia vita è cambiata drasticamente. Basti pensare che sono qua, su un set. Non avrei mai pensato che mi sarebbe capitato tutto questo”. Nicky è cresciuta insieme alla sua popolarità, ed è diventata più adulta, matura e consapevole anche grazie alle occasioni che questa popolarità le ha offerto, da diversi punti di vista: “Adesso sono una persona che ha una casa propria, non abito con i miei, sono diventata indipendente. Anche dal punto di vista personale mi ha dato tantissime soddisfazioni, non sarei mai riuscita ad immaginarlo. Viaggio in continuazione. Non sono cose che do per scontate, sono felice di non darle per scontate”.
La carriera di Nicky, come tante, inizia sui social network. Nello specifico su TikTok, con un’esplosione quasi improvvisa, che la porta a costruire una fanbase fedele e numerosissima e che le porta anche qualche opportunità lavorativa. “Inizialmente ero gasatissima, perché TikTok iniziava a farmi guadagnare dei soldi. Ogni volta che vedevo che mi arrivavano delle piccole cifre dicevo oddio, posso comprarmi una maglia. All’epoca non lavoravo, quindi la possibilità di potermi comprare delle cose facendo video mi gasava molto. Poi ho iniziato a notare che la gente mi riconosceva, mi fermava per strada. I video non erano più video e le persone non erano più solo numeri sullo schermo, utenti. È stata un’emozione pazzesca. La mia vita è cambiata drasticamente. Basti pensare che sono qua, su un set. Non avrei mai pensato che mi sarebbe capitato tutto questo”. Nicky è cresciuta insieme alla sua popolarità, ed è diventata più adulta, matura e consapevole anche grazie alle occasioni che questa popolarità le ha offerto, da diversi punti di vista: “Adesso sono una persona che ha una casa propria, non abito con i miei, sono diventata indipendente. Anche dal punto di vista personale mi ha dato tantissime soddisfazioni, non sarei mai riuscita ad immaginarlo. Viaggio in continuazione. Non sono cose che do per scontate, sono felice di non darle per scontate”.
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Poi la recitazione, che è il prossimo passo nella costruzione di una carriera sempre più solida: “Io sono molto esagerata nei miei modi di fare. La mamma da piccola mi diceva sempre che dovevo diventare un’attrice. Però una cosa così non la prendi mai in considerazione sul serio. A me piace stare davanti alle telecamere, mi piace parlare. Con la fama sui social sono arrivate le mail con delle proposte, mi chiedevano se mi andasse di tentare un provino. E quindi ho iniziato e poi mi sono iscritta a scuola di recitazione, ho incominciato anche a studiare. Dovrò continuare il mio percorso”. “Uno di questi provini mi ha portata su Netflix. Una cosa incredibile: mamma, sono su Netflix, ho fatto un film. Sono molto fiera di me, del mio percorso e di tutte le persone che mi hanno aiutata a fare questa cosa, perché ovviamente ci sono milioni di persone dietro di me”. Parlando di Netflix, ovviamente il discorso si sposta su Fabbricante di Lacrime, film tratto dal romanzo omonimo che ha conquistato milioni di spettatori. “Lavorarci è stato pazzesco. Quando guardi un film non sai quello che c’è dietro, provi a immaginarlo. Avevo questa idea del regista bacchettone, dell’ambiente in cui tutti ti giudicano perché ti dimentichi le battute. Invece è stata l’esperienza più felice della mia vita. È stato tutto bello, è venuto tutto naturale. I rapporti sul set sono stati forti e veri, ci siamo divertiti. Sono stata solo due settimane, non ero la protagonista, quindi l’ho vissuta in maniera leggera, bella. Definire leggera una cosa che è lavoro significa che ti piace tanto. Spero di avere tante altre esperienze così. Ho un sacco di aneddoti divertenti. Avevo paura di prendermi le ramanzine a volte, quindi mi portavo le caramelle sul set per addolcire un po’ tutti, da mangiare insieme. È una cosa molto Nicky”.
Ci viene da chiederci (e chiederle) se l’esperienza davanti alla fotocamera dell’iPhone abbia aiutato anche a stare davanti alla macchina da presa. Le cose, in realtà, sono molto diverse, e Nicky lo ha capito subito: “Quando registri con il cellulare ti puoi riguardare, puoi rifare il video tutte le volte che vuoi, dipendi totalmente da te stessa: sono io che decido come mi trucco, come mi metto i capelli, come deve essere la mia intonazione. In una situazione cinematografica è completamente diverso. Non vedi come stai venendo, è un totale affidarsi, cosa a cui non sono mai stata abituata. Non sono andata in panico totale però, anzi mi sono quasi tolta un peso che di solito gestisco io. Sono troppo perfezionista, fidarmi degli altri mi aiuta anche da un punto di vista personale”. Il personaggio, Billie, ha aiutato. “Lei è molto vicina a me. Quando mi stavo preparando per il provino ero emozionata, ho pensato ‘io amo questo personaggio e voglio farlo al meglio perché sono io, e se non mi viene bene questo forse la recitazione non è la mia strada’. Allora sono andata alla mia scuola di recitazione, dalla mia insegnante e le ho chiesto di seguirmi mentre mi preparavo. Siamo state in videochiamata un po’ di giorni, abbiamo parlato, l’abbiamo provata tantissime volte questa parte. Ci tenevo, ho raccolti i pareri. Il provino è andato bene, sono uscita e ho pensato sono felice di quello che ho fatto. Era la prima volta che mi succedeva”. Ma la comfort zone, ormai l’abbiamo capito, non appaga Nicky, che vuole crescere e superarsi sempre di più, come persona e sul lavoro: “Voglio fare personaggi che non sono Nicky. So che so fare me stessa, vorrei provare ad andare al di fuori, a scoprire cose nuove. Una volta una persona mi ha detto che ha scoperto un sacco di lati di sé interpretando personaggi molto diversi. Quindi magari in un personaggio che ti è opposto, che è il contrario di te, trovi qualcosa di te, una piccolezza, e la scopri perché la vedi in quel personaggio. Vorrei provare questa cosa. L’ho già provata, ma la vorrei provare di più, a tutti i costi. Ho voglia di mettermi in gioco, di studiare, di imparare, di scoprire e scoprirmi”.
Arriva un momento anche per pensare al fatto che il mondo dello spettacolo, per una donna giovane, non è sempre facile, anzi. Anche quando non si parla di vere e proprie discriminazioni, è facile essere sminuite e messe da parte. Nicky si reputa fortunata, ma anche consapevole di questa fortuna. “Ci sono sempre dei commenti, però sono stati leggeri. Non ho mai ricevuto attacchi pesanti. Spero di non essere l’unica. Quando trovi qualcuno che ti vuole abbassare è perché non si sente abbastanza. È una cosa molto triste. Io spero che chi intraprende questa carriera abbia una persona accanto che ci crede, perché alle volte mi sono chiesta perché stavo facendo quello che stavo facendo. E c’era la mia mamma che credeva in me più di quanto ci credessi io. Bisogna avere tanta voglia di fare, questo sì, la capacità di non abbattersi. Purtroppo nel mondo dei personaggi pubblici è normale trovare persone che ti vogliono buttare giù. Non ha senso ascoltarle, se le avessi ascoltate non sarei qui adesso. Fate finta di niente, tappatevi le orecchie e andate dove volete andare”. Nel futuro di una ragazza così giovane e così brava c’è un universo di possibilità infinite tutte da esplorare. L’ultima battuta è proprio su questo: “Non so cosa voglio dal futuro, ma non vedo l’ora di scoprirlo. Non so cosa voglio fare da grande, ma ho voglia di mettermi in gioco e so cosa mi piace”.
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1st Look:
Full look VIVIENNE WESTWOOD.

2nd Look:
Tank MAISON RAPITO, top GIUSEPPE BUCCINÀ, skirt and belt ANIYE BY, necklace EXXXENTIAL, shoes ICEBERG.

3rd Look:
Top and skirt ADRIANA HOT COUTURE, earrings and bracelets SODINI, ring BEA BONGIASCA, shoes FRANCESCA BELLAVITA.

4th Look:
Dress DSQUARED2, jewels BEA BONGIASCA, shoes FRANCESCA BELLAVITA.

5th Look:
Full look ROBERTO CAVALLI, jewels BEA BONGIASCA.

6th Look:
Full look LABREAHINST, bracelets SODINI, shoes LE SILLA.

 

 

Beauty Look: Charlotte Tilbury

Credits:

 

Photographer Andrea Ariano 
Ph. Assistant Gianandrea Murelli 
Stylist Morgan Dildar
Stylist Assistant Giulio Di Gregorio 
MUAH Silvia Mancuso
Interview Priscilla Lucifora